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5 Novembre 2024 01:23

Tribunale di Potenza

ARTICOLO AGGIORNATO CON DOCUMENTI ESCLUSIVI Se i “fotocopiatori-diffamatori” della Gazzetta del Mezzogiorno ed il suo direttore credono di farci paura venendo ispirati e spalleggiati dal solito magistrato sinistrorso “esperto” come Mazza di attività sindacale ed associativa per fare carriera, poverini non hanno capito nulla.
2 Maggio 2024
La prossima udienza è prevista per il prossimo 20 dicembre, in cui discuterà l’altro difensore del procuratore Capristo, dopodichè si dovrebbe arrivare ad una sentenza.
22 Novembre 2023
La vicenda riapre il caso della legittimità di un indagato a far parte dell’organo costituzionale che, come scrive la Carta, si fa carico anche dei processi disciplinari sulle toghe italiane. Normale chiedersi come possa un indagato giudicare e promuovere o bocciare i colleghi? Ma il pm Scaletta in realtà al momento non è il solo magistrato indagato a sedere nel Csm, infatti anche il procuratore aggiunto di Taranto, Maurizio Carbone esponente di Area la corrente di sinistra della magistratura, eletto nel nuovo Csm è indagato a Potenza
11 Novembre 2022
Cosa dirà il procuratore Curcio lunedì al presidente dell’ Ordine degli Avvocati di Potenza, Avv. Maurizio Napolitano e quello della Camera Penale Distrettuale Avv. Sergio Lapenna ? Ma sarebbe ancora più interessante sapere cosa spiegherà alla Procura Generale della Cassazione ed agli ispettori del Ministero di Giustizia quasi certamente in arrivo a seguito delle due interrogazioni parlamentari presentate sull’ accaduto ? Dirà anche a loro che è sempre colpa dei giornalisti…???
1 Aprile 2022
L’operato della procura lucana aveva già subito ieri un altro “colpo” dalla difesa del prof. Laghi in occasione dell’udienza per l’incidente probatorio che si è svolto dinnanzi al Gip Antonello Amodeo, allorquando l’ avv. Mario Zanchetti ha giustamente eccepito che uno dei verbali di Nicoletti era pieno di omissis e quindi non poteva svolgersi la prova su documenti incompleti
21 Ottobre 2021
Da dietro quel bancone di bar, giudici, gip, pm e cancellieri ingollavano bevande calde scambiandosi confidenze e smontando impianti accusatori. Il punto non è che le forze dell’ordine hanno sgominato la mafia infiltrata tra gli uffici del Tribunale e della Procura. Il punto è come diavolo ha fatto, la Mafia, ad infiltrarsi lì, per anni. Un avvocato del foro locale parla di “diversificazione degli investimenti”.
28 Aprile 2021
La sentenza di primo grado nasce dalla vicenda che aveva coinvolto anche avvocati, medici , è stata pronunciata dal presidente della Corte Federico Sergi. Il magistrato Arnesano era stato sospeso dal CSM nel gennaio 2019, è stato interdetto in perpetuo dai pubblici uffici ed è stato dichiarato “in stato di interdizione legale durante l’esecuzione della pena”.
23 Gennaio 2021
Il legale del procuratore Capristo ha chiesto la revoca dei domiciliari, decisione questa in capo al Gip dr. Antonello Amodeo del Tribunale di Potenza che adesso dovrà decidere entro i prossimi 5 giorni.
28 Maggio 2020
L’attuale vicenda “pugliese” scatenata dalla Procura di Potenza, a parer nostro puzza più come un “regolamento di conti” fra le varie correnti della Magistratura, che come un vero scandalo giudiziario. Ed ancora una volta dietro le quinte del Consiglio Superiore della Magistratura vengono fuori lottizzazioni.
19 Maggio 2020
Il magistrato calabrese, attualmente indagato dalla Procura di Salerno per corruzione in atti giudiziari e rifiuto d’atti d’ufficio con l’aggravante del favoreggiamento alla ‘ndrangheta, adesso farà il giudice civile.
21 Gennaio 2020
Una vera e propria “guerra” tra magistrati tra le province di Potenza e Matera che ricadono sotto lo stesso distretto di Corte d’Appello e che senza alcun dubbio non rasserena le turbolenze provenienti dagli scandali al Csm con il caso Palamara.
28 Giugno 2019
Il gip di Potenza Amerigo Palma, accogliendo la richiesta della Procura, ha disposto il giudizio immediato per il pm di Lecce Emilio Arnesano, per il dg dell’Asl Lecce Ottavio Narracci,
7 Febbraio 2019
Arrestati il pubblico ministero Emilio Arnesano, il direttore generale dell’ASL Ottavio Narracci ed il dirigente Asl  Carlo Siciliano. Ai domiciliari due medici dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce,  Giorgio Trianni (primario del reparto di Neurologia) e Giuseppe Rollo (primario del reparto di Ortopedia)   e l’avvocato  Benedetta Martina del Foro di Lecce
7 Dicembre 2018
Le motivazioni della sentenza che ha mandato in carcere l’ex-magistrato della Procura di Taranto Matteo Di Giorgio. Processo che ha visto confermare nei tre gradi di giudizio  la struttura accusatoria della Procura di Potenza. Nella sentenza di primo grado, ed in appello le pene erano diminuite soltanto per la sopraggiunta prescrizione di alcuni dei reati commessi.
19 Ottobre 2017
La nomina di Maurizio Carbone a procuratore aggiunto di Taranto, per la quale ha ricevuto 18 voti, cioè quello tutti i presenti al plenum del CSM di ieri presieduto dal vicepresidente Giovanni Legnini, da quanto abbiamo appurato, parlando con alcuni magistrati del CSM, è strettamente collegata a quella del suo predecessore Pietro Argentino, nominato nei mesi Procuratore Capo di Potenza
21 Settembre 2017
Tutte le diffamazioni e condanne che la Gazzetta del Mezzogiorno e l’ Assostampa di Puglia non raccontano ai propri lettori. In sede civile, pendono anche delle denunce e procedimenti penali intrapresi dal dr. Fiore e dalla dr.ssa Bruno nei confronti dei giornalisti della Gazzetta già condannati in sede civile.
28 Dicembre 2016
Interrogazione parlamentare dei senatori del Movimento Cinque Stelle: “Prassi illegali e vicende inquietanti”
5 Novembre 2016
Quando si sveglieranno anche a Taranto le forze dell’ ordine ed indagheranno nella stessa direzione di Potenza ? O devono aspettare di essere indagate loro dai colleghi di Potenza ?
28 Ottobre 2016
Il difensore del gruppo industriale lombardo insiste. Il processo va trasferito in quanto i magistrati tarantini non hanno la necessaria dovuta serenità per giudicare in quanto parte offesa e vittime dall’inquinamento. Come non dargli ragione ?
12 Ottobre 2016
Confermata dalla Corte di Appello nella sostanza la sentenza di 1° grado nei confronti del magistrato che strumentalizzando i poteri di magistrato, per contrastare gli avversari politici aveva partecipato direttamente e indirettamente alla vita amministrativa del comune di Castellaneta . 12 anni e mezzo di carcere (in 1° grado erano 15)
1 Ottobre 2016

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