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22 Luglio 2024 13:24
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Anm

Dalla Rete |
Rivendicare in questo clima una priorità assistenziale come un diritto sindacale vuol dire vivere sulla luna e tradire il ruolo che l’emergenza assegna alle élite. Le quali mai come oggi sono utili al Paese, se condividono responsabilità, non se estraggono e distribuiscono dividendi sull’economia di guerra di una pandemia. La magistratura scelga finalmente di farsi rappresentare dai più degni.
29 Marzo 2021
Per i vertici dell’ Anm, il “nuovo piano strategico vaccinale, modificando le linee guida approvate dal Parlamento nel dicembre 2020, non prevede più, tra i gruppi target di popolazione cui offrire il vaccino in via prioritaria, i lavoratori del comparto giustizia”. Dunque secondo l’Associazione magistrati, “il Governo considera il servizio giustizia con carattere di minore priorità rispetto ad altri servizi essenziali già sottoposti a vaccinazione, tanto da non ritenere doveroso rafforzare le condizioni che ne consentano la prosecuzione senza l’esposizione a pericolo per gli operatori”
29 Marzo 2021
Adesso la patata bollente torna al Csm che dovrà decidere a sua volta se proporre ricorso dinnanzi al Consiglio di Stato. Unico ricorso respinto dal TAR Lazio è stato quello presentato da Giuseppe Creazzo. Adesso per restare sulla sua poltrona Prestipino dovrà ricorrere al Consiglio di Stato, affiancato eventualmente dallo stesso Csm qualora voglia continuare a sostenere la sua nomina a Roma.
16 Febbraio 2021
La rimozione dall’ordine giudiziario. E’ la sanzione, la più grave prevista , chiesta dalla procura generale della Cassazione per Luca Palamara. A formulare la richiesta al collegio della sezione disciplinare del Csm è stato l’avvocato generale Pietro Gaeta. Nella sua arringa il magistrato Stefano Giaime Guizzi difensore di Luca Palamara, uno dei magistrati più qualificati ed esperti di questioni disciplinari al Csm ha chiesto di prosciogliere Luca Palamara da tutti gli addebiti contestati, o in alternativa “se si dovesse comminare una sanzione sia applicata la sospensione per due anni stante la pendenza del processo penale”
8 Ottobre 2020
Luca Palamara come prevedibile con una memoria va all’attacco del Csm. L’ex-consigliere contesta la serenità degli attuali membri di palazzo dei Marescialli che lo dovrebbero giudicare, chiede conto delle fughe di notizie ma, soprattutto, fa quello che tutti temevano: mette in pratica il famoso detto “muoia Sansone con tutti i Filistei”. E cerca di tirarsi appresso, nel gorgo, il vicepresidente del Csm, Stefano Ermini, ex deputato del PD. Ma non solo lui….
15 Settembre 2020
Il pm romano attraverso il suo legale chiede di convocare non solo chi può conoscere i fatti al centro dell’inchiesta di Perugia ma persino ex ministri della Giustizia, politici, ex consiglieri del Csm. Tutto ciò per dire “Io non ho inventato niente” per dimostrare al Csm che “così fan tutti” e sopratutto che “così hanno sempre fatto” in particolare coloro che ambivano ad un incarico direttivo prendevano qualche contatto con i togati del Csm prima che l’iter di nomina prendesse piede.
