Confermato il “trend di crescita, rispetto alla scorsa rilevazione” di Fratelli d’ Italia, che si attesta al 24,2%,(era al 23,8%), e del Pd che sale al 23,4% (era al 22,5%). La Lega registra un 13,5% (+0,1%) mentre il M5S ottiene il 9,9% (+0,1%). Forza Italia raggiunge l’8% (-0,3%), Azione + Europa il 5,2%, (+0,3%) Sinistra italiana/Europa Verde si attesta il 4,0% (-0,2%), Italia Viva al 2,6% (+0,8%) come ItalExit (+0,6%). Insieme per il futuro il nuovo partito fondato da Luigi Di Maio è all’ 1,8% (-0,8%).
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E’ quanto emerge dal sondaggio realizzato dall’istituto di ricerca Quorum/YouTrend per Sky TG24 diffuso oggi dal canale all news. Sul fronte delle coalizioni, si legge ancora, “il centrodestra complessivamente avanza leggermente arrivando al 46% nell’ipotesi in cui il M5s non corra con le coalizioni di centrodestra e centrosinistra“. “Nell’ipotesi di campo largo, il centrodestra arriva a sfiorare il 50% (49,8%). Il centrosinistra ottiene il 33,2% – si legge ancora – Azione e Più Europa sono stimati al 4,4% in coalizione col PD, invece al 3,3% fuori dal centrosinistra“. Sondaggio di 1.000 interviste svolte tra il 29 e il 31 Luglio 2022 su un campione rappresentativo della popolazione italiana, suddiviso per quote di genere ed età incrociate, stratificate per titolo di studio e ripartizione ISTAT di residenza. Il margine d’errore generale è del +/- 3,1%, con un intervallo di confidenza del 95%.
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Dopo la crisi del governo Draghi e con all’orizzonte le elezioni del 25 settembre, gli italiani continuano ad avere fiducia nel presidente della Repubblica Sergio Mattarella (63,2% molta + abbastanza fiducia). Continua a calare, anche se rimane alta, la fiducia nel premier: il 52,3% degli intervistati ha molta o abbastanza fiducia in Mario Draghi. Al terzo posto tra gli esponenti politici di cui ci si fida di più c’è Giorgia Meloni. Tra i leader di partito, le percentuali più alte le registrano Giorgia Meloni, Giuseppe Conte, Silvio Berlusconi e Matteo Salvini. Seguiti da Enrico Letta, Luigi Di Maio, Carlo Calenda e Matteo Renzi. È quanto emerge da un sondaggio realizzato dall’istituto di ricerca Quorum/YouTrend per Sky TG24.
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Il 56,2% degli intervistati dà un giudizio positivo sull’operato del governo Draghi (nella scorsa rilevazione era il 57,5). In cima ai temi di cui si dovrebbe occupare subito la politica c’è la crisi energetica e l’aumento delle bollette. Crisi energetica (64,9%) e salari (54,9%) sono quindi le priorità per la maggioranza assoluta degli italiani. Seguiti da due temi che guardano soprattutto al futuro: ambiente (45,2%) e giovani (38,5%). Secondo il 54,4% degli intervistati, di questi temi non si parla abbastanza spesso nel dibattito pubblico
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L’agenda dei temi di cui si parla nel dibattito pubblico, secondo gli intervistati, è dettata soprattutto dal mondo della politica (29,2%), ma anche del giornalismo (25,1%), social media (13,9%) e società civile (13,3%) danno il loro contributo
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Partiti e temi
Al netto della comprensibile scelta di campo che orienta gli intervistati a considerare il proprio partito come il più adatto ad affrontare qualunque tema politico, emerge come, oltre al fatto che Sinistra italiana / Europa Verde sia considerata il partito più idoneo ad affrontare il tema ambientale (10%), il PD domini sui temi economici (livello dei salari e inflazione per il 14,5%; la crisi energetica per il 12,7%; fisco ed evasione per il 14,1%) e di politica estera (13,7%), mentre sui temi della sicurezza nonostante il calo dei consensi la Lega rimane il partito di riferimento (14,4%). Fratelli d’Italia pur essendo il partito più votato non ha un picco e ottiene il miglior risultato sulle politiche giovanili (12,7%) dove comunque il PD resta in testa con il 13%.