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23 Novembre 2024 09:24

Sinner con l’Italia di Coppa Davis ricevuti dal presidente Mattarella al Quirinale

La Nazionale azzurra capitanata da Volandri accompagnata dal ministro dello sport Andrea Abodi è stata ricevuta dal Presidente della Repubblica al Quirinale: Presente anche il presidente del Coni Malagò e della Federtennis Binaghi

La Nazionale italiana vincitrice della Coppa Davis, è salita al Quirinale per l’incontro con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. La squadra azzurra Filippo Volandri, , reduce dal successo di Malaga, ha fatto il suo ingresso dall’entrata laterale a bordo di un van nero che si è diretto verso i Giardini del Quirinale. Nelle postazioni davanti Volandri e Berrettini. Sono arrivati anche il presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, Giovanni Malagó accompagnato dal segretario generale Carlo Mornati, il Presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi, Jannik Sinner e gli altri componenti della squadra italiana: Lorenzo Musetti, Lorenzo Sonego, Matteo Arnaldi e Simone Bolelli guidati dal capitano Filippo Volandri.

Le parole di Malagò

Il presidente del Coni Giovanni Malagò ha aperto l’incontro con il suo discorso: “Quando si è pensato di essere qui per celebrare la Davis non sapevamo che ci sarebbe stata anche la vittoria meravigliosa di Sinner agli Australian Open, lui che è stato il simbolo di quella vittoria con la sua grande semplicità. Celebriamo dunque quella squadra sentendola nostra. Abbiamo apprezzato molto che Sinner voglia partecipare alle Olimpiadi. Ma non è il solo, anche gli altri hanno voglia“, ha aggiunto. Malagò.

Il presidente del CONI Giovanni Malagò

Parlando poi di cosa ha di speciale questa Nazionale il presidente del Coni ha aggiunto: “Di speciale hanno che sono una squadra. Sennò non avrebbero vinto. Sinner poi ha chiuso il cerchio di un percorso che parte da lontano. Sono stati bravi anche tecnici e federazione a darci queste soddisfazioni“. ed ha concluso:Una medaglia nel tennis alle Olimpiadi? Singolo, doppio, doppio misto. Sono cento anni che non vinciamo una medaglia nel tennis, è arrivato il momento di spezzare questo tabù“.

Malagò ha poi voluto complimentarsi per il lavoro della Federtennis e Padel: “Le donne del tennis ci avevano abituato bene nel corso degli anni, c’erano stati grandi risultati anche degli uomini, ricordiamo nel luglio 2021 Matteo Berrettini in finale a Wimbledon. Oggi si celebra il successo di un percorso di lavoro della Federazione a cui il Comitato Olimpico rende merito – ha aggiunto MalagòMa va ricordato che siamo nell’anno olimpico: c’è soddisfazioni per le dichiarazioni di Sinner e dei compagni di voler partecipare ai Giochi Olimpici con la voglia di sfatare un altro tabù per vincere una medaglia”.

Le parole di Sinner

Parlo a nome della squadra, è un onore essere qui. L’orgoglio di essere qui è per una vittoria che è frutto del sacrificio e del gioco di squadra“. Queste le parole di Jannik Sinner, nel suo intervento al Quirinale: “È un successo per tutti gli italiani. La cosa più importante non è stata vincere, ma esserci capiti tra compagni, di essere felici in campo e sorridere anche quando le cose non andavano per il meglio. Grazie al capitano abbiamo formato una squadra, portando la Coppa in Italia dopo 47 anni

Dobbiamo dare credito a Berrettini che ha sostenuto la squadra, ci siamo tolti da una situazione difficile a Bologna. A Malaga abbiamo giocato un ottimo tennis”. ha aggiunto SinnerLa Coppa ci ha portato tante emozioni. Cercheremo di fare bene anche ai Giochi, speriamo che vada bene anche se il futuro non si può controllare. C’è un regalo per lei da parte di tutta la squadra. La Coppa Davis non so se sia la competizione più importante ma è certamente la più bella, perchè in uno sport dannatamente individuale è l’unica competizione che ti consente di lottare per i tuoi compagni e il tuo Paese”.

La soddisfazione di Binaghi

Prima di Sinner ha parlato anche il Presidente federale Binaghi:Non so se la Coppa Davis è la gara più importante sono certo che è la più bella. In uno sport dannatamente individuale, la Davis è l’unica che ti fa combattere per i tuoi compagni, la tua famiglia, la tua comunità, il tuo Paese e questo la rende più bella e affascinante e ti crea delle responsabilità e delle emozioni. Abbiamo vinto a Malaga, sostenuti dal ministro Abodi che ci ha fatto sentire la vicinanza del governo“. 

“Celebriamo una vittoria storica, un grande successo che il nostro Paese rincorreva da 47 anni. Abbiamo mantenuto la promessa di due anni fa quando invitò Matteo Berrettini, fresco finalista di Wimbledon, insieme alla Nazionale di calcio campione all’Europeo. Noi le dicemmo “Presidente vedrà che torneremo da vincitori’“. Così il presidente della Fitp Angelo Binaghi nel corso dell’incontro al Quirinale con il presidente Mattarella per celebrare la vittoria in Coppa Davis: “Ci stavamo preparando a venire qui quando Sinner ha superato se stesso, scrivendo la storia del tennis italiano e compiendo una impresa che mai nessun italiano aveva fatto“.

