La Guardia di finanza scopre quattro “furbetti” attuando un sequestro da oltre 2,8 milioni di euro tra Italia e Spagna, frutto del noleggio di Lamborghini , Mercedes, Porsche, Ferrari noleggiate a prezzi stracciati evadendo l’iva , i cui ricavi i venivano ripuliti comprando appartamenti o venendo investiti in una società lombarda. I sequestri di saldi attivi dei conti correnti e di beni immobili sono stati eseguiti nelle province di Trento, Torino, Milano, Varese, Brescia, Bolzano, Verona, Padova, Venezia, Roma e Napoli. Effettuate anche oltre 30 perquisizioni presso le sedi dei clienti indagati.
Dall’articolata e complessa attività d’indagine avviata a ottobre del 2022 condotte dal G.I.C.O. del Nucleo Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Trento, è emersa l’esistenza di una frode fiscale internazionale realizzata da un gruppo di 4 indagati che gestivano fittiziamente alcune aziende tra Spagna e Austria, ma con sede dell’amministrazione e oggetto principale in Italia, a Desenzano del Garda. Le ditte operavano nel settore del noleggio di autovetture di lusso. Le tre aziende oggetto dell’inchiesta (solo sulla carte di diritto estero) affittavano i veicoli da un’impresa in provincia di Varese e poi le noleggiavano ai clienti con un sistema di fatturazione che non includeva l’Iva.
“L’organizzazione ritraeva un illecito risparmio fiscale, derivante dalla mancata emersione, nel territorio dello Stato, delle basi imponibili sia ai fini delle imposte dirette che dell’Iva delle imprese domiciliate all’estero, ed il conseguenziale vantaggio di poter operare sul mercato nazionale a prezzi più concorrenziali” riporta una nota della Guardia di Finanza.
La sola evasione sull’imposta sul valore aggiunta per gli anni 2021 e 2022 è stata quantificata in 2,3 milioni di euro. Parte dei proventi illeciti per un importo superiore a 450.000 euro arrivati in Spagna, venivano poi riciclati mediante l’acquisto di porzioni di immobili di pregio a Desenzano del Garda o impiegati per l’aumento di capitale di una società lombarda, così “integrando condotte di riciclaggio ed autoriciclaggio“.
Nel corso delle attività investigative della Guardia di Finanza è stata accertata anche la ricettazione di orologi di pregio da parte di 2 albanesi e di un italiano che operavano in provincia di Bolzano nel settore della ristorazione, nel commercio di orologi, nella locazione di appartamenti e nel noleggio di autoveicoli. I reati contestati agli indagati sono di “frode fiscale”, “ricettazione“, “riciclaggio” ed “autoriciclaggio” dei proventi illeciti.