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27 Novembre 2024 23:50

Sondaggi elettorali, Fratelli d’Italia davanti al Pd

Per il 41,1% Giuseppe Conte è il principale responsabile della crisi di Governo, seguito da Matteo Salvini e dallo "scissionista" Luigi Di Maio. Sotto il 4% gli altri leader politici fra cui Silvio Berlusconi, Matteo Renzi, Sergio Mattarella ed Enrico Letta.

A 2 mesi esatti dalle elezioni politiche 2022 in programma il 25 settembre, ecco il quadro secondo il sondaggio realizzato dall’istituto di ricerca Quorum/YouTrend per Sky Tg24 diffuso oggi dal canale all news, che vede Fratelli d’Italia primo partito davanti al Pd. Per quanto riguarda le intenzioni di voto, il partito guidato da Giorgia Meloni si attesta al 23,8%, il Pd di Enrico Letta al 22,5%, la Lega di Matteo Salvini registra un 13,4% mentre il M5S guidato da Giuseppe Conte scende sotto il 10% (9,8%). Forza Italia ottiene l’8,3%, Azione + Europa (Calenda, Bonino, Della Vedova) il 4,9%, Sinistra italiana/Europa Verde raggiunge il 4,2%, Insieme per il Futuro (la nuova forza politica fondata da Luigi Di Maio) il 2,6%. Infine, ItalExit di Luigi Paragone è al 2%, Italia Viva di Matteo Renzi al l’1,8% e Articolo 1 – MDP all’1,6%.

Sul fronte delle coalizioni, le intenzioni di voto indicano la coalizione di Centrodestra stabilmente attorno al 45% , un risultato raggiungibile anche da una vasta coalizione di Centrosinistra con il M5S che però non sembrerebbe essere gradita dagli elettori dei singoli partiti. La maggioranza degli elettori del M5S vorrebbe che il partito andasse da solo (56,6%), e analogo discorso vale per il Pd rispetto all’alleanza col centro (50,4).

C’è da rilevare che da parte dell’elettorato Pd l’alleanza col M5S è comunque l’opzione meno gradita (12,4%), meglio andare da soli (25,4%). Gli elettori di Centrodestra ritengono per l’86% che Giorgia Meloni possa essere una buona Presidente del Consiglio

Nell’ipotesi di assenza di una maggioranza post voto, per gli italiani dovrebbe diventare Presidente del Consiglio il leader del primo partito (23,8%), una figura sostenuta da una larga maggioranza di unità nazionale (17,9%), Il leader del partito più votato all’interno della coalizione più votata (17,6%), bisognerebbe tornare a votare (17%), infine una figura sostenuta da alcuni partiti che non erano alleati alle elezioni per il 4,5%.

Dopo la crisi del governo Draghi e con all’orizzonte le elezioni del 25 settembre, la fiducia nel presidente del Consiglio uscente cala ma rimane alta (54%). Ancora più alta la fiducia nel presidente della Repubblica Sergio Mattarella (64%). È quanto emerge da un sondaggio realizzato dall’istituto di ricerca Quorum/YouTrend per Sky TG24 Tra i leader dei partiti, le percentuali più alte le fanno registrare Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi, seguiti da Giuseppe Conte, Matteo Salvini ed Enrico Letta.

Il 57,5% degli intervistati dà un giudizio positivo sull’operato del governo Draghi.

E per quanto riguarda le dimissioni di Draghi , il 50,7% si dice d’accordo con la scelta dell’ex banchiere centrale.

Per il 41,1% Giuseppe Conte è il principale responsabile della crisi di Governo, seguito da Mario Draghi, Matteo Salvini e dallo “scissionista” Luigi Di Maio. Sotto il 4% gli altri leader politici fra cui Sotto il 4% gli altri leader politici fra cui Silvio Berlusconi, Matteo Renzi, Sergio Mattarella ed Enrico Letta.

Conte è considerato dagli intervistati anche il principale responsabile delle elezioni anticipate del prossimo 25 settembre (29%). Rispetto al dato sulla crisi di governo, vengono date in questo caso più responsabilità a Draghi (17,2%) e a Salvini (11,1%).

Per quasi la metà degli intervistati (49,7%), le elezioni anticipate sono una cosa negativa per l’Italia. Sono un evento positivo invece per il 38,8%. Per quanto riguarda Mario Draghi, la fiducia nei suoi confronti  dopo la crisi è aumentata per il 19,4%, diminuita per il 25,8% e rimasta uguale per il 47,6%. Mattarella è l’unico politico verso il quale globalmente la fiducia è aumentata (6,2% nel saldo).

Nelle intenzioni di voto, crescono i partiti maggiori che hanno tenuto una posizione chiara e netta durante la crisi di governo, ovvero Pd (22,5%) e FdI (23,8%). Seguono la Lega (13,4%) e il M5s, che scende sotto il 10% (9,8%). Al calo del M5S contribuisce anche l’arrivo del nuovo gruppo parlamentare di Di Maio, Insieme per il Futuro (2,6%).

Il sondaggio ha analizzato anche tre scenari di coalizione, nei quali il centrodestra si attesta intorno al 45% e in un caso raggiunge il 48,1%. Nel primo scenario, che vede il Pd alleato con partiti centristi (Italia Viva, Insieme per il Futuro e Azione e +Europa), Verdi e altre forze di sinistra, i “dem” di Enrico Letta raggiungerebbero il 21,5%.

Nota metodologica: Sondaggio di mille interviste svolte tra il 22 e il 23 Luglio 2022 su un campione rappresentativo della popolazione italiana, suddiviso per quote di genere ed età incrociate, stratificate per titolo di studio e ripartizione Istat di residenza. Il margine d’errore generale è del +/- 3,1%, con un intervallo di confidenza del 95%

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