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23 Novembre 2024 11:24

pm Enrico Bruschi

AGGIORNAMENTO ALL’INTERNO. Le indagini sono arrivate pressochè a conclusione dopo il “blocco” giudiziario del concorso. Dall’esito dell’attività di polizia giudiziaria svolta, sarebbero emersi gravi indizi a carico di Rocco Lucio Scalera dirigente amministrativo dell’ AMIU spa , il quale venne fermato e condotto in Questura
15 Novembre 2023
La Corte d’ Appello di Lecce, sezione distaccata di Taranto ha annullato la sentenza di 1° grado “considerato che il fatto risulta diverso da quello oggetto della originaria contestazione da parte del P.M. e del successivo accertamento in primo grado” e disposto “la trasmissione degli atti alla locale Procura della Repubblica per le determinazioni di competenza in relazione a quanto indicato in narrativa”. Sentenza annullata.
13 Settembre 2021
La vicenda trae origine dagli attacchi a Mazzarano effettuati nei mesi di luglio e agosto dal Maraglino attraverso la sua pagina Facebook. Secondo la denuncia dell’esponente del Pd di Massafra, Maraglino avrebbe fatto sapere che gli attacchi potevano terminare a fronte di un pagamento di 3mila euro. Il pm Bruschi aveva richiesto nei suoi confronti l’adozione della misura cautelare di arresto domiciliare nei confronti del blogger massafrese. Richiesta che è stata rigetta dal Gip dr.ssa Rita Romano del Tribunale di Taranto, decisione della quale la stampa locale come sempre “ventriloqua” della Procura di Taranto, si è ben guardata dal dare notizia.
31 Dicembre 2020
Ecco l’avviso di conclusione d’indagine del secondo troncone dell’inchiesta T-Rex della Guardia di Finanza che hanno portato in carcere l’ex-presidente della Provincia di Taranto Martino Tamburrano ed altre 6 persone. E questa volta esce finalmente fuori il nome della “gola profonda” che contribuì al tentativo di danneggiare le indagini della Guardia di Finanza: l’ imprenditore Antonio Albanese, “patron” della CISA spa di Massafra
10 Settembre 2020
A seguito della richiesta di giudizio immediato cautelare chiesto ed ottenuto dalla Procura il Gip Vilma Gilli del Tribunale di Taranto ha fissato l’udienza per il processo a Tamburrano, Lonoce, Natile e Venuti . Nel frattempo proseguono senza sosta le indagini della Guardia di Finanza coordinata della procura per altri filoni dell’inchiesta che riguardano altri ipotesi di reato, che da mesi non lasciano dormire tranquillamente alcuni politici e faccendieri locali che erano in contatto e facevano affari con la “cricca” capeggiata da Tamburrano. .
12 Agosto 2019
Proseguono invece le indagini per gli altri indagati Rosalba Lonoce (figlia di Pasquale), l’ingegnere Federico Cangialosi ex presidente dell’ Amiu di Taranto , e Mimmo Natuzzi  direttore tecnico dell’Amiu, e nei confronti di Antonio Albanese, presidente del Gruppo CISA di Massafra, che rivelò alla “cricca” attraverso il Venuti  che venivano intercettati dalla Guardia di Finanza.. I reati contestati sono, a vario titolo, corruzione e turbata libertà degli incanti.
25 Luglio 2019
Analoga decisione è arrivata dal Tribunale del Riesame di Taranto , collegio presieduto dal Giudice Giovanni Caroli, che ha ha rigettato il ricorso avanzato dagli avvocati dell’imprenditore Natalino Venuti. accusato  di “concorso in corruzione” unitamente a Martino Tamburrano, l’imprenditore Pasquale Lonoce, Lorenzo Natile all’epoca dei fatti responsabile del 4° settore Pianificazione e Ambiente della Provincia di Taranto
19 Giugno 2019
Il Tribunale del Riesame, invece ha confermato il quadro accusatorio impiantato dalla Procura di Taranto sulla base delle investigazioni della Guardia di Finanza non è stato dello stesso avviso, smontando di fatto le tesi della difesa di Cangelosi. Accolto il ricorso patrocinato dagli avvocati Michele Laforgia del Foro di Bari e Mauro Petrarulo difensori di Rosalba Lonoce.
6 Aprile 2019
Tra gli indagati compaiono noti frequentatori delle aule di giustizia, come Gaetano Abbate il titolare della ditta Kent e come Valeriano Agliata, un ex-consigliere comunale di Forza Italia, che cercava di nascondersi nelle sue società utilizzando (inutilmente) una società fiduciaria del Monte dei Paschi di Siena, entrambi arrestati in occasione dello scandalo delle tangenti a Maricommi Taranto della Marina Militare.
18 Dicembre 2018
Solo tre invece hanno preferito patteggiare la pena (1/3 della pena prevista) a 9 mesi di condanna, con il beneficio della sospensione della pena.
4 Ottobre 2015
I Carabinieri del Reparto Radiomobile della Compagnia di Taranto hanno arrestato per furto aggravato il pregiudicato tarantino 51enne Mario Calia
24 Agosto 2015
Eseguita ordinanza di custodia cautelare in carcere per detenzione e porto di arma clandestina, nonché minacce ed esplosione di colpi d’arma in luogo pubblico
6 Febbraio 2015

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