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21 Novembre 2024 21:52

Ladisa srl

Siamo molto curiosi giornalisticamente di conoscere o leggere un commento del sindacato dei giornalisti pugliesi, che stranamente sin dalla causa persa da Pepe hanno steso un pietoso velo di silenzio sull’incresciosa vicenda. Sputare nel piatto in cui è mangiato… per molto tempo non è certamente un comportamento etico
10 Ottobre 2022
“Non siamo Milano, ma anche noi non ci faremo fermare dal Coronavirus.” dice Francesco Sebastio Presidente del Consiglio di Amministrazione della Ladisa. L’emergenza Coronavirus  ha provocato indirettamente anche un’accelerazione nei tempi di attuazione di un più ampio e ambizioso piano di riorganizzazione dell’azienda pugliese
5 Marzo 2020
I fatti contestati risalgono agli anni 2016-2018. Stefanazzi e Ladisa sono indagati anche in un’altra inchiesta della Procura di Bari che coinvolge il presidente Emiliano per presunti illeciti legati al finanziamento della campagna elettorale per le primarie del Pd del 2017. I finanzieri hanno acquisito documentazione nella sede della società Ladisa dove si è svolto il corso e nella sede di una società di formazione.
20 Novembre 2019
La società barese tra le prime dieci in Italia, chiude il bilancio 2018 con un +9 per cento della produzione. Il magistrato Franco Sebastio in pensione, già presidente dell’organismo di vigilanza, è il nuovo presidente del CdA, Nel corso del 2018 sono stati eseguiti interventi di ammodernamento degli attuali 18 impianti produttivi collocati in diverse regioni italiane, da Nord a Sud: da segnalare l’attivazione, nel 2019, del nuovo centro produttivo di Roma
29 Luglio 2019
L’inchiesta della Procura della Repubblica di Bari, coordinata dal procuratore aggiunto Giorgio Lino Bruno, e dalla pm Savina Toscani – ruota attorno ad un debito di 65mila euro contratto (e non pagato) da Michele Emiliano nei confronti della società di comunicazione torinese Eggers 2.0 durante la campagna elettorale per le primarie del Pd del 30 aprile 2017.
14 Aprile 2019
La Procura ha chiesto al Gip di Bari una proroga di sei mesi Al vaglio le mail e i Whatsapp del governatore. Gli inquirenti cercano riscontri alle loro ipotesi investigative accusatorie, spulciando fra gli appunti, le agende, le conversazioni telefoniche e le mail acquisite, potendo contare ancora su sei mesi grazie alla proroga notificata agli indagati, concessa su richiesta della procura dal Gip dr.ssa Cafagna del Tribunale di Bari,
12 Aprile 2019

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