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22 Novembre 2024 00:11

pm Laura Triassi

Il legale del procuratore Capristo ha chiesto la revoca dei domiciliari, decisione questa in capo al Gip dr. Antonello Amodeo del Tribunale di Potenza che adesso dovrà decidere entro i prossimi 5 giorni.
28 Maggio 2020
L’attuale vicenda “pugliese” scatenata dalla Procura di Potenza, a parer nostro puzza più come un “regolamento di conti” fra le varie correnti della Magistratura, che come un vero scandalo giudiziario. Ed ancora una volta dietro le quinte del Consiglio Superiore della Magistratura vengono fuori lottizzazioni.
19 Maggio 2020
Una vera e propria “guerra” tra magistrati tra le province di Potenza e Matera che ricadono sotto lo stesso distretto di Corte d’Appello e che senza alcun dubbio non rasserena le turbolenze provenienti dagli scandali al Csm con il caso Palamara.
28 Giugno 2019
Le motivazioni della sentenza che ha mandato in carcere l’ex-magistrato della Procura di Taranto Matteo Di Giorgio. Processo che ha visto confermare nei tre gradi di giudizio  la struttura accusatoria della Procura di Potenza. Nella sentenza di primo grado, ed in appello le pene erano diminuite soltanto per la sopraggiunta prescrizione di alcuni dei reati commessi.
19 Ottobre 2017
L’ex senatore Rocco Loreto e primo cittadino di Castellaneta (TA) venne arrestato dal pm Henry John Woodcock finendo in carcere ed ai domiciliari (da innocente) accusato di aver calunniato il pm Di Giorgio che è stato condannato in primo e secondo grado. Loreto, ha rinunciato alla prescrizione ed è stato ASSOLTO CON FORMULA PIENA
28 Maggio 2017
“Cene di lusso e uso disinvolto degli elicotteri della Marina” nel dossier inviato da un anonimo in un plico a Palazzo Chigi ed alle Procure .
12 Aprile 2016
Tre ore di colloquio della Guidi in Procura a Potenza con i pm, a cui avrebbe risposto a tutte le domande. Emergono ulteriori retroscena dell’inchiesta, grazie ai dialoghi intercettai con l’ex compagno Gianluca Gemelli: “Le cose che ho fatto per te non vanno mai bene, non sono sufficienti”
7 Aprile 2016
A Taranto sembra di navigare nel “porto della diossina”, non solo per la vicenda processuale “ILVA, Ambiente svenduto” ma anche per altre circostanze a dir poco imbarazzanti. Da accertamenti fatti abbiamo scoperto attraverso le visure camerali, stati di famiglia e non solo, che dei parenti diretti e congiunti di alcuni magistrati in servizio alla Procura tarantina, ricoprono attualmente cariche dirigenziali ed amministrative percependo lauti compensi nei consigli di amministrazioni  e collegi sindacali di società municipali, società consortili pubbliche, il tutto in un conflittto d’interessi che definire imbarazzante è ben poco
2 Aprile 2015

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