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5 Novembre 2024 18:38

Serial killer delle prostitute a Roma, fermato Giandavide De Pau, ex autista del boss Michele Senese

È stato una donna a indirizzare gli investigatori sulla pista giusta, per identificare il presunto assassino: “Ieri sera sono uscita con un uomo, mi ha detto che ha ucciso le ragazze: mi sento fortunata” ha riferito in piena notte, sull’uscio della questura di Roma, la supertestimone, una ragazza cubana 30enne,

Ha un volto noto ed nome ben conosciuto alle Forze dell’ ordine l’uomo rintracciato e fermato questa mattina dalla Polizia di Stato in un bed & breakfast, perché sospettato del triplice femminicidio delle prostitute nel centrale quartiere Prati della Capitale, il rione dell’alta borghesia e della cittadella giudiziaria di piazzale Clodio, che si trova attualmente in Questura dove gli investigatori lo stanno sottoponendo da ore a un serratissimo interrogatorio. Sul citofono di via Durazzo 38, dove è stata uccisa Martha Castano Torres, la Polizia Scientifica aveva trovato alcune impronte, e le tracce dell’assassino comparivano in diversi altri oggetti all’interno dei due appartamenti di Prati.

Si tratta di Giandavide De Pau 51enne, l’autista ed il guardaspalle del boss camorrista Michele Senese . De Pau non è un cittadino come tanti. Attivo nel narcotraffico che guadagna tra le piazze di spaccio al Tiburtino, San Basilio e a Tivoli, era stato arrestato il 1 dicembre del 2020 insieme ad altre 27 persone accusate a vario titolo di traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, detenzione e porto illegale di armi, lesioni personali gravissime, tentato omicidio, trasferimento fraudolento di valori, reati, per la maggior parte, aggravati dal metodo mafioso. Nel 2008 e nel 2011 è stato ricoverato all’ospedale psichiatrico di Montelupo Fiorentino.

Massimo Carminati e, a destra, Giandavide De Pau l’uomo fermato per gli omicidi delle tre donne

Nelle immagini filmate agli atti dell’operazione battezzata come “Mondo di Mezzo”, ribattezzata dalla stampa come “Mafia Capitale” nelle quali si vede De Pau accompagnare, il 30 aprile 2013, Michele Senese ad un incontro con Massimo Carminati al bar tavola calda “La piazzetta”, dietro Corso Francia. De Pau compare anche nell’operazione “Alba Tulipano“, che aveva assestato un duro colpo al clan Senese. Arrestato due anni fa, successivamente Giandavide De Pau è tornato in libertà. Adesso è sospettato di un triplice omicidio.

È stato un testimone a indirizzare gli investigatori sulla pista giusta, che portava a due fratelli cubani (“Loro sanno qualcosa”) e da loro al presunto assassino. “Ieri sera sono uscita con un uomo, mi ha detto che ha ucciso le ragazze: mi sento fortunata” ha riferito in piena notte, sull’uscio della questura di Roma, la supertestimone, una ragazza cubana 30enne, mentre gli uomini della Squadra Mobile continuavano a paragonare i fotogrammi acquisiti dalle telecamere di sicurezza delle case delle vittime e dai commercianti del quartiere Prati. Gli agenti l’hanno fatta salire al terzo piano della Questura di via di San Vitale, e l’hanno ascoltata a lungo. Le hanno chiesto dettagli sul suo incontro con il killer. Partendo dall’esame delle chiamate registrare sui cellulari delle vittime sono arrivati a lei e a suo fratello attraverso l’analisi dei tabulati telefonici del sospettato che è stato poi inchiodato all’alba.

Il racconto del testimone ha tracciato un collegamento tra De Pau e la ragazza cubana che ieri sera si è presentata in Questura dopo aver saputo che gli agenti della Squadra Mobile la stavano cercando e avevano accompagnato il fratello negli uffici di San Vitale per essere ascoltato. La ragazza aveva raccontato di aver trascorso la notte con un uomo che le aveva rivelato di aver ucciso tre donne. Dalla testimonianza dei due cubani i poliziotti della Mobile dello S.C.O. della Polizia sono risaliti al sospettato, rintracciandolo in un appartamento a Primavalle a casa dei familiari dove si era rifugiato. Sembrerebbe che De Pau, che ha problemi di dipendenza dalle droghe, indossasse ancora gli stessi vestiti del giorno degli omicidi.

“In merito ai tragici fatti che si sono verificati nel quartiere Prati siamo estremamente soddisfatti per il lavoro che sta portando avanti la Squadra Mobile e la Polizia Scientifica, in sinergia informativa con l’ Arma dei Carabinieri, seguendo le indicazioni della procura della Repubblica. Per dettagli inerenti lo stato delle indagini dobbiamo confrontarci con il procuratore Lo Voi con il quale siamo costantemente in contatto per doveroso rispetto verso chi ha la direzione delle stesse e verso il lavoro che sta conducendo il pm titolare, insieme al capo della Squadra Mobile” queste sono le parole affidate ad una nota stampa, il questore di Roma, Mario Della Cioppa.

il questore di Roma, Mario Della Cioppa

Quale autorita’ Provinciale di pubblica sicurezza, ben consapevole delle aspettative della cittadinanza, molto scossa dai fatti e che, giustamente, invoca sicurezza – aggiunge il, questore Della Cioppa -, posso assicurare che al momento la situazione e’ sotto stretto controllo e riteniamo di poter affermare che la collettivita’ possa tornare ad essere piu’ tranquilla, perche’ altri fatti collegati a questi tragici avvenuti non ci saranno. Al momento opportuno, gli organi investigativi e la procura della Repubblica forniranno le informazioni doverose”.

Vengono ritenute decisive le prossime ore per avere le risposte e gli ulteriori riscontri, in attesa delle autopsie sulle tre vittime che sarà eseguita all’Istituto di medicina legale del Policlinico Gemelli. Restano da capire anche i rapporti che collegano il presunto killer con le tre donne accoltellate a morte nella mattinata di giovedì scorso fra via Durazzo e via Augusto Riboty, nella zona di piazzale Clodio.

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