I Carabinieri del reparto operativo della Compagnia di Taranto hanno sequestrato un dehors antistante il noto Bar Blanco ubicato in Corso Italia a qualche centinai di metri dal Palazzo di Giustizia, su decreto disposto dal GIP presso il Tribunale di Taranto. Il provvedimento, di natura preventiva, è stato emesso dal Gip dott.ssa Valeria Ingenito, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica di Taranto, dott.ssa Daniela Putignano, a seguito di indagini condotte dai Carabinieri del Reparto Operativo, che ne hanno constato – con l’ausilio della perizia di un tecnico – la non conformità alle norme edilizie e ai regolamenti comunali.
Indagato anche un ex dirigente comunale all’Urbanistica, Silvio Ruffolo, per “abuso d’ufficio” accusato di aver omesso di ordinare la demolizione della struttura, nonostante fin dal 2011 siano fioccate diverse multe da parte della polizia municipale. Nei giorni scorsi il nome dell’architetto Ruffolo, da poco in pensione, era circolato insistentemente come probabile assessore (o consulente dell’assessorato) della Giunta Stefàno.
Associate al provvedimento sono state notificate, ad altrettanti indagati, cinque informazioni di garanzia per reati inerenti l’abuso d’ufficio, il falso ideologico commesso dal privato in atto pubblico, l’abusivismo edilizio e l’invasione di suolo pubblico. Gli indagati sono Carmine Pisano (Sviluppo economico) , Marcello Vuozzo (sportello unico Attività produttive) dirigenti del Comune di Taranto, il geometra responsabile dei lavori Dario De Giorgi, ed il titolare dell’esercizio commerciale Sebastiano Terracina, accusato anche di “abusivismo edilizio, invasione di suolo pubblico e deturpamento di cose altrui“.
Le indagini, concluse in breve tempo, avrebbero accertato la realizzazione della struttura in assenza di permesso a costruire, con una successiva autorizzazione rilasciata dai dirigenti pubblici in violazione di norme regolamentari. La realizzazione della struttura amovibile, non si sarebbe potuta costruire secondo le previsioni normative, nel corso degli ultimi tre anni è stata più volte sanzionata amministrativamente dagli organi di polizia, senza che il preposto dirigente comunale Ruffolo adottasse l’ordinanza di demolizione, commettendo gravi omissioni che hanno procurato ingiusto vantaggio all’esercente.
Infine, come già detto, la connivenza di altri due dirigenti di settore ( Pisano e Vuozzo) ha permesso al titolare, sulla base di una falsa attestazione del progettista, di ottenere l’autorizzazione illegale a sanatoria. Carmine Pisano è uno “stretto” collaboratore dell’ assessore allo sviluppo Gionatan Scasciamacchia e particolarmente (troppo) “vicino” agli ambienti della Confcommercio di Taranto, siede anche nel consiglio di amministrazione dell’ AMIU Taranto, la società municipale da tempo nel mirino della Corte dei Conti di Puglia.