di REDAZIONE POLITICA
Il commissario per l’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo, apre alla sanità privata per le vaccinazioni: “Le Regioni hanno i loro modelli, a me interessa che raggiungano i numeri e per raggiungere i numeri sono disposto a qualsiasi cosa che rientri nella legalità”, ha affermato durante una visita a Genova per l’apertura del maxi-hub vaccinale della Fiera allestito su oltre 1.300 metri quadrati nel padiglione “Jean Nouvel“, realizzato grazie anche all’accordo di collaborazione raggiunto per la prima volta in Italia con la sanità privata convenzionata – Confindustria Sanità, Confcommercio Sanità, Confartigianato Salute e Lega cooperative, presenti con i propri specialisti al fianco del personale medico e infermieristico della Asl3, con il coordinamento di Alisa, l’Azienda ligure sanitaria.
Per quanto riguarda il personale impiegato l’assetto minimo per quello fornito da Asl3 previsto è nella prima settimana di 14 medici, 12 infermieri, 36 Operatori socio sanitari (Oss), 4 diluitori. La sanità privata schiera 15 Oss in fase di accoglienza; 6 medici, 4 infermieri, oltre a 12 volontari per accompagnare le persone dai box di somministrazione all’area di osservazione e 4 unità di personale amministrativo per la verifica della documentazione a corredo dell’anamnesi e del consenso informato e l’assistenza per l’eventuale compilazione. Protezione civile regionale impiegherà 15-20 volontari al giorno per indirizzare le persone, dare indicazioni utili. Sono presenti inoltre operatori di Ordine di Malta ed Ausiliari dei Carabinieri per la gestione ed organ izzazione dei flussi delle persone.
“Non ci interessa fare classifiche. A noi interessa che ci si vaccini“, gli ha fatto eco Fabrizio Curcio, capo della Protezione civile, spegnendo le polemiche sul diverso andamento delle regioni. Figliuolo ha confermato l’arrivo di tre milioni di dosi entro Pasqua che “ci porteranno a un totale da inizio campagna di 14 milioni e 170.000 dosi, rispetto allo stimato iniziale di 15,6 milioni, ma che è di più rispetto ai cali che inizialmente avevano paventato le aziende. E di questo ritengo si debba dare atto all’intervento del nostro primo ministro“. ed ha sottolineato che “il piano vaccinale non cambia ogni due settimane”.
“Le Regioni oggi hanno una programmazione bimensile delle aziende più grandi. Di Pfizer sanno già sanno cosa arriva fino a fine aprile, così come di Astrazeneca. Di Pfizer sanno addirittura le date“, ha osservato. “E’ chiaro che le aziende produttrici, che si stanno abbastanza allineando, non lavorando con scorte ma mettendo sul mercato tutto ciò che producono, hanno difficoltà oggettive a dare un calendario che abbia un orizzonte superiore alle due settimane“, aggiungendo, “anche perché, una volta infialati i vaccini hanno più di 180 controlli e se uno non va a buon fine, tutto il lotto viene fermato. Nelle ultime settimane però – ha concluso il commissario straordinario per l’emergenza Covid – non abbiamo avuto alcun ritardo di questo tipo“.
“Io credo che l’Italia, prendendo esempio anche da quel che si fa a Genova, ce la fa“, ha detto il generale Francesco Paolo Figliuolo, visitando l’hub della Fiera del Mare. “Come italiani siamo spesso tacciati come il popolo che taglia i nastri, “ha sottolineato, “ma oggi qui non c’e’ nessuna passerella: abbiamo visto inoculare vaccini”. “Diamo il via oggi da Genova, da questo grande hub, forse uno dei più grandi a livello nazionale, a una campagna di vaccinazione senza precedenti nella nostra regione”, ha affermato il presidente di Regione Liguria, Giovanni Toti, affiancato dal sindaco di Genova Marco Bucci che ha dichiarato: “Vorremmo essere la prima città ‘Italia a essere completamente vaccinata . Mandateci più dosi possibili perchè noi le immetteremo il più in fretta possibile”.
“Noi siamo in guerra quindi servono norme da guerra”. ha detto Curcio nell’hub genovese a proposito della lotta al Covid e delle vaccinazioni, “e mi pare che qui lo si stia facendo, a cominciare dall’impiego delle farmacie che vedrà in Liguria uno dei punti di prima attivazione, così come la norma che sblocca l’operatività degli infermieri e tante altre cose fatte e recepite per favorire sia la parte tecnica che politica”.
“Fateci vedere cosa sapete fare, così che noi possiamo trasferirlo a livello nazionale come best practice da mettere in atto tutti insieme”, ha aggiunto . “Nessuno ha in mano da solo la responsabilità di questa filiera“, ha ricordato, “o ognuno fa un pezzettino o non ne usciamo. E la Liguria il suo pezzettino lo sta facendo come si deve. I famosi 500 mila vaccini al giorno, che è il nostro obiettivo nazionale, li possiamo raggiungere se ognuno farà il proprio pezzettino regionale e locale“.
Mercoledì prossimo, 31 marzo, il generale Figliuolo e Curcio saranno in Lombardia. Lo ha reso noto il commissario lombardo Guido Bertolaso al termine della visita al nuovo hub vaccinale nell’ex tribunale di Crema. “Verranno a vedere che cosa stiamo facendo, verranno a vedere i nostri programmi, faremo il punto sulla situazione e non nasconderemo loro i problemi che abbiamo avuto e stiamo affrontando e risolvendo“, ha spiegato.