Ancora un rinvio nell’udienza di oggi, si tratta della terza udienza, dopo il rinvio delle due precedenti.davanti alla Corte d’Appello di Napoli, sezione misure di prevenzione, sulla richiesta di consegna al Belgio dell’europarlamentare Andrea Cozzolino, indagato nell’ambito dell’inchiesta Qatargate. I giudici hanno acquisito le richieste di integrazione degli avvocati Dezio Ferraro e Federico Conte difensori di Cozzolino, fissando una nuova udienza per il prossimo 11 aprile.
L’eurodeputato anche questa mattina si è presentato in aula, dove pur di non far estradare il loro assistito i suoi legali hanno dato battaglia, sostenendo problemi sulle condizioni delle carceri e dell’assistenza medica. Le richieste di integrazione presentate dagli avvocati attengono alle condizioni di salute (l’europarlamentare soffre per patologie cardiache); alla «natura esplorativa» del mandato d’arresto internazionale e alla sua autosufficienza, cioè se autonomamente può giustificare la decisione di un giudice italiano di privare della libertà personale un suo cittadino; al ruolo e alla ione dei servizi segreti nelle indagini.
Sono state consegnate ai giudici due relazioni: un parere medico legale nel qualche si sottolinea che le condizioni di salute di Cozzolino sarebbero incompatibili con il carcere belga, e un parere di un costituzionalista, Raffaele Bifulco, il quale afferma che se alle istanze formulate non verrà data risposta allora si configura una violazione della Costituzione. L’avvocato Federico Conte, prima di entrare in aula ha dichiarato : “La relazione inviata dal Dipartimento di Giustizia belga fornisce delle risposte formali, apparenti, generiche che non corrispondono ai quesiti posti in ordine alla persona e alla patologia di Cozzolino. La Corte aveva chiesto una relazione individualizzante sul profilo fisio-patologico circoscritto e descritto dell’europarlamentare – ha spiegato Conte – invece è arrivata una relazione che, a quanto ci risulta, è la stessa che viene mandata a richiesta in tutta Europa e che tra l’altro sembra datata 2017-2018” aggiungendo: “Oggi svolgeremo una richiesta di integrazione di questa informazioni con una relazione che sia personalizzata rispetto alla condizione patologia di cui soffre Cozzolino e quindi al suo eventuale percorso penitenziario nello stato belga. Si tratta di una e richiesta di integrazione cge supporteremo anche con nuovi elementi e nuova documentazione medico-legale“.
Cozzolino era stato raggiunto da un mandato di arresto europeo spiccato dal Tribunale di primo grado belga, notificato dai finanzieri del Gico di Napoli lo scorso 10 febbraio mentre si trovava in una clinica del quartiere Vomero per accertamenti diagnostici. I reati ipotizzati sono partecipazione a organizzazione criminale, corruzione e riciclaggio. Dopo una notte trascorsa in carcere, Cozzolino si trova attualmente agli arresti domiciliari con due ore di permesso al giorno.