Riva dei Tessali, è un comprensorio di ville immerso in un’enorme bosco di pini nel territorio di Castellaneta Marina, ad una quarantina di chilometri da Taranto in direzione verso Reggio Calabria, realizzato nella seconda metà degli anni ’60 dal conte Luigi Ferrero di Cavallerleone , ville di proprietà o affittate abitualmente da imprenditori e professioni baresi, lucani, romani ed anche tarantini. Il conte Ferrero ebbe la brillante iniziativa di affiancare a tutto il resto, un campo da golf da 18 buche. E fu un vero “boom”, i golfisti arrivarono da ogni parte, qualcuno acquistò anche delle ville, ed i golfisti divennero parte attiva della vita di Riva dei Tessali.
Da qualche anno con la crisi economica e la pandemia, e l’abbandono della manutenzione del campo da golf, un’imprenditore di Massafra, Antonio Albanese, con interessi principalmente nel settore dello smaltimento dei rifiuti, e recentemente diventato co-editore dalla Gazzetta del Mezzogiorno, noto per essere dedito all’acquisto di aziende fallite, e speculazioni immobiliari, ha più volte provato a rilevare la club house e la foresteria del golf club di Riva dei Tessali senza però riuscirci, ed allora si è accontentato di rilevare un bar-ristorantino con annessa spiaggetta che sabato scorso 22 aprile è stato posto sotto sequestrato dai Carabinieri del Corpo Forestale di Taranto.
Stranamente dopo ben 4 giorni la Procura di Taranto non ha emesso alcun comunicato che spieghi le motivazioni del provvedimento, che secondo fonti del CORRIERE DEL GIORNO, dei Carabinieri della Forestale i quali in occasione di un controllo avrebbero verificato e constatato alcuni interventi non conformi rispetto al progetto di ristrutturazione.
Secondo quanto pubblicato dall’edizione barese del quotidiano LA REPUBBLICA il sequestro sarebbe collegato a “piccole difformità nei lavori di ristrutturazione del lido che è di proprietà di una delle società dell’imprenditore di Massafra Antonio Albanese. È stato proprio lui a spiegare che la contestazione fatta dai carabinieri riguarda «un abuso di circa 25 centimetri nell’ampliamento del bagno riservato ai disabili“.
Che strana coincidenza. Chi scrive questi dettagli su REPUBBLICA è una giornalista, Chiara Spagnolo, legata sentimentalmente a Massimiliano Scagliarini un giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno, quotidiano di cui Antonio Albanese è co-editore avendone rilevato il 50% post fallimento. Ma il giornale barese non ha scritto nulla del sequestro. Eppure in passato in occasione di un altro sequestro lo spazio riservato dalla Gazzetta era stato ben altro ! Coincidenze…???