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22 Novembre 2024 01:56

Gennaro Vecchione

L’arrivo al vertice del Dis di Elisabetta Belloni, che, a pieno titolo e a pieno merito, fa parte da tempo di quella che viene definita la riserva della Repubblica, mette dunque innanzitutto in sicurezza un comparto in cui non è dato muoversi come nel bar di Guerre Stellari. La Belloni porta in dote al profilo di capo dell’Intelligence un bagaglio di competenze, memoria storica e politica, una rete di relazioni maturati in 36 anni di diplomazia al servizio dello Stato, prima che dei presidenti del Consiglio che in questi 36 anni si sono succeduti.
13 Maggio 2021
La nomina della Belloni è stata disposta sentito il Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica, a garanzia della sicurezza dello Stato e delle istituzioni. È la prima volta che in Italia una donna arriva alla guida dell’intelligence. In suo favore è stata importante la grande esperienza di ambasciatrice da sempre in prima linea nelle emergenze internazionali. Il prefetto Vecchione termina in anticipo il suo mandato: nominato nel novembre del 2018 dall’allora premier Conte,si era visto rinnovare l’incarico per 2 anni nell’estate scorsa.
12 Maggio 2021
Secondo il quotidiano LA VERITA’ oltre che a Domenico Arcuri, viene contestata quello che per il codice penale è l’ “appropriazione indebita… di denaro o altro bene mobile appartenente ad altri, commessa da un pubblico ufficiale che ne abbia il possesso in ragione del suo ufficio”, anche ad Antonio Fabbrocini, vice dell’allora commissario e responsabile unico del procedimento per l’acquisto di 801 milioni di mascherine da tre diversi consorzi cinesi. L’inchiesta sulle mascherine di Milena Gabbanelli sul CORRIERE DELLA SERA
11 Aprile 2021
L’approdo dei gruppi cinesi a Taranto può diventare secondo i Servizi un problema di sicurezza nazionale. La vicenda di Taranto denunciata da Volpi e sollevata a maggio scorso dall’eurodeputata Anna Bonfrisco con un’interrogazione alla Commissione Ue, si aggiunge alla relazione del Copasir sul 5G e sul ruolo di Huawei. La città di Taranto ha su di sé il marchio Nato e quello della Marina Militare circostanze più che delicate e compromettenti per una convivenza tra la presenza cinese, le installazioni della Marina italiana e la flotta Nato in transito da e per Taranto.
22 Gennaio 2021

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