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5 Novembre 2024 01:23

Matteo Messina Denaro

Il nascondiglio, secondo quanto si apprende, è nel centro abitato. Un appartamento “normale”. Non ha niente del bunker la casa dove Messina Denaro ha vissuto, ipotizzano gli inquirenti, per gli ultimi sei mesi, nel paese di Campobello, a soli 8 chilometri da Castelvetrano, paese di origine di tutta la famiglia del boss
17 Gennaio 2023
A tradire senza volerlo il boss che ancora teneva le redini di Cosa Nostra incredibilmente sono state le persone che avevano fatto di tutto per affiancarlo, proteggendolo per evitargli le manette. Gli volevano salvare la vita a tutti i costi ed hanno iniziato ad agitarsi troppo: le tre sorelle di Matteo Messina Denaro cercavano un modo di curarlo, e probabilmente è stata proprio una di loro a far sapere inconsapevolmente agli instancabili carabinieri del Ros che nel misterioso covo si stava fronteggiando l’inaspettata emergenza
17 Gennaio 2023
Ai microfoni dei giornalisti, in procura a Palermo, il premier Meloni ha sottolineato: “Oggi possiamo dire ai nostri figli che la mafia si può battere, ma non abbiamo vinto la guerra. Ma questa era una battaglia fondamentale da vincere ed è un colpo duro per la criminalità organizzata”.
16 Gennaio 2023
Eseguiti provvedimenti cautelari emessi dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo nei confronti di circa 70 persone, 35 delle quali gravemente indiziate, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsione, turbata libertà degli incanti, reati in materia di stupefacenti, porto abusivo di armi, gioco d’azzardo e altro, tutti aggravati dal metodo e dalle modalità mafiose
6 Settembre 2022
La sua cattura da parte dei Carabinieri dopo decenni di latitanza. Il 55enne è uno dei massimi ricercati in Italia e fra i principali broker internazionali della cocaina, è atterrato nella notte all’ aeroporto romano di Ciampino sotto scorta. All’interno il video dell’ estradizione in Italia
6 Luglio 2022
Eseguita dai Carabinieri del ROS misura cautelare a carico di Giuseppe Guttadauro e di suo figlio Mario Carlo Guttadauro per associazione di tipo mafioso. Ad entrambi viene contestata l’appartenenza alla famiglia di Cosa Nostra di Palermo – Roccella (inserita nel mandamento di Brancaccio – Ciaculli) e l’intervento sulle più significative dinamiche del mandamento mafioso di Villabate – Bagheria.
13 Febbraio 2022
L’aggravante del metodo mafioso ha escluso qualsiasi possibile beneficio in favore dell’ex calciatore. A pesare nella decisione della Cassazione, i rapporti dell’ex bomber dei rosanero “con soggetti gravitanti nel mondo criminale mafioso del capoluogo siciliano”, di cui secondo la Suprema Corte “aveva mutuato linguaggio e atteggiamenti”.
25 Novembre 2021
Sul caso è ormai polemica rovente. Maria Falcone sorella del giudice Giovanni Falcone dice: “Alla luce delle precisazioni fatte dalla procura di Caltanissetta, fermo restando l’assoluto rispetto per il diritto di cronaca, sarebbe stato utile ascoltare i magistrati che per anni hanno indagato sulle stragi del ’92 consentendo di smascherare il clamoroso depistaggio delle indagini sull’attentato di via D’Amelio”.
1 Maggio 2021
“Matteo Messina Denaro è certamente custode di segreti di quel periodo, di quella campagna stragista del 1993 che lo rendono in grado ancora di esercitare un potere di ricatto nei confronti delle istituzioni”, ha detto ancora Di Matteo aggiungendo: “Ecco perché sarebbe veramente un segnale bello se finalmente venisse rintracciato, arrestato”.
17 Luglio 2020
Ieri pomeriggio il primo padrino Antonino Sacco, capomafia palermitano del clan di Brancaccio, è stato trasferito dai domiciliari in una struttura sanitaria penitenziaria per effetto del nuovo decreto legge. Sempre ieri il ministro della Giustizia Bonafede ha anche difeso Basentini , nel corso dell’informativa urgente alla Camera sulla mancata nomina al Dap del magistrato Nino Di Matteo
