ROMA – Un progetto costato circa mezzo milione di euro, che prevede investimenti pubblici per circa 250 milioni di euro , 100 dei quali messi a disposizione dall’attuale Governo (ma quanto regge questo Governo ?) . Un evento “semi clandestino” che non ha mai cambiato, nè migliorato lo stato dell ‘economia locale, e le cui precedenti organizzazioni notoriamente non hanno mai portato alcun successivo flusso turistico o palcoscenico internazionale, passando nel dimenticatoio persino dei diritti televisivi. Le precedenti edizioni già disputate dei Giochi del Mediterraneo sono diciotto. A causa di inadempienze la diciassettesima edizione del 2013 si è svolta a Mersin, Turchia e non a Volos, in Grecia. La diciottesima edizione si è svolta a Tarragona, in Spagna nell’estate 2018 e non nel 2017. Le nazioni che hanno ospitato più edizioni dei giochi sono l’Italia e la Spagna, che ne hanno organizzate tre. Seguono poi Turchia e Tunisia con due e infine Egitto, Libano, Grecia, Algeria, Croazia (Jugoslavia), Marocco, Siria e Francia con una edizione ciascuno
La conferma proviene dalla circostanza che nessuna altra città del Mezzogiorno si è candidata . Il Comune di Taranto invece, che non naviga nell’oro, essendo uscita da pochi mesi dal dissesto finanziario, vuole ospitare la ventesima edizione dei Giochi del Mediterraneo in calendario nel 2025, cioè fra 6 anni ! Incredibilmente persino il Ministro per il Sud, la “grillina” Barbara Lezzi si è lasciata ubriacare dall’enfasi pre-elettorale, commentando “Questa è una bella notizia per tutta la Puglia“. Resta da capire a questo punto quale sia la bella notizia, considerato che quella di Taranto è l’unica candidatura italiana.
Un commento quello della Lezzi , a dire il vero, che nessuno si aspettava, sopratutto dopo che in un recente passato il M5S per voce della Sindaca di Roma Virginia Raggi aveva rifiutato e bloccata la candidatura della Capitale a giocarsela per organizzare le Olimpiadi a Roma, così come la Sindaca di Torino Chiara Appendino (M5S) si è sfilata dalla candidatura congiunta Milano-Torino ad organizzare le Olimpiadi Invernali che sono state successivamente aggiudicate all’ Italia, dopo l’accordo raggiunto dal Comune di Milano con quello di Cortina d’ Ampezzo. Secondo il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci (Pd) un rinvio della decisione, in sostanza, sarebbe potuto costar caro: “Abbiamo tirato un bel sospiro di sollievo. Il sì del Consiglio dei ministri qualifica definitivamente la nostra ambizione“. Piccolo particolare , un ambizione che nessun altro comune d’ Italia aveva.
L’assegnazione dei Giochi del Mediterraneo del 2025 verrà ufficializzata sabato 24 agosto in Grecia a Patrasso. E’ a dir poco ridicolo quanto scrive un quotidiano locale, sostenuto dalle “mancette” ( o markette ?) pubblicitarie del Comune di Taranto che questa mattina ha scritto “La muscolarità della designazione del Comune di Taranto, sostenuta da un dossier ben argomentato assieme alla Regione Puglia, ha smontato poco alla volta le aspirazioni delle avversarie“, e tutto ciò peraltro senza aver mai preso visione o conosciuto alcun progetto delle altre città candidate. Il sindaco Melucci con la sua notoria sfacciataggine, a sua volta ha dichiarato “Usando un gergo sportivo abbiamo fatto squadra. E certamente il brand Italia ha inciso sulla fuga delle nostre ipotetiche rivali“. Resta da capire di quale “brand Italia” parla e chi sarebbe fuggito al cospetto di una città, Taranto che al momento non alcun impianto sportivo degno di partecipare ad una qualsiasi competizione internazionale !
Una candidatura che ha consentito ai parlamentari eletti in Puglia del Movimento 5 Stelle di cercare di prendersi qualche merito sulla base del nulla. Come si fa a non ridere quanto il “grillino” Paolo Lattanzio, capogruppo in commissione cultura alla Camera dice : “Da questo appuntamento internazionale potremo trarre benefici sul fronte del rilancio di Taranto in termini di riconversione economica. I Giochi faranno sì che Taranto non sia identificata solo con l’ingombrante presenza dell’ex Ilva“. A cui si aggiunge l’ex-portaborse ora deputato poi il deputato Giovanni Vianello che dichiara in una nota “Ciò che mi conforta è il messaggio di speranza garantito dall’aver raggiunto in gruppo un obiettivo importante“, dimenticando che al momento non è stato raggiunto ancora nulla !
I 250 milioni di spesa previsti verranno utilizzati per la costruzione ex novo o la riqualificazione di circa sessanta impianti sportivi. Con Taranto saranno interessati una ventina di Comuni di altre tre province (Lecce, Brindisi e Bari). Oltre al contributo del governo, la parte del leone negli stanziamenti la faranno la Regione Puglia (50 milioni) le città coinvolte ed il Comune di Taranto che dovrà ulteriormente indebitarsi con il Credito Sportivo ancora una volta a spese dei contribuenti tarantini. E c’è persino chi gioisce…!
Nell’ultima edizione organizzata in Italia a Pescara nel 2009, è bene sapere che fine fece il Comitato promotore? Scomparso e dimenticato. E la passione per far sviluppare il territorio? Tutto annegato nei finanziamenti pubblici e negli interessi privati di chi ha saputo trasformare Pescara 2009 in un affare interessante. Anche la Puglia ha già ospitato in passato i Giochi del Mediterraneo. Nel 1997 si svolsero a Bari (le gare di calcio, golf e tennis tavolo anche a Taranto, tra l’altro) dal 13 al 26 giugno. Vi parteciparono 3473 atleti di 21 Paesi e 1541 ufficiali di gara. Le discipline furono 25: 234 gare e 742 medaglie medaglie assegnate. I Giochi si aprirono al San Nicola, la cerimonia fu conclusa da un concerto di Antonello Venditti alla presenza dell’allora capo del Governo, Prodi, del presidente della Repubblica, Scalfaro, e del presidente del comitato organizzatore, Matarrese.
Resta da chiedersi: se l’organizzazione è un evento utile ed importante, come mai la città di Bari non si è candidata ? E come mai neanche Lecce, la città “bacino elettorale” dell’ assessore regionale Capone si è candidata ? Ai posteri l’ardua sentenza. Noi, purtroppo la conosciamo già.