governo Draghi

Il Governo Draghi si trova di fatto costretto ad avvallare, attraverso la società pubblica Invitalia, l’accordo contrattuale voluto dall’ ex premier Giuseppe Conte, contenente la richiesta di reintrodurre lo scudo penale ad Arcelor Mittal–Invitalia che gestiranno in società lo stabilimento di Taranto

L’apertura di un procedimento penale da parte della Procura di Arezzo è stato avviato dopo la relazione informativa dei Carabinieri della polizia giudiziaria, consegna in Procura nella mattinata di ieri, accertamenti finalizzati per verificare che nelle procedure seguite non si configuri appunto qualche reato. L’azienda sanitaria ha intanto intrapreso, con il direttore generale Antonio D’Urso ed Evaristo Giglio, direttore del distretto sanitario e responsabile del centro vaccinale, una verifica interna che non si è ancora conclusa.

“Un’impresa che deve certamente riaprire dopo la pandemia è il turismo- ha detto ancora il premier Draghi nella replica -. Quindi investire nel turismo non significa buttar via i soldi, quei soldi tornano indietro. Vanno messe in campo misure che permettano alle imprese del turismo di non fallire. Bisogna impedire che in questo periodo queste imprese falliscano perché poi si perde un capitale che, spesso, è capitale umano”.

Il Tar di Lecce (presidente estensore Antonio Pasca) si è pronunciato ieri sull’ordinanza del sindaco di Taranto Rinaldo Melucci emessa un anno fa, per accattivarsi i consensi dei presunti ambientalisti tarantini, in merito alle emissioni inquinanti dello stabilimento siderurgico, intimando 60 giorni di tempo per chiudere l’altoforno a caldo.

Concluso il primo giro di consultazioni, l’ex presidente della Banca Centrale Europea chiamato dal capo dello Stato, Mattarella, nel difficile compito di salvare il Paese dallo sfacelo politico ed economico, lunedì prossimo incontrerà le parti sociali, e subito avrà un rapido secondo giro decisivo di colloqui con i partiti, prima di salire al Colle per la formulazione della composizione di governo.