MENU
22 Dicembre 2024 12:26

Piero Gnudi

ll 29 aprile scorso con la morte di Emilio Riva si è chiusa probabilmente la storia industriale della famiglia RIVA , storico patron dell’Ilva di Taranto. Il suo nome resta legato alle complicate vicende dello stabilimento pugliese, un intreccio di accuse, veleni, piani del governo (meglio, dei vari governi che hanno avuto per le mani questa patata bollente) la corsa al risanamento e quella contro il tempo per raccogliere i finanziamenti necessari al rilancio industriale. Vi proponiamo un approfondimento scritto in buona parte da Massimo Mucchetti, ex-vice direttore del CORRIERE DELLA SERA su uno dei punti ancora fondamentali della vicenda Ilva: cosa ne sarà del tesoro sequestrato alla famiglia Riva. Perché è così importante? Da questo “bottino” dipendono forse le sorti del futuro dell’impianto siderurgico più importante del nostro Paese e la possibilità che resti ancora sotto una vera proprietà italiana. A caccia del tesoro dell’Ilva ci si sono messe le magistrature, due, quella di Taranto e quella di Milano. Chi sarà arrivato prima?
11 Ottobre 2014
Formalizzato con la propria offerta scritta l’interesse della multinazionale dell’acciaio. Condizione dell’ l’offerta la suddivisione in “bad” company (con i debiti e cause) ed una “new” company più libera di agire.
8 Ottobre 2014
Gli acquirenti per l’ ILVA non mancano. ArcelorMittal con il gruppo Marcegaglia ed i rappresentanti di Jp Morgan: “Interessati allo stabilimento di Taranto”. In Puglia, arrivano anche i tecnici del gruppo Jindal
23 Settembre 2014
L’azienda utilizzerà una quota del prestito ponte ricevuto dalle banche
20 Settembre 2014

Cerca nel sito