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22 Novembre 2024 05:54

Stabilimenti balneari sotto i riflettori dei Carabinieri del NAS

Ad esito dei controlli, sono stati deferiti all’autorità giudiziaria 11 titolari di attività e sono stati disposti 20 provvedimenti di chiusura nei confronti di aree ricettive e di preparazione dei pasti a causa di gravi criticità strutturali ed igieniche, per un valore economico stimato in oltre 4 milioni di euro

Nell’attuale periodo estivo, i Carabinieri dei NAS, d’intesa con il Ministero della Salute, hanno in corso di esecuzione una campagna di controlli presso gli stabilimenti balneari e i villaggi turistici, al fine di verificare il rispetto dei livelli qualitativi e di sicurezza dei servizi offerti agli utenti nel periodo vacanziero. Le attività ispettive, condotte su tutto il territorio nazionale, hanno finora interessato 838 strutture e relative aree di preparazione e somministrazione degli alimenti, rilevandone 257 irregolari (pari al 31% degli obiettivi ispezionati), contestando 415 sanzioni penali ed amministrative per oltre 290 mila euro.

Ad esito dei controlli, sono stati deferiti all’autorità giudiziaria 11 titolari di attività e sono stati disposti 20 provvedimenti di chiusura nei confronti di aree ricettive e di preparazione dei pasti operanti all’interno dei plessi balneari a causa di gravi criticità strutturali ed igieniche, per un valore economico stimato in oltre 4 milioni di euro.

Tra queste, sono 8 le strutture risultate attivate e funzionanti sebbene in assenza di autorizzazione. In particolare, il NAS di Reggio Calabria ha accertato che uno stabilimento balneare era stato adibito abusivamente nelle ore serali a luogo di ritrovo ed intrattenimento, del tipo “discoteca all’aperto“, riscontrando all’interno la presenza di circa 500 avventori, in assenza delle prescritte autorizzazioni di pubblica sicurezza.

Tra le violazioni più diffuse, inoltre, sono state riscontrate carenze igieniche degli ambienti, come spogliatoi, servizi igienici e locali di preparazione dei pasti, spesso rimediati in spazi ristretti, privi dei minimi requisiti per garantire condizioni ottimali di funzionamento e di manutenzione. Ulteriori situazioni di inosservanza sono state rilevate sulla normativa di sicurezza dei luoghi di lavoro e di prevenzione ai rischi di utilizzo delle strutture da parte degli utenti, inclusa la mancanza delle periodiche pulizie, sanificazioni e derattizzazioni.

Presso i punti ristoro interni alle strutture, sono state sequestrate oltre 2 tonnellate di alimenti irregolari, destinati alla somministrazione alla clientela, risultati scaduti di validità, privi di tracciabilità e conservati in cattivo stato di conservazione. I controlli dei Carabinieri NAS proseguiranno allo scopo di garantire la salute dei cittadini e la sicurezza del consumatore.

Queste le operazioni più rilevanti:

Nas Livorno

Disposta la chiusura di tre ristoranti annessi a rispettivi stabilimenti balneari di cui uno nella
provincia di Livorno e due nella provincia di Lucca. Nel corso dei controlli svolti sono emerse, a fattor comune, precarie condizioni igienico sanitarie per presenza diffusa di sporco pregresso, tracce di unto in tutti gli ambienti, sugli impianti ed attrezzature di lavorazione nonché, con particolare riferimento allo stabilimento livornese, insetti e blatte morte sulla pavimentazione dei locali della cucina e del deposito alimenti. Inoltre si è proceduto al sequestro di alimenti (ittici, carnei e preparati del valore di 3.000 euro)
detenuti in cattivo stato di conservazione (per presenza di muffe, bruciature da invecchiamento,
ghiaccio) e conservati promiscuamente all’interno di involucri non idonei all’uso. Il valore stimato delle tre attività sospese corrisponde complessivamente ad oltre un milione di euro.

Nas Catania

Sequestrati 90 litri di olio d’oliva condizionato all’interno di contenitori privi di etichetta, in evidente
stato di irrancidimento, e 5 kg di carni avicole in cattivo stato di conservazione congelate abusivamente , rinvenuti presso il punto di ristoro annesso ad uno stabilimento balneare di Catania. Disposta inoltre la chiusura di un esercizio di somministrazione e di un deposito alimenti, entrambi privi dei requisiti igienico-sanitari e strutturali, attivati abusivamente all’interno di 2 ulteriori stabilimenti balneari della provincia catanese.

Nas Reggio Calabria

Il NAS ha deferito all’Autorità giudiziaria il legale responsabile di uno stabilimento balneare di
Reggio Calabria per aver promosso, senza alcun titolo autorizzativo, un evento danzante all’interno
della struttura. Gli accertamenti svolti hanno infatti consentito di appurare che, nelle ore serali, lo
stabilimento, sebbene privo delle prescritte autorizzazioni di pubblica sicurezza e della conseguente
idoneità, era stato adibito a luogo di ritrovo ed intrattenimento, del tipo “discoteca all’aperto”, con
all’interno circa 500 avventori.

Nas Napoli

A conclusione delle attività ispettive svolte presso tre stabilimenti balneari della provincia di Napoli,
si è proceduto al sequestro di 250 kg di prodotti alimentari (carnei, ittici e preparati di gastronomia)
risultati privi di indicazione utile alla rintracciabilità. Disposta, contestualmente, l’immediata sospensione dell’attività di somministrazione alimenti di uno dei tre stabilimenti poiché priva dei requisiti minimi igienico sanitari e con ambienti insudiciati, senza sistemi antintrusione di insetti alati e con attrezzature attinte da ruggine. Il valore dell’attività e delle attrezzature sottoposte a vincolo ammonta ad euro 300.000.

Nas Ragusa

Disposta la chiusura di uno stabilimento balneare di Caltanissetta attivato senza le prescritte
autorizzazioni. Il valore complessivo della struttura oggetto del provvedimento corrisponde ad euro
150.000.


Nas Taranto


Eseguito un provvedimento di chiusura di un deposito di alimenti e di un bar/ristorante, entrambi
privi di autorizzazioni, pertinenti due stabilimenti balneari ubicati rispettivamente nelle provincie di
Brindisi e di Taranto. Il valore delle infrastrutture oggetto dei provvedimenti ammonta complessivamente ad euro 350.000. Sospeso altresì uno stabilimento balneare, con annesso bar, sito in Taranto, privo di notifica all’autorità competente e interessato da carenze igienico-sanitarie e strutturali, il cui valore
corrisponde a 2 milioni di euro.

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