ROMA – Militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Taranto hanno eseguito un decreto di sequestro anticipato finalizzato alla confisca – ex D.Lgs. 159/2011 – emesso dalla II Sezione Penale del Tribunale di Lecce, avente ad oggetto beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie per un valore complessivo di oltre 2 milioni di euro, nei confronti del pregiudicato di Taranto Emanuele Catapano, già condannato per reati di associazione mafiosa finalizzata alle estorsioni nei confronti di esercenti operanti nel settore ittico del capoluogo Jonico.
Le indagini hanno consentito di accertare che il pregiudicato, negli anni, è entrato in possesso di una molteplicità di beni, molti dei quali intestati fittiziamente alla moglie Anna Fuggetti ed al figlio Cosimo Catapano, creando una cospicua evidente sproporzione nel raffronto tra i redditi dichiarati e le sue effettive disponibilità economico – patrimoniali.
Tale incoerenza si è evidenziata per taluni investimenti in nuove attività commerciali e dai cospicui costi sostenuti per le spese legali necessarie a fronteggiare i numerosi procedimenti penali che hanno visto coinvolto il noto pregiudicato tarantino.
Tra i beni sottoposti a sequestro figurano due villette ubicate rispettivamente nelle località di San Vito e Lido, nonché un’autovettura BMW di grossa cilindrata, oltre che quote di partecipazione in società aventi sede a Taranto e Brindisi.
CATAPANO EMANUELE-GdF