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3 Dicembre 2024 18:26

Vito Ladisa

Puglia |
Il palazzo della Gazzetta era un pezzo di storia dell’architettura barese, testimonianza di un’epoca in cui la città aveva manifestato una propria capacità di elaborare un pensiero architettonico moderno: basterebbe a dare il termometro della gravità”
24 Novembre 2024
E questi vorrebbero essere il nuovo che avanza ? I cultori della legalità ? Onestamente ci scappa da ridere, se non da piangere per i poveri elettori del centrosinistra di Bari che a questo punto non sanno più a chi credere ed a chi votare
11 Aprile 2024
Nella motivazione della sentenza depositata lo scorso luglio dal Tribunale di Torino si legge che Michele Emiliano “non si interessava minimamente degli aspetti economici della sua campagna”.
29 Ottobre 2023
I finanzieri perquisirono la sede della Ladisa e gli uffici di una società di formazione a Lecce dove si era svolto il corso alla ricerca di prove che non sono mai state nè reperite nè tantomeno accertate.
12 Novembre 2022
Alla gara hanno partecipato tutti i principali operatori della ristorazione, nazionali e non: Dussmann, CIR FOOD, Elior Ristorazione, Gruppo La Cascina/Vivenda, Serenissima Ristorazione, E.P., Fabbro Food.
19 Febbraio 2022
L’ipotesi di reato per cui la Procura di Torino ha chiesto il decreto di citazione a giudizio, è di finanziamento illecito per le modalità con cui sarebbe stata retribuita la società piemontese Eggers a cui Michele Emiliano si era rivolto per la comunicazione della propria candidatura alle primarie nazionali del PD nel 2017..
11 Dicembre 2021
Sulla base di quanto era previsto nel bando di gara, adesso la Ledi, società del gruppo Ladisa ha tre giorni per riprendere le pubblicazioni della Gazzetta del Mezzogiorno , che da domani dovranno essere sospese, e 15 giorni per firmare il contratto. Vengono a galla però delle strane coincidenze fra Ladisa ed Emiliano. Un’investimento quello del gruppo barese per avere “stampa amica” ?
19 Novembre 2020
L’inchiesta relativo ad un pagamento non effettuato da Michele Emiliano e pagato da terzi, alla società di comunicazione Eggers di Torino che curò la su campagna elettorale per le primarie a segretario nazionale del Pd del 2017 contrapposto a Matteo Renzi ed Andrea Orlando. Fra gli indagati anche il suo capo di gabinetto in Regione, Claudio Stefanazzi, e gli imprenditori Pietro Dotti, Vito Ladisa e Giacomo Mescia,
30 Luglio 2020
I fatti contestati risalgono agli anni 2016-2018. Stefanazzi e Ladisa sono indagati anche in un’altra inchiesta della Procura di Bari che coinvolge il presidente Emiliano per presunti illeciti legati al finanziamento della campagna elettorale per le primarie del Pd del 2017. I finanzieri hanno acquisito documentazione nella sede della società Ladisa dove si è svolto il corso e nella sede di una società di formazione.
20 Novembre 2019
Nel fascicolo a carico del governatore e del suo capo di gabinetto sbuca il maxi finanziamento al colosso barese della ristorazione che avrebbe pagato la campagna elettorale di Emiliano per le primarie del PD. 5 anni dopo la Ladisa ci ha mandato una lettera di precisazione, che pubblichiamo
13 Giugno 2019
L’inchiesta della Procura della Repubblica di Bari, coordinata dal procuratore aggiunto Giorgio Lino Bruno, e dalla pm Savina Toscani – ruota attorno ad un debito di 65mila euro contratto (e non pagato) da Michele Emiliano nei confronti della società di comunicazione torinese Eggers 2.0 durante la campagna elettorale per le primarie del Pd del 30 aprile 2017.
14 Aprile 2019
La Procura ha chiesto al Gip di Bari una proroga di sei mesi Al vaglio le mail e i Whatsapp del governatore. Gli inquirenti cercano riscontri alle loro ipotesi investigative accusatorie, spulciando fra gli appunti, le agende, le conversazioni telefoniche e le mail acquisite, potendo contare ancora su sei mesi grazie alla proroga notificata agli indagati, concessa su richiesta della procura dal Gip dr.ssa Cafagna del Tribunale di Bari,
12 Aprile 2019
L’indagine della Guardia di Finanza di Bari, affidata alla pm Savina Toscani e coordinata dal procuratore aggiunto Lino Giorgio Bruno, coinvolge tre imprenditori, i due fratelli baresi Sebastiano e Vito Ladisa titolari una azienda barese di ristorazione che avrebbe finanziato con 65mila euro parte della campagna elettorale per le primarie del Pd del 2017 e un altro, titolare della agenzia di comunicazione torinese Eggers che fa capo a Pietro Dotti, creditrice della somma, che curò quella campagna
11 Aprile 2019
I fratelli Sebastiano e Vito Ladisa, titolari dell’omonima impresa, smentiscono categoricamente ogni interessamento in tal senso.
6 Giugno 2018
Ladisa : “La nostra decisione è stata dettata da un gesto solidaristico nei confronti del sistema delle imprese del nostro tessuto produttivo, salvaguardando una realtà del territorio, quale è stata RR Puglia, di cui è stata preservata l’identità e la storia. E’ stato soprattutto un atto di responsabilità nei confronti di lavoratori che non hanno perso il loro posto, garantendo così un futuro alle proprie famiglie”
6 Luglio 2017
Unione Europea che funziona. Con fondi europei stabilizzate 400 persone
20 Maggio 2017

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