MarTa

Come sempre abbiamo fatto delle nostre ricerche ed abbiamo scoperto che in realtà il Consiglio di Stato non ha mai dato ragione al Mibact, Ministero per i beni e le attività culturali. E’ stata la rinuncia al ricorso del ricorrente depositata nel giudizio lo stesso giorno della decisione cautelare, che ha costretto di fatto il Consiglio di Stato ad estinguere il procedimento.

Alla presenza del Ministro per la Coesione Territoriale e il Mezzogiorno Claudio De Vincenti, il Commissario per la bonifica e la direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Taranto – MArTA hanno firmato un accordo per un programma di azioni di valorizzazione culturale dell’Area vasta nell’ambito del piano di riqualificazione e rigenerazione dell’area di crisi ambientale.

Il Museo Archeologico Nazionale di Taranto – MArTA prosegue la sua programmazione culturale delle aperture straordinarie serali per l’intera stagione estiva 2017

Prevista l’ istituzione di uno sportello di Puglia Sviluppo per accompagnare le imprese; l’avvio di un programma di valorizzazione del patrimonio culturale del capoluogo ionico, gli attrattori culturali a cominciare dal Marta; una presenza più incisiva dell’Agenzia regionale per la Tecnologia e l’Innovazione.

La direttrice del MarTa, Eva Degl’Innocenti coinvolta dalla sentenza del Tar Lazio. I giudici amministrativi contestano l’ammissione di cittadini non italiani e le prove orali a porte chiuse e ai criteri di “natura magmatica” nella valutazione dei candidati. Intanto da oggi sei musei, da Paestum a palazzo Ducale di Mantova, senza direttori. Orlando, ministro della Giustizia propone: “cambiamo i Tribunali regionali”.

Lunedì 24 apertura straordinaria del Museo Nazionale Archeologico di Taranto

Sui social impazza la campagna Mibact #larteinmaschera

L’open day dei musei statali italiani di gennaio è stato dedicato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo al tema “L’arte ti somiglia”.

Stanziati 120 milioni di euro per 75 interventi sul patrimonio culturale

Un gruppetto di persone dei soliti movimenti ambientalisti a caccia di visibilità e protagonismo politico hanno cercato di forzare il posto di blocco venendo respinti dalle forze dell’ordine che presidiano l’area intorno al museo di Taranto

Pronta ed immediata  la replica di Michele Emiliano a Liviano su Twitter: “Meglio smettere di prendersela con giornali che fanno loro lavoro e stare in silenzio a meditare” !

Una scommessa importante per valorizzare il patrimonio culturale italiano, sinora un pò troppo dimenticato ed abbandonato al suo destino.