L’esponente dei Verdi Angelo Bonelli, il quale dopo essere stato “bocciato” dagli elettori romani e tarantini alle ultime elezioni in Parlamento, e da quelli laziali per il Consiglio Regionale del Lazio, si è ormai concentrato politicamente su Taranto, cercando attenzione e presenzialismo su ogni e qualsiasi problematica ed argomento che gli dia visibilità.
Questa volta Bonelli riferendosi alla recente ordinanza di abbattimento entro il 5 febbraio di altri 64 bovini dell’allevamento di Giuseppe Chiarelli in contrada Orofino ( Massafra) , a pochi chilometri di distanza dallo stabilimento siderurgico dell’ ILVA, ha chiesto al Governo di “dichiarare lo stato di emergenza” per la città, affermando che “Chi ha parlato di aria pulita a Taranto si dovrebbe vergognare e l’attuale presidente della Provincia di Taranto Martino Tamburrano dovrebbe dimettersi e chiedere scusa considerato che da sindaco di Massafra nell’aprile del 2004, quando l’Istituto zooprofilattico aveva reso noti i dati fuori legge sulla diossina nei bovini, aveva parlato di “allarmismo””.
Opinione di Bonelli è che Tamburrano, presidente della Provincia nonché sindaco di Massafra, nel cui territorio sono allevati i 64 bovini che dovranno essere abbattuti, ha sempre sminuito il problema, affermando inoltre che “qualcuno fa una politica che inquina di più di qualche camino industriale, con questi amministratori Taranto non ha futuro”.
Molto eloquente la replica di Tamburrano : “Credo che la credibilità di Bonelli nella Provincia di Taranto sia al di sotto dello zero in termini di impegno politico. Suppongo che non sappia di cosa si parli dal momento che l’abbattimento dei bovini tempo fa lo scongiurammo noi come amministrazione comunale di Massafra, pagando personalmente il foraggio a quegli animali nel frattempo che la Regione Puglia decidesse il da farsi. La stessa Regione della quale Bonelli vorrebbe far parte tra qualche mese. Credo quindi che la coerenza per il consigliere sia un optional. E tutti ormai l’hanno capito. Ritornasse a Roma – ha concluso Tamburrano – che forse ci arricchirebbe”