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23 Dicembre 2024 05:39

Bruno Contrada

Leggendo le 1856 pagine della sentenza del cosiddetto Borsellino quater (presidente della Corte Antonio Balsano, giudice a latere Janos Barlotti, pubblici ministeri dell’inchiesta i procuratori Amedeo Bertone, Gabriele Paci e Stefano Luciani) ci sono tracce che orientano verso altri misteri e ci sono piste che dirigono al cuore dello Stato. Indagini molto complesse. Indagini sulle precedenti indagini. Con un pezzo di Stato alla ricerca della verità e un pezzo di Stato che la verità ha cercato di coprirla. E in mezzo il dolore e le grida dei familiari. Come quelle di Fiammetta Borsellino: “Il silenzio degli uomini delle istituzioni è peggio dell’omertà dei mafiosi”.
6 Luglio 2019
Depositate motivazioni sentenza, “disegno criminoso investigatori”. I pm della Procura Stefano Luciani e Gabriele Paci che, anche grazie alle rivelazioni del pentito Gaspare Spatuzza, hanno riaperto le indagini sulla strage scoprendo il depistaggio. E una nuova inchiesta è già in fase avanzata e riguarda i poliziotti che facevano parte del pool di La Barbera.    
1 Luglio 2018
Venticinque anni dopo – nonostante le inchieste giudiziarie e gli ergastoli che hanno rinchiuso per sempre nelle segrete del 41 bis i capi della Cupola – siamo ancora dentro il labirinto. Tanti i segreti che sono stati seppelliti in questo quarto di secolo, tante le verità che ancora l’Italia non conosce.
19 Luglio 2017

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