In serata a palazzo Chigi si è svolto un Incontro tra la premier Giorgia Meloni e Vittorio Sgarbi. “Mi sono dimesso, come annunciato, nelle mani della presidente del Consiglio Giorgia Meloni e la ringrazio dell’attenzione che mi ha riservato”. Adesso con l’addio ufficiale al governo, si chiude, almeno dal punto di vista politico la questione.
Sgarbi continua però a ritenere di non essere stato nel torto. “Se mi sono tolto un peso? Ho fatto quello che dovevo fare. Ritengo totalmente ingiusta la delibera” dell’Antitrust, ha spiegato. Ma “allo stato, essendo contro di me, non avrei potuto continuare a fare Sgarbi. Preferisco fare Sgarbi e non fare il sottosegretario“.
L’annuncio è stato dato dall’ormai ex sottosegretario sui social al termine del colloquio durato quasi un’ora con la presidente del Consiglio. Vittorio Sgarbi aveva già annunciato le dimissioni, poi le aveva sospese. Poi ancora aveva detto: “L’appello al Tar non lo farò, Meloni ha detto ‘accetto le dimissioni’, vuol dire che io le do. Quando torna gliele porto”.
Vittorio Sgarbi potrebbe candidarsi alle Europee e spiega: “Sto valutando, dipende. Si possono fare cose nuove, oppure perseguire la strada di un partito se me lo chiedono con fondamento. Quando smisi di fare l’assessore a Milano diventai sindaco di Salemi. I tempi sono perfetti per una nuova opportunità, ma sto anche diventando vecchio. Valuterò, vedremo. Ho già fatto il parlamentare europeo nel 1999 per poi dimettermi per andare al governo. Potrei farlo una seconda volta“.
Il “caso Sgarbi” aveva continuato a far discutere nei giorni scorsi in Parlamento dopo le inchieste di Report e il caso del presunto quadro rubato. Infatti il voto alla Camera sulla cosiddetta “mozione Sgarbi” presentata dalle opposizioni, per la revoca delle deleghe al sottosegretario alla Cultura, era stato anticipato a mercoledì 14 febbraio, anziché giovedì 15, alle ore 16.15 “perché in sostanza non sono state formalizzate le dimissioni ma c’è solo quella che viene definita come una auto sospensione”.
Alla domanda con quale partito potrebbe candidarsi tra Fratelli d’Italia, Lega o Forza Italia, Sgarbi risponde: “Sono legato a tutte e tre i partiti della maggioranza e non ho alcuna resistenza su nessuno. Ci sono in tutti i partiti del centrodestra aree liberali in cui mi riconosco e anche aree che meno corrispondono alle mie caratteristiche politiche. Sono tre opportunità. Vedremo. Quando qualcuno me lo chiederà, valuterò“.
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