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22 Dicembre 2024 12:05

Procuratore aggiunto Paolo Guido

Laura Bonafede aveva rilasciato dichiarazioni spontanee nel corso di un’udienza tenuta l’11 giugno. “Io sono nata in una famiglia purtroppo mafiosa e ho vissuto fin da bambina con questo clima” aveva spiegato
6 Novembre 2024
Mercoledì, i Ros dei Carabinieri e lo Sco della Polizia di Stato hanno effettuato una irruzione alla ricerca di un nuovo covo in cui il boss avrebbe trascorso la sua latitanza, prima dell’arresto avvenuto il 16 gennaio 2023 a Palermo.
17 Luglio 2024
I fratelli Luppino lo accompagnarono in auto il 29 dicembre 2022 sotto casa dell’ex compagna, madre di sua figlia, e delle sorelle , a Castelvetrano: il boss sperava di vedere i familiari da lontano
13 Febbraio 2024
Il Gip Alfredo Montalto del tribunale di Palermo nella sua ordinanza contesta a Laura Bonafede di avere “provveduto alle necessità anche di vita quotidiana del latitante” e di “avere condiviso un linguaggio codificato per celare l’identità di altre persone”.
13 Aprile 2023
Davanti al gip Alfredo Montalto, che lo interrogava, il boss ha scaricato tutte le responsabilità su Giovanni Brusca, da poco a piede libero, dopo aver espiato 25 anni di detenzione in carcere. Messina Denaro ha dichiarato a verbale, che fu Brusca a dare quell’ordine ripugnante.
22 Marzo 2023
Nuovi arresti nella cerchia del boss Matteo Messina Denaro. tutti accusati di favoreggiamento personale e procurata inosservanza di pena, reati aggravati per avere agevolato il “boss” di Cosa nostra Matteo Messina Denaro nella sua lunga latitanza.
16 Marzo 2023
Oggi pomeriggio, i carabinieri hanno diffuso le prime immagini del covo. Mentre le indagini proseguono, le indicazioni sequestrate sono già lo spunto per diversi filoni d’inchiesta. Tra le carte del capomafia i carabinieri del Ros hanno trovato altri documenti di identità contraffatti coi nomi e i dati di persone realmente esistenti. Identità rubate oppure “prestate” come nel caso di Andrea Bonafede, il geometra arrestato proprio per aver aiutato il boss a circolare con i suoi documenti
27 Gennaio 2023
Nel provvedimento che pubblichiamo nella sua versione integrale il gip ha accolto le considerazioni del Procuratore di Palermo Maurizio de Lucia, dell’aggiunto Paolo Guido e del pm Piero Padova, viene disposto l’arresto smontando le bugie raccontate ai pm dal geometra di Campobello di Mazara, accusato non di favoreggiamento ma del più grave reato di “associazione mafiosa”. ALL’INTERNO L’ORDINANZA INTEGRALE DI ARRESTO ED IL VIDEO DELLE OPERAZIONI DEL ROS
23 Gennaio 2023
Tra i libri trovati nel covo di via Cb31, a Campobello, ultimo rifugio del capomafia, c’è anche una biografia del leader russo Vladimir Putin. Sono decine i libri rinvenuti nel covo di Messina Denaro, sugli argomenti più disparati, tra i quali anche alcuni testi storici.
21 Gennaio 2023
Il nascondiglio, secondo quanto si apprende, è nel centro abitato. Un appartamento “normale”. Non ha niente del bunker la casa dove Messina Denaro ha vissuto, ipotizzano gli inquirenti, per gli ultimi sei mesi, nel paese di Campobello, a soli 8 chilometri da Castelvetrano, paese di origine di tutta la famiglia del boss
17 Gennaio 2023
A tradire senza volerlo il boss che ancora teneva le redini di Cosa Nostra incredibilmente sono state le persone che avevano fatto di tutto per affiancarlo, proteggendolo per evitargli le manette. Gli volevano salvare la vita a tutti i costi ed hanno iniziato ad agitarsi troppo: le tre sorelle di Matteo Messina Denaro cercavano un modo di curarlo, e probabilmente è stata proprio una di loro a far sapere inconsapevolmente agli instancabili carabinieri del Ros che nel misterioso covo si stava fronteggiando l’inaspettata emergenza
17 Gennaio 2023
Il boss di Castelvetrano era latitante da 30 anni. È stato catturato dal Ros dei carabinieri in una struttura sanitaria in cui era andato per accertamenti clinici. Il presidente Meloni: “Il governo assicura che la lotta alla criminalità mafiosa proseguirà senza tregua”
16 Gennaio 2023
I traffici di sostanza stupefacente intercettati dai Carabinieri e dalla Guardia di Finanza nel corso delle attività avrebbero avuto complessivamente un valore sul mercato pari quantomeno ad un milione e mezzo di euro. La struttura criminale inoltre si è avvalsa per lo sviluppo delle sue attività illecite di una qualificata rete relazionale articolata sul territorio nazionale che ha visto coinvolti, tra gli altri, diversi soggetti oggi destinatari di provvedimento di perquisizione.
13 Novembre 2019

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