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5 Novembre 2024 01:22

Michele Nardi

Adesso sarà la Suprema Corte di Cassazione a dire l’ultima parola se si debba procedere a Lecce, Perugia o Potenza. Insieme a Nardi, gli imputati che avevano scelto di essere giudicati in primo grado con il rito ordinario sono Simona Cuomo, Vincenzo Di Chiaro, Gianluigi Patrono e Savino Zagaria
2 Giugno 2023
C’è una grande asimmetria, perché i sindaci accusati vengono arrestati e devono dimettersi, mentre i pm pure dopo le condanne restano al loro posto. I casi di malagiustizia sono tanti. Speriamo che il governo e il presidente Mattarella, che è anche presidente del Csm, possano accendere l’attenzione e intervenire.
24 Aprile 2023
ALL” INTERNO LA 1a PARTE DELL’ORDINANZA CAUTELARE Effettuate delle perquisizioni domiciliari nei confronti delle persone colpite dall’ordinanza del procuratore di Potenza Curcio, che per quanto riguarda la vicenda Capristo, potrebbe condizionare in qualche modo il corso del processo in corso, la cui prossima udienza si terrà il 18 giugno dinnanzi al Tribunale di Potenza
8 Giugno 2021
L’inchiesta viene condotta dai pm di Potenza, poichè nel caso in questione, il fascicolo è stato trasferito a loro in quanto la parte offesa è la pm Roberta Licci della procura di Lecce e quindi la competenza territoriale a indagare su fatti che hanno come protagonisti o parti offese magistrati in servizio nel Distretto di Lecce è attribuita alla Procura di Potenza.
18 Marzo 2021
La sentenza emessa dal giudice Cinzia Vergine ha accolto integralmente l’impianto accusatorio. Oltre all’ex magistrato, condannati con rito abbreviato anche l’altro pm Luigi Scimè, il re degli outlet Luigi D’agostino (ex socio di Tiziano Renzi), gli avvocati Sfrecola e Ragno. Nell’inchiesta è coinvolto anche l’ex gip di Trani Michele Nardi che optato per il rito ordinario, unitamente all’avvocato Simona Cuomo, Gianluigi Patruno, e Savino Zagaria, ex cognato di Antonio Savasta
9 Luglio 2020
L’ ex gip di Trani Michele Nardi successivamente pm a Roma, attraverso il suo difensore ha richiesto al Tribunale di Lecce di poter ascoltare 104 testimoni tra cui compaiono numerosi nomi eccellenti a partire dal premier Giuseppe Conte ma anche oltre numerosi magistrati, Luca Lotti, Luca Palamara e Cosimo Ferri,  i protagonisti dello scandalo sulle nomine del Csm,  per finire con i parenti dei suoi principali accusatori.
13 Novembre 2019
Mandati a processo i tre magistrati Nardi, Scimè e Savasta, accusati di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione in atti giudiziari e falso coinvolti nella maxi inchiesta sui processi nel palazzo di giustizia di Trani. Conclusasi questa prima parte dell’inchiesta, i magistrati della Procura di Lecce sono già al lavoro  per un secondo filone delle indagini, scaturito dalle alle deposizioni e denunce di altre presunte vittime della “cupola” dei magistrati di Trani,
17 Settembre 2019
Sono state presentate 14 richieste di costituzioni di parte civile, tra le quali compare anche  la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Il Ministero della Giustizia, l’Ordine degli avvocati di Trani, gli imprenditori coratini Paolo Tarantini e Flavio D’Introno colui che ha dato il via con le sue dichiarazioni all’inchiesta giudiziaria condotta dalla procura di Lecce
12 Settembre 2019
L’ inchiesta si basa su oltre 35mila pagine di atti acquisiti dei Carabinieri ed oltre 100 ore di interrogatori svoltisi in contraddittorio davanti al Gip Giovanni Gallo, che sono servite a riscontrare il racconto delle tangenti di 2milioni di euro elargiti a Nardi, Savasta e Scimè dall’imprenditore D’Introno. Nella richiesta di rinvio a giudizio della Procura di Lecce sono contestati anche, a vario titolo, i reati di falso, occultamento di atti, calunnia, minacce, truffa, estorsione e induzione a non rendere dichiarazioni. Le indagini sulla giustizia “truccata” a Trani non sono però concluse.
24 Agosto 2019
Nardi ha ammesso  al Gip di aver “sfruttato” D’Introno per nascondere una propria relazione extraconiugale “Per sfuggire all’attenzione di mia moglie quand’ero a Trani usavo questo D’Introno, dicevo “Vienimi a prendere”, mia moglie pensava che stessi con lui a farmi una passeggiata, invece poi insomma stavo in casa di questa mia collega”
3 Agosto 2019
La decisione è stata adottata dalla sezione disciplinare del Consiglio Superiore della Magistratura. L’ex magistrato era già stato condannato per la stessa vicenda in sede penale a 2 mesi reclusione
2 Luglio 2019
In quella stessa vicenda della commissione tributaria compare il nome di Uricchio, il quale da qualche giorno non è più rettore dell’Università di Bari, in qualità di componente del direttivo dell’ Anvur , l’Agenzia nazionale per la valutazione del sistema universitario e della ricerca. La circostanza e le modalità con cui il nome dell’ ex-rettore dell’ Univa, è stato coinvolto dal D’Introno potrebbe lasciar ipotizzare secondo la Procura della Repubblica di Lecce che Nardi si sia rivolto ad Uricchio per chiedergli un favore.
22 Giugno 2019
Il gip Giovanni Gallo del Tribunale di Lecce ha sciolto la riserva sulla richiesta di proroga dei termini di custodia cautelare, confermando  che Nardi,  Savasta e l’ispettore di polizia Vincenzo Di Chiaro, dovranno restare per altri tre mesi agli arresti cautelari,  essendo stati tradotti in carcere lo scorso gennaio.  Savasta grazie al suo comportamento collaborativo suggellato dall’uscita dalla magistratura, è stato l’unico a ottenere la detenzione domiciliare.
8 Giugno 2019
Il magistrato Scimè viene incluso e coinvolto in episodi di corruzione ed elargizioni di tangenti messo in piedi e gestito da Michele Nardi  suo ex- collega a Trani, che è venuto alla luce a seguito dell’inchiesta condotta dalla Procura di Lecce con l’ausilio investigativo dei Carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Barletta
24 Aprile 2019
I due magistrati  Nardi e Savasta  assieme all’ispettore di polizia Vincenzo Di Chiaro,  attualmente detenuti, vennero arrestati e tradotti  in carcere , con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione in atti giudiziari e falso commessi tra il 2014 e il 2018.
9 Marzo 2019
Il magistrato Filippo Bortone “sottoscriveva i provvedimenti redatti materialmente da altri, inducendo in errore il Ministero dell’Economia che per ciascun provvedimento giurisdizionale erogava il compenso”
13 Febbraio 2019
Dalle microcamere installate dai Carabinieri nell’ufficio del pm di Trani vengono registrate delle immagini più imbarazzanti, ed abbastanza eloquenti, che mostrano il legale  che il Gip evidenzia essere “noto a causa dei numerosi esposti sui suoi rapporti anomali in Procura” e il magistrato intenti a dettare un atto al segretario di Savasta
22 Gennaio 2019

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