13 Maggio 2020
I traffici di sostanza stupefacente intercettati dai Carabinieri e dalla Guardia di Finanza nel corso delle attività avrebbero avuto complessivamente un valore sul mercato pari quantomeno ad un milione e mezzo di euro. La struttura criminale inoltre si è avvalsa per lo sviluppo delle sue attività illecite di una qualificata rete relazionale articolata sul territorio nazionale che ha visto coinvolti, tra gli altri, diversi soggetti oggi destinatari di provvedimento di perquisizione.
13 Novembre 2019
Un’inchiesta sui «prestiti di favore» al senatore della Lega per ingraziarsi il governo italiano: prima 750 mila euro all’allora sottosegretario. Poi altri 600 mila alla società di un amico. Con zero garanzie e mille anomalie. In esclusiva i documenti dell’indagine. Le anomalie più gravi della pratica di Siri riguardano documenti decisivi che risultano “alterati”, “cancellati”, “omessi” o “tenuti nascosti”: atti ricostruiti dagli inquirenti dopo uno scontro con la banca per sbloccare il sistema informatico. Ora anche queste carte sono state trasmesse ai magistrati italiani.
27 Luglio 2019
Nicastri considerato il “re” dell’eolico in Italia, ritenuto il finanziatore della latitanza di Matteo Messina Denaro, è legato ad Arata, ex deputato di forza Italia e consulente di Matteo Salvini per l’energia. Confessa e accusa. “Così ho pagato una tangente da 100 mila euro nel mio ufficio”
2 Luglio 2019
Nelle intercettazioni si parla di una mazzetta da 30 mila euro per Siri. Che respinge le accuse: “Siamo alla follia”. Al centro dell’inchiesta un faccendiere nel settore dell’energia in rapporti con un condannato per mafia a Trapani, Vito Nicastri, il re dell’eolico vicino al clan Messina Denaro, che oggi è stato arrestato nuovamente. Dieci gli indagati. I rapporti di Arata con la politica, vecchia e nuova, da Mannino a Miccichè
18 Aprile 2019
Il deputato Ruggirello: “Si offriva come punto di riferimento ai mafiosi”Venticinque le persone in manette per l’operazione “Scrigno”. Tra loro anche Ivana Inferrera, ex assessore comunale della città siciliana. Tutte le attività imprenditoriali degli esponenti mafiosi, le società che li gestiscono e relativo compendio sono stati sequestrati dai Carabinieri, per un valore complessivo dei beni di circa 10 milioni di euro.
6 Marzo 2019
Così il procuratore De Raho su Gnewsonline.it, nuovo quotidiano online del Ministero della Giustizia
8 Gennaio 2019
150 uomini dello S.C.O. il Servizio Centrale Operativo, delle Squadre Mobili di Palermo e di Trapani e del Reparto Prevenzione Crimine di Palermo hanno perquisito edifici, abitazioni, attività commerciali e imprenditoriali di persone legate al boss latitante.  Gli investigatori della Polizia stanno utilizzando anche attrezzature speciali per verificare l’esistenza di cavità o nascondigli all’interno degli edifici.
5 Giugno 2018
Moglie di Salvino Madonia, dal carcere trasferiva all’esterno gli ordini del boss . I pentiti in passato avevano già riferito del ruolo di Mariangela Di Trapani, che venne arrestata nel 2008. TRutti i nomi e le foto degli arrestati
5 Dicembre 2017
Dal giorno dell’attentato il giudice ha cominciato a rinascere, a diventare immortale per i giovani, per gli onesti, per le persone perbene. Sino a essere, con Paolo Borsellino, punto di riferimento di chi crede in una giustizia capace di schiacciare la sopraffazione e la mentalità mafiosa. Per questo occorre ricordarlo. Facendo memoria di tutto quello che ha fatto e subìto
23 Maggio 2017
Operazione dei Carabinieri Ros e del Comando provinciale Trapani. Fermati 14 fiancheggiatori del super boss latitante Matteo Messina Denaro
10 Maggio 2017

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