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21 Novembre 2024 19:28

Antonio Savasta

Adesso sarà la Suprema Corte di Cassazione a dire l’ultima parola se si debba procedere a Lecce, Perugia o Potenza. Insieme a Nardi, gli imputati che avevano scelto di essere giudicati in primo grado con il rito ordinario sono Simona Cuomo, Vincenzo Di Chiaro, Gianluigi Patrono e Savino Zagaria
2 Giugno 2023
Con la trasmissione degli atti alla Procura di Potenza, gli imputati che erano ritornati ad essere indagati, hanno visto riaccendersi la speranza di un differente sviluppo delle loro problematiche di giustizia giudiziarie
1 Febbraio 2023
ALL” INTERNO LA 1a PARTE DELL’ORDINANZA CAUTELARE Effettuate delle perquisizioni domiciliari nei confronti delle persone colpite dall’ordinanza del procuratore di Potenza Curcio, che per quanto riguarda la vicenda Capristo, potrebbe condizionare in qualche modo il corso del processo in corso, la cui prossima udienza si terrà il 18 giugno dinnanzi al Tribunale di Potenza
8 Giugno 2021
L’inchiesta viene condotta dai pm di Potenza, poichè nel caso in questione, il fascicolo è stato trasferito a loro in quanto la parte offesa è la pm Roberta Licci della procura di Lecce e quindi la competenza territoriale a indagare su fatti che hanno come protagonisti o parti offese magistrati in servizio nel Distretto di Lecce è attribuita alla Procura di Potenza.
18 Marzo 2021
Condannati anche altri imputati: l’ispettore della Polizia di Stato, Vincenzo Di Chiaro a 9 anni e 7 mesi ritenuto complice dell’ex pm Savasta, l’avvocatessa barese Simona Cuomo a 6 anni e 4 mesi (oltre all’ interdizione dalla professione per tutta la durata della pena), Savino Zagaria a 4 anni e 3 mesi (cognato dell’ex magistrato Savasta) e Gianluigi Patruno a 5 anni e 6 mesi.
17 Novembre 2020
La sentenza emessa dal giudice Cinzia Vergine ha accolto integralmente l’impianto accusatorio. Oltre all’ex magistrato, condannati con rito abbreviato anche l’altro pm Luigi Scimè, il re degli outlet Luigi D’agostino (ex socio di Tiziano Renzi), gli avvocati Sfrecola e Ragno. Nell’inchiesta è coinvolto anche l’ex gip di Trani Michele Nardi che optato per il rito ordinario, unitamente all’avvocato Simona Cuomo, Gianluigi Patruno, e Savino Zagaria, ex cognato di Antonio Savasta
9 Luglio 2020
Mandati a processo i tre magistrati Nardi, Scimè e Savasta, accusati di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione in atti giudiziari e falso coinvolti nella maxi inchiesta sui processi nel palazzo di giustizia di Trani. Conclusasi questa prima parte dell’inchiesta, i magistrati della Procura di Lecce sono già al lavoro  per un secondo filone delle indagini, scaturito dalle alle deposizioni e denunce di altre presunte vittime della “cupola” dei magistrati di Trani,
17 Settembre 2019
Sono state presentate 14 richieste di costituzioni di parte civile, tra le quali compare anche  la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Il Ministero della Giustizia, l’Ordine degli avvocati di Trani, gli imprenditori coratini Paolo Tarantini e Flavio D’Introno colui che ha dato il via con le sue dichiarazioni all’inchiesta giudiziaria condotta dalla procura di Lecce
12 Settembre 2019
L’ inchiesta si basa su oltre 35mila pagine di atti acquisiti dei Carabinieri ed oltre 100 ore di interrogatori svoltisi in contraddittorio davanti al Gip Giovanni Gallo, che sono servite a riscontrare il racconto delle tangenti di 2milioni di euro elargiti a Nardi, Savasta e Scimè dall’imprenditore D’Introno. Nella richiesta di rinvio a giudizio della Procura di Lecce sono contestati anche, a vario titolo, i reati di falso, occultamento di atti, calunnia, minacce, truffa, estorsione e induzione a non rendere dichiarazioni. Le indagini sulla giustizia “truccata” a Trani non sono però concluse.
24 Agosto 2019
Nardi ha ammesso  al Gip di aver “sfruttato” D’Introno per nascondere una propria relazione extraconiugale “Per sfuggire all’attenzione di mia moglie quand’ero a Trani usavo questo D’Introno, dicevo “Vienimi a prendere”, mia moglie pensava che stessi con lui a farmi una passeggiata, invece poi insomma stavo in casa di questa mia collega”
3 Agosto 2019
La decisione è stata adottata dalla sezione disciplinare del Consiglio Superiore della Magistratura. L’ex magistrato era già stato condannato per la stessa vicenda in sede penale a 2 mesi reclusione
2 Luglio 2019
Il gip Giovanni Gallo del Tribunale di Lecce ha sciolto la riserva sulla richiesta di proroga dei termini di custodia cautelare, confermando  che Nardi,  Savasta e l’ispettore di polizia Vincenzo Di Chiaro, dovranno restare per altri tre mesi agli arresti cautelari,  essendo stati tradotti in carcere lo scorso gennaio.  Savasta grazie al suo comportamento collaborativo suggellato dall’uscita dalla magistratura, è stato l’unico a ottenere la detenzione domiciliare.
8 Giugno 2019
E’ stata la la pm Roberta Licci oggi a concludere con il controesame. La procura salentina vuole fissare le dichiarazioni degli indagati e giungere quindi a una conclusione rapida della prima tranche dell’inchiesta.
7 Giugno 2019
Il magistrato Scimè viene incluso e coinvolto in episodi di corruzione ed elargizioni di tangenti messo in piedi e gestito da Michele Nardi  suo ex- collega a Trani, che è venuto alla luce a seguito dell’inchiesta condotta dalla Procura di Lecce con l’ausilio investigativo dei Carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Barletta
24 Aprile 2019
La Procura di Lecce ha ricostruito il “tesoretto” del giudice, che risulta essere proprietario di 22 unità immobiliari e di 12 terreni nella provincia di Bari, cui si aggiungono altre 8 unità immobiliari (più un terreno) intestati alla moglie dell’ex magistrato della Procura di Trani che però non risulta indagata. 
20 Marzo 2019
I due magistrati  Nardi e Savasta  assieme all’ispettore di polizia Vincenzo Di Chiaro,  attualmente detenuti, vennero arrestati e tradotti  in carcere , con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione in atti giudiziari e falso commessi tra il 2014 e il 2018.
9 Marzo 2019
Il magistrato Filippo Bortone “sottoscriveva i provvedimenti redatti materialmente da altri, inducendo in errore il Ministero dell’Economia che per ciascun provvedimento giurisdizionale erogava il compenso”
13 Febbraio 2019
Secondo i difensori dei personaggi di spicco della criminalità organizzata potrebbero avere sentimenti di vendetta nei confronti del magistrato pugliese, per il ruolo ricoperto di giudice a latere in Corte d’Assise nel maxi processo “Dolmen” contro la mafia del nord Barese
23 Gennaio 2019
Dalle microcamere installate dai Carabinieri nell’ufficio del pm di Trani vengono registrate delle immagini più imbarazzanti, ed abbastanza eloquenti, che mostrano il legale  che il Gip evidenzia essere “noto a causa dei numerosi esposti sui suoi rapporti anomali in Procura” e il magistrato intenti a dettare un atto al segretario di Savasta
22 Gennaio 2019

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