ROMA – A Nassiriya, in Iraq, l’orologio si ferma alle 10:40 di sedici anni fa. La più grave tragedia per i militari italiani all’estero dalla seconda guerra mondiale causata da nn camion cisterna pieno di esplosivo mandato ad esplodere all’ingresso della base del Reggimento MSU, uccidendo 12 Carabinieri, 5 militari dell’Esercito Italiano e 11 civili tra italiani e iracheni.
Oggi, 12 novembre, ricorre l’11a “Giornata del Ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali di pace”. Ogni anno, commemora tutte le persone che, impegnate al servizio della pace e della sicurezza in diversi Paesi del mondo, hanno perso la propria vita nell’adempimento del proprio dovere. Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha deposto una corona d’alloro all’Altare della Patria dopo la quale è stata celebrata una messa in ricordo dei caduti nella basilica di Santa Maria in Ara Coeli.
“L’esempio dei nostri caduti rappresenta un vincolo moraleper la continuità del contributo del nostro Paese nei diversi ambiti: le donne e gli uomini presenti nelle diverse aree di conflitto sanno di poter contare sul concorde sostegno del popolo italiano“. ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella in un messaggio al Ministro della Difesa. “In occasione della Giornata dedicata dalla Repubblica al ricordo dei caduti militari e civili nelle missioni internazionali rivolgo – prosegue il Capo dello Stato nel suo messaggio – un deferente pensiero a tutti coloro che hanno perso la vita, impegnati nella pacificazione delle aree di crisi, per sconfiggere il terrorismo e consentire alle popolazioni oppresse un orizzonte di speranza. I conflitti e le tensioni, spesso provocati e sostenuti da forme di terrorismo transnazionale rivolte a sovvertire i principi di convivenza, rispetto dei diritti umani, libertà, vedono impegnata l’intera comunità internazionale per affrontare sfide insidiose contro l’umanità. L’esempio dei nostri caduti rappresenta un vincolo morale per la continuità del contributo del nostro Paese nei diversi ambiti: le donne e gli uomini presenti nelle diverse aree di conflitto sanno di poter contare sul concorde sostegno del popolo italiano“.
“Lo slancio e l’altruismo di quanti hanno donato la propria vita per il bene comune – aggiunge ancora il presidente Mattarella – è fonte di riflessione per tutti i cittadini, che nel loro agire quotidiano sono chiamati ad un contributo egualmente prezioso per la civile convivenza e il progresso della comunità nazionale e internazionale. Ai familiari dei caduti esprimo la sentita riconoscenza della Repubblica e i sentimenti della mia affettuosa vicinanza“.
Ai caduti, alle loro famiglie rivolgiamo il nostro pensiero. La nostra silenziosa, eterna gratitudine