ROMA – Il giorno dopo gli arresti per corruzione nell’ambito dell’inchiesta sul nuovo stadio della Roma, il M5s deve affrontare le inevitabili polemiche e gli attacchi politici dall’opposizione. La capogruppo in consiglio regionale del Lazio, Roberta Lombardi, in un’intervista al quotidiano La Repubblica ha sottolineato che il presidente di Acea, Luca Lanzalone, era stato portato a Roma “dal gruppo che si occupa di enti locali” del Movimento 5 Stelle, cercando di trovare una via d’uscita dialettica: ‘La differenza fra noi e gli altri dev’essere nella reazione”. Il leader del M5s Di Maio chiede a Lanzalone di dimettersi subito’, mentre l’ex assessore comunale Berdini attacca: “E’ peggio di Mafia capitale“.
Anche Virginia Raggi parte al contrattacco. “La rassegna stampa è vergognosa – dice – i giudici dicono che io non c’entro niente e non c’è un giornale che abbia avuto il coraggio di riportare questa notizia. Il Comune, i romani e la società Roma calcio sono la parte lesa. Partono oggi le querele“. Ma probabilmente la Sindaca dimentica per chi lavorava Lanzalone (come accaduto anche per Marra a suo tempo) …e chi l’ha nominato al vertice dell’ ACEA.
Il dipartimento Urbanistica del Campidoglio, dopo gli arresti di ieri nell’ambito dell’inchiesta sul nuovo stadio della Roma, ha inviato una lettera alla società costruttrice Eunova per chiedere chiarimenti circa l’interlocutore dopo l’arresto del costruttore Luca Parnasi. A prendere le redini aziendali probabilmente subentrerà un curatore ‘commissario‘. Ora si dovrà vagliare se tutti gli atti di dell’opera si confermeranno legittimi. Procedura che di fatto congela l’iter del progetto.
L’iter amministrativo del progetto, secondo la road map tracciata prima che si scatenasse l’inchiesta, avrebbe dovuto portare entro la fine di luglio in aula Giulio Cesare la delibera del progetto modificato. In ogni caso ora si dovrà vagliare se tutti gli atti di un’opera al centro di un’inchiesta si confermeranno legittimi. Procedura che prenderà tempo.
Esiste un caso Roma ? “Esiste in Italia un caso corruzione – sostiene il premier Conte – per cui dobbiamo stare sempre attenti, dobbiamo lavorare noi regolatori, autorità ovviamente come l’Anac e l’autorità giudiziaria ognuno nell’ambito delle sue competenza“. Ma anche il premier dimentica che tutta questa vicenda girava intorno a Roma Capitale ed alle decisioni della sua Sindaca Raggi sul progetto del nuovo stadio per la Roma.