Abbiamo vinto grazie ad un gruppo di ragazzi straordinari, ragazzi semplici, in gamba, oltre che grandi campioni. – ha aggiunto Binaghi – Questo esalta la nostra diversità, perché la nostra missione prioritaria non è vincere medaglie a tutti i costi ma la vittoria deve essere la conseguenza del diffondere il tennis e lo sport nella nostra nazione. Abbiamo alle spalle ragazzi con grandi valori e capacità di volerli comunicare. Ce la metteremo tutta perché questa splendida giornata possa diventare una consuetudine “.

Le parole del presidente Mattarella

Ringrazio tutta la squadra, il lavoro del capitano e anche Berrettini. Ho seguito il vostro percorso, perdendo una sola partita. Ho visto tutte le partite con Olanda, Serbia e Australia. 47 anni sono stati un lungo periodo, in quei giorni avete manifestato coesione e spirito di squadra. C’è stato grande valore umano, oltre a quello sportivo. Ricordo la Davis del 1976, quella squadra che vinse la Coppa in Cile. Mi ricordo anche altre partite, la Davis del 1960 per esempio. Sono convinto che non attenderemo ancora così a lungo per un’altra vittoria. Avete avvicinato i giovani al tennis e in Australia l’entusiasmo si è rinnovato con la vittoria di Sinner“.

Ho guardato solo dal 4° set, ho avuto subito la certezza che avrebbe vinto. È stato un grande successo. Tutti ora si attenderanno che vinca sempre, ma è giusto che non si faccia alcuna pressione. Quello che è importante è l’impegno. Ci sono i prossimi tornei e i Giochi. Nessuna pressione, ma siamo certi che farete il meglio. Auguri!“. Queste le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha concluso il cerimoniale stringendo la mano a tutti i protagonisti, dai quali ha ricevuto in omaggio una racchetta, ed una cravatta blu col simbolo della Coppa Davis, era emozionato posando con tutti loro per una foto di rito.

Dopo l’incontro al Quirinale, Sinner ha detto di essere rimasto colpito dalla semplicità e la passione di Mattarella: “Incredibile quanta voglia abbia di imparare la storia del tennis, la conosce meglio di me! Oggi ho imparato io tante cose da lui. Ha una semplicità e umiltà incredibili. È quello che mi piace“.

Intervento del Presidente della Repubblica Mattarella in occasione dell’incontro con la Nazionale italiana maschile di Tennis vincitrice della Coppa Davis 2023

“Benvenuti. È un vero piacere accogliervi al Quirinale. Rivolgo un saluto al Ministro Abodi, al Presidente Malagò, al Presidente Binaghi, a Nicola Pietrangeli, a tutto lo staff della Federazione Tennis, prezioso nell’azione di preparazione e di assistenza, che ha contribuito a questo successo che stiamo ricordando.

Un saluto naturalmente in particolare a voi, protagonisti della vittoria di Coppa Davis. Complimenti e grazie, Bolelli; complimenti e grazie davvero, Sinner; complimenti Arnaldi; complimenti Sonego; complimenti anche a Berrettini, coinvolto oggi, come coinvolto – malgrado non potesse giocare – in quei giorni; complimenti Musetti; complimenti Vavassori. Complimenti – particolari anch’essi – al Capitano; complimenti a Filippo Volandri, capitano con un ruolo fondamentale, prima e durante gli incontri. Prima nel suscitare quello straordinario e ammirevole spirito di squadra che si è visto in quei giorni, ogni momento. Prima anche per la preparazione e le scelte e, durante gli incontri, per i suggerimenti, per la capacità preziosa di trasmettere serenità e concentrazione anche nei momenti difficili.

Da quel 26 novembre – splendido – sono trascorsi già oltre due mesi, ma non si è attenuato l’entusiasmo che avete suscitato nei nostri concittadini in misura crescente. Tanti hanno, nel nostro Paese, seguito ogni tappa del vostro percorso di incontri, dal Canada all’Australia. L’ho fatto anch’io, quando mi era possibile. Non mi è stato possibile vedere la prima partita, quella con il Canada, che è stata anch’essa importante perché ha permesso di registrare e definire meccanismi, modalità e tattiche, strategie di squadra.

Ho seguito i set conclusivi con il Cile e la Svezia, e per intero con l’Olanda, la semifinale decisiva con la Serbia, e la finale con l’Australia. Complimenti. Quarantasette anni sono stati un lungo periodo. Non è soltanto questo, però, quello per il quale vi ringraziamo, e per cui qui, oggi al Quirinale, vi ringrazio a nome dei nostri concittadini. Ma è per quello che avete manifestato in quei giorni, costantemente: lo spirito di squadra, la coesione tra di voi, una normalità e semplicità di comportamento che ha affiancato al successo sportivo un grande valore umano. Complimenti anche per questo”.

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