15 Luglio 2020
Il magistrato espulso dall’Anm racconta il meccanismo che ha governato negli anni l’assegnazione degli incarichi alle toghe. “Sapevo che il sistema non poteva reggere per sempre così. La politica? Dice la sua, ma l’ultima parola spetta alle correnti”
27 Giugno 2020
La Procura di Perugia ha acquisito da quella di Potenza le dichiarazioni dei pm baresi Lanfranco Marazia e della moglie Silvia Curione, e dell’avvocato Calafiore per fare luce sui rapporti con Amara e Paradiso- La “strana” presenza del figlio del procuratore di Matera Argentino, negli uffici romani di Amara
25 Giugno 2020
Il capo della Lega intervistato dal quotidiano La Repubblica: “Siamo 8 punti avanti al Pd, siamo l’unico movimento politico che vive in mezzo alla gente. Sto lavorando a un progetto dell’Italia dei prossimi 30 anni”. Sul Capo dello Stato futuro? “Sarà eletto con i voti di tutti, anche se il Pd ne vuole uno suo”
21 Giugno 2020
Il magistrato Luca Palamara, attualmente sospeso dalle funzioni e dallo stipendio dal Csm, è stato già giudicato “colpevole” dai suo colleghi dell’ Anm, ed espulso dal sindacato dei giudici di cui è stato presidente tra il 2008 al 2012.
20 Giugno 2020
Tre ore di audizione con il procuratore aggiunto: “Ho voluto chiarire i minimi dettagli”. Il destino della posizione del premier Conte all’interno dell’indagine della Procura di Bergamo, passa nello spazio che divide l’obbligo da una valutazione legittima di una situazione in fieri . Imprevedibili le conseguenze, anche perchè il reato di “epidemia colposa” arriva a prevedere come pena massima l’ergastolo.
13 Giugno 2020
“Serve chiarezza” dice al Corriere: “Non lascio certo per responsabilità nel caso Palamara, ma per tutelare l’Anm. Siamo indisponibili a qualsiasi giunta”
25 Maggio 2020
Il vero obiettivo della politica sembra essere quello di riconquistare il controllo sul sistema giudiziario italiano che viene gestito ormai da tempo da un’associazione di magistrati all’interno della quale si continuano a verificare scontri e guerre intestine senza esclusioni di colpi, al cui confronto la battaglia politica sembra un gioco per educande..
25 Maggio 2020
A distanza di più di un anno dal suo “esplodere”, la vicenda-Palamara continua a devastare l’immagine della magistratura e dei suoi organi di rappresentanza, oltre che del Consiglio superiore della magistratura
24 Maggio 2020
Così vuole il populismo dominante nell’ottica di depotenziare le tanto vituperate correnti dell’Anm, ritenute origine dei gravi vizi che affliggono la magistratura.Queste sono soltanto alcune delle tremende conseguenze del caso Palamara-Lotti-Ferri e i principali contenuti di un disegno di legge che presenta finalità mortificanti e punitive nei confronti dei magistrati.
19 Luglio 2019
Avviata l’ azione disciplinare per i togati autosospesi promossa dal procuratore generale della Cassazione. Adesso i pm Palamara e Fava rischiano il trasferimento dalla Procura di Roma
13 Giugno 2019
Si è dimesso dal CMS il consigliere Spina di Unicost. Coinvolti anche i membri “togati” Cartoni e Lepre presenti agli incontri con Lotti, Ferri e Palamara. Molte le nomine sospette, fra cui quella del procuratore di Matera Pietro Argentino
1 Giugno 2019
Il mercato delle nomine e le tangenti: fino a che punto è arrivata la corruzione in Italia? Mai nella storia patria era stata contestata la vendita delle designazioni dei procuratori. Uno scenario allucinante, che segna una vera emergenza democratica e impone una risposta altrettanto forte per restaurare la credibilità della magistratura
30 Maggio 2019
Il magistrato Filippo Bortone “sottoscriveva i provvedimenti redatti materialmente da altri, inducendo in errore il Ministero dell’Economia che per ciascun provvedimento giurisdizionale erogava il compenso”
13 Febbraio 2019
Il caso ha visto il ministro dell’Interno diffondere via social informazioni, ricevute dal Capo della Polizia in virtù del ruolo istituzionale ricoperto, su un’importante e delicata misura cautelare, emessa nell’ambito di una complessa indagine per associazione per delinquere di stampo mafioso. Rivelazione avvenuta mentre era ancora in corso l’operazione.
12 Dicembre 2018

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