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12 Marzo 2025 06:45

Snus: due tredicenni di Ferrara ricoverate in ospedale 

Non resta che pensare che la diffusione di questa sostanza soprattutto tra i più giovani sia dettata dalle scarse restrizioni legislative e sulla mancata attenzione sia sulla commercializzazione che sulla promozione.
di Silvia Signore

Le ragazze sono state ricoverate in ospedale dopo aver accusato un malore durante le lezioni scolastiche a seguito dell’assunzione di “Snus“, un tipo di tabacco da masticare ad alta concentrazione di nicotina, vietato ai minori di 18 anni. Per le giovani avrebbero inserito il sacchetto di nicotina al di sotto delle gengive e avrebbero poi accusato una sorta di “overdose” da nicotina con sintomi come giramenti di testa, vertigini, palpitazioni e nausea.

La nicotina è una sostanza che negli anni dell’adolescenza ha un effetto ancora più potente motivo per il quale è vietata la vendita ai minorenni, così come ad esempio avviene per le tradizionali sigarette. Il fatto di cronaca odierna ci riporta all’attenzione questa sostanza della quale già da qualche anno se ne sente parlare, soprattutto nel mondo dello sport ed in particolare in quello del calcio dove l’ uso di questi sacchetti di nicotina, prodotti in Svezia è considerata la normalità.

Non parliamo né di una droga né di una sostanza dopante ma di tabacco macinato, essiccato e umidificato a vapore, ma ad eccezione del Nord Europa è considerato illegale. Nonostante sia vietato in tutta l’Unione Europea è facilmente reperibile in quanto può essere acquistato online dalla Svezia e dalla Svizzera.

Da numerosi anni lo “Snus“, viene venduto in Svezia, dove esistono molte sue varianti: le differenze principali consistono nella quantità di tabacco in una scatola, in una dose standard e nell’aggiunta di aromi (per esempio alla liquirizia, alla vaniglia, ecc), mentre nel resto d’Europa è vietato dal 1992. Oltre alla nicotina, lo snus, come tutti i prodotti a base di tabacco, contiene un’elevata quantità di sostanze chimiche varie.

“Lo Snus svesede è prodotto per uso orale costituito da tabacco finemente triturato, che viene venduto in due tipi di confezione” – spiega al Corriere della Sera, la dottoressa Elena Munarini, psicologa e psicoterapeuta presso il Centro antifumo della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano-: il tipo “sfuso”, vale a dire semplicemente pressato in una scatola, da cui il consumatore estrae una “porzione” pizzicandola fra due dita, e il tipo “in bustina”, in cui una dose standard viene racchiusa in una bustina che ricorda quelle da tè“.

Renata Solimini, esperta del Centro Nazionale Dipendenze Doping dell’Istituto Superiore di Sanità precisa che la direttiva europea sul tabacco del 2014 indica chiaramente che “lo Snus è illegale, mentre non fa alcun riferimento ai nuovi prodotti, i sacchetti da nicotina, che 10 anni fa non esistevano . Dal 2022 invece, sono in commercio anche in Italia sacchettini di nicotina che non hanno tabacco (che è invece presente, polverizzato, nello snus svedese).  Ne esistono vari gusti (fruttati, mentolati o un mix dei due) e contengono dosi variabili di nicotina che vanno da un minimo di 3 milligrammi per sacchetto fino a 50 milligrammi. La nicotina e il gusto vengono rilasciati quando metti il sacchetto tra il labbro e la gengiva. Vengono venduti in tabaccheria e sono vietati ai minori, come tutti i prodotti da fumo tradizionale ed elettronico“.

“Il consumo del sacchetto di nicotina è molto simile – dice Munarini, componente del Comitato scientifico per la lotta al fumo di Fondazione Umberto Veronesi : si mette sotto il labbro. Non c’è fumo, né odore, né cenere. E’ facilissimo da usare e quindi viene utilizzato anche in tutti i luoghi dove fumare è vietato. Con l’aggravante che così la dipendenza da nicotina è ancora più dura da sconfiggere In ogni caso gli effetti acuti della nicotina si dissolvono entro pochi minuti, come anche la sensazione di benessere, e questo impone al fumatore di continuare a fumare per mantenere gli effetti ricercati e prevenire l’astinenza“.

“La quantità di nicotina nei sacchettini è molto superiore a quella delle sigarette ed è facile, specie per i più giovani (e per gli adolescenti ancor di più), arrivare a un dosaggio eccessivo – conclude Renata Solimini . Gli effetti nocivi, soprattutto per i ragazzi, possono essere molteplici nell’immediato soprattutto per il sistema cardiocircolatorio. Cosa possa succedere sul lungo periodo, in un’area così “delicata” come quella della bocca, non è dato saperlo visto che sono prodotti recenti. Certo è che la nicotina è una sostanza psicoattiva che dà elevata dipendenza, il che rende questi prodotti particolarmente pericolosi”.

Una delle prime immagini rese pubbliche di un calciatore che faceva uso di Snus risale al 2016, con Vardy immortalato durante il ritiro dell’Inghilterra con in mano una scatola del “tabacco speciale” e una Red Bull. Le indagini condotte da The Athletic e Daily Mail  confermano come il consumo di Snus sia molto più diffuso di quanto si pensi tra i calciatori professionisti, ma anche dei settori giovanili.

Nonostante la sua illegalità e notorietà sui danni conseguenti al suo utilizzo, da anni questo tabacco circola tra i calciatori della Premier League. Il motivo dell’utilizzo risiede nella sua capacità di essere uno stimolante che non sfora le soglie delle sostanze dopanti anche se non è mai stata inserita nella lista Wada. Lo Snus agevola il rilascio di dopamina che, per un giocatore, è una sorta di eccitante istantaneo. Una spinta extra, quindi, che tuttavia può provocare dipendenza ed anche causare rischi per la salute oltre a malessere, mal di testa e problemi alla gola.

Quindi non resta che pensare che la diffusione di questa sostanza soprattutto tra i più giovani sia dettata dalle scarse restrizioni legislative e sulla mancata attenzione sia sulla commercializzazione che sulla promozione. Circolano sul web foto e video di calciatori fare uso di questa sostanza e quindi risulta normale e quasi comprensibile che i più giovani possano cadere facilmente in tentazione ed iniziare a farne uso cercando di imitare le orme dei propri idoli.

Comportamenti che ci portano a pensare che uno dei modi possibili per arrestare la diffusione di questa sostanza è che dovrebbe essere scoraggiato e quindi vietato l’uso di tabacco senza fumo nelle attività sportive .

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