Mille Comuni alle urne . Ad andare al voto saranno 1021 Comuni, tra cui 163 superiori a 15.000 abitanti e 4 capoluoghi di regione (Catanzaro Genova, L’Aquila e Palermo). Un quarto degli intervistati dichiara che il suo Comune sarà impegnato nelle amministrative e quasi uno su cinque (il 18%) dice di non saperlo.
Il sondaggio dell’ Istituto Piepoli ha chiesto agli elettori coinvolti dalle votazioni l’appartenenza all’area politica del sindaco uscente e, poi, se questa stessa area politica verrà o meno riconfermata nel corso delle prossime elezioni. Anche in questo caso è stato il M5S a ottenere la percentuale più alta: l’88% di coloro che dichiarano di vivere in un comune a guida grillina (che sono ancora pochi, cioè solo 14%) afferma che il Movimento si riconfermerà vincente anche alle prossime elezioni.
Meno bene per la sinistra: solo il 52% dei cittadini che vivono in Comuni guidati dalla sinistra o dal centro sinistra (48%) afferma che l’area politica del sindaco uscente si riconfermerà anche a giugno. Va molto peggio alla destra, dove prevalere, con il 65% dei voti, la tendenza ad una “bocciatura” del sindaco uscente.
Mentre nel sondaggio di due settimane fa emergeva la crescita a livello nazionale del M5S (il 29% degli elettori, una percentuale in lenta ma costante crescita, si dichiarava propenso a votarli, raggiungendo il Pd), dall’ ultima indagine resa nota oggi emerge che la maggioranza crede che nella prossima tornata elettorale saranno dominanti, il M5S potrebbe essere l’unica forza politica a presentare un saldo positivo pari al 26%, tra le persone che pensano che si affermerà (41%) e quelli che pensano invece che perderà terreno (15%).
Sul versante opposto c’è il Partito Democratico che, nonostante non abbia perso punti nelle intenzioni di voto, risulta essere per l’opinione pubblica il partito che più di tutti, forse perché ancora percepito come poco unito, perderà terreno nel corso delle prossime elezioni amministrative (il 22% pensa che vincerà, il 34% che arretrerà).
Secondo l’Istituto Piepoli sono numerosi gli scenari ancora possibili, certo è che la probabilità «soggettiva», cioè quella che fa capo alle previsione dell’opinione pubblica, è in questa contingenza piuttosto favorevole al Movimento 5 Stelle, mentre psicologicamente l’altra grande forza politica del Paese, il centrosinistra, risulta essere tendenzialmente in ristagno. Tra il ristagno e la sconfitta c’è forse un abisso incolmabile ma, come dicevano i nostri padri, “chi vivrà vedrà”.