Militari del Comando Provinciale di Taranto hanno eseguito oggi un decreto di sequestro anticipato di beni, disposto dal Tribunale di Taranto in accoglimento della richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica, nei confronti di due imprenditori martinesi il 78enne Leonardantonio e suo figlio Giancarlo Calabretto 36 anni. Sono stati sequestrati 11 fabbricati, 20 appezzamenti di terreno, 3 complessi aziendali, 55 automezzi e rapporti finanziari con saldi contabili attivi per un valore complessivo di circa 5 milioni e 200 mila euro. Per taluni beni l’attività di sequestro è stata eseguita in Emilia Romagna ed in Calabria, in collaborazione con le Fiamme Gialle di quei territori.
I due Calabretto erano stati arrestati nel luglio del decorso anno 2014, all’esito di indagini condotte dalla Guardia di Finanza di Taranto e Martina Franca, anche con attività tecniche di intercettazioni telefoniche, tramite le quali sono state accertate a carico degli imprenditori medesimi condotte illecite di usura ed estorsione con minacce, con l’applicazione di tassi annui di interessi usurari fino al 470%. In occasione dell’arresto, i finanzieri avevano effettuato nei loro confronti il sequestro preventivo di beni e disponibilità per un totale di 131 mila euro, che era parametrato ai profitti del reato di usura.
Le indagini patrimoniali effettuate hanno interessato i citati responsabili ed i loro nuclei familiari, hanno quindi consentito di appurare la netta sproporzione tra i beni riconducibili alle persone medesime ed i redditi che venovano dichiarati, con la conseguente adozione da parte del Tribunale di Taranto del provvedimento odierno di sequestro.