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22 Novembre 2024 04:55

Governo Conte bis

Presto i gruppi: ok il governo ma no ad alleanza strutturale, serve un «partito del Pil». Renzi in queste ore continua a dire ai suoi: una cosa è un’alleanza di governo nata da un’emergenza democratica, ben altra cosa invece sono delle alleanze pre elettorali ovunque sul territorio.
15 Settembre 2019
Il premier Conte ha imposto la chiusura degli accordi nella riunione convocata stamattina a Palazzo Chigi. La maggioranza delle poltrone di sottogoverno va al M5s con 21 incarichi , 18 per il Pd. Due i rappresentanti di Leu, un incarico anche al Maie. Fra i sottosegretari, di rilievo la nomina del Sen. Turco (M5S) con delega programmazione economica e investimenti
13 Settembre 2019
Oggi è il giorno della fiducia per il governo Conte bis il discorso alla Camera  del premier Giuseppe Conte che presenta il programma di governo alla base dell’intesa tra M5S e Pd. Primo applauso in Aula per l’annuncio del Premier di una svolta anche lessicale: “La lingua del governo sarà una lingua mite, l’azione non si misura con l’arroganza delle parole”. Il premier ripetutamente interrotto dalle opposizioni al grido di “elezioni, elezioni”
9 Settembre 2019
Dopo il giuramento al Quirinale non c’è stato il tradizionale “passaggio di consegne” a palazzo Chigi, suggellato, in caso di cambio di governo, dallo scambio della campanella dalle mani del premier uscente a quelle del premier che si va a insediare. I ministri del Conte Bis sono 21. Il nuovo esecutivo giallo-rosso lunedì mattina dovrà presentarsi alla Camera per la fiducia e martedì al Senato. L’Italia ha indicato l’ex premier Paolo Gentiloni come candidato alla Commissione europea
5 Settembre 2019
La notte prima della salita al Quirinale del premier Conte con la lista di 21 ministri, c’è stato uno scontro con Di Maio per il ruolo di sottosegretario che aveva portato le trattative sull’orlo della crisi. Ma le tensioni nonostante i sorrisi di Conte e Di Maio non sono sono finite
5 Settembre 2019
I dem arrivano alla stretta finale avendo dovuto cedere posizioni chiave. Questa storia, dove la parola chiave è “rinuncia”, si conclude, alla stretta finale, col Pd fuori da palazzo Chigi, dove si consuma una tensione tutta interna al partito che ha ritrovato una centralità politica, trascinato dal plebiscito su Rousseau, diventato da “algoritmo” opaco, che cozza con le consuetudini costituzionali, a grande levatrice del nuovo governo del cambiamento.
4 Settembre 2019

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