Nonostante la vergognosa “censura” attuata dalla Questura di Taranto nei nostri confronti, che dopo le nostre contestazioni sulla fuga di notizie al solito “giornale” amico…ha deciso di non inviarci più alcun comunicato e notizia dal cosiddetto “ufficio stampa” che peraltro opera in completa violazione della vigente Legge 150 (che obbliga l’amministrazione pubblica ad utilizzare negli uffici stampa solo personale iscritto all’ Ordine dei Giornalisti), il nostro quotidiano continua a fornirvi ogni giorno un’ informazione completa anche sulla città di Taranto, senza riguardi o timori di alcun genere. Sembrerà patetico a qualcuno, ma avevamo ed abbiamo ancora di più ragione oggi ad affermare che Taranto è una città ormai dove si avverte l’assenza del controllo dello Stato. Del rispetto per la Legge.
Si fanno operazioni spettacolari (ma inutili) durante il giorno nei mercati senza alcun risultato concreto solo una pistola illegale abbandonata sotto un auto, si notano posti di blocco “specializzati” sopratutto nel fermare le belle ragazze alla guida delle proprie autovetture, mentre nel frattempo tutta la città è in mano alla malavita (dis)organizzata che ha ripreso piede ovunque nella città. Rapine nei supermercati, nel bar della stazione, nella tabaccheria della città vecchia, omicidi al quartiere Tamburi.
Cortei funebri che scortano le salme dei morti nella città vecchia, paralizzando tutte le arterie in uscita dalla città, con la complicità involontaria del ponte girevole, senza che nessuno delle Forze dell’ Ordine intervenga autonomamente (non parliamo poi della Polizia Municipale guidata da un comandante pressochè fantasma), senza che nessuno faccia nulla. E tutto ciò accade ad un tiro di schioppo dalla Prefettura e di fronte a Palazzo di Città, a poche centinaia di metri dalla stazione centro dei Carabinieri e del commissariato Borgo della Polizia di Stato, la cui presenza sono di per sè inpalpabili se non praticamente inutili.
Pochi ricorderanno la “messa in scena” (per non definirlo “teatrino” della consegna della chiave della nuova caserma dei Carabinieri nella Città vecchia, consegnata dal Sindaco Ippazio Stefàno in occasione dell’ultima festa dei Carabinieri al Comando Provinciale di Taranto sotto il comando (in uscita) del Col. Daniele Sirimarco. E’ passato quasi un anno ma di quella caserma è rimasta solo la chiave. Niente altro.
Come meravigliarsi poi se nella città vecchia le forze dell’ordine spesso e volentieri scoprono centrali di spaccio di droga all’interno di autentici fortini, telecontrollati dalle telecamere nascoste della malavita per evitare i blitz delle forze dell’ ordine. Pochi giornalisti locali ricordano o hanno il coraggio di raccontare i ridicoli comitati della sicurezza che si svolgevano in Prefettura, tanto cari al Col. Sirimarco che parlava di “etica” di quartiere…quando non era in Arcivescovado.
Così come sono in molti a Taranto a rimpiangere il precedente Questore Mongini (pressochè la maggioranza, chiedetevi voi il perchè…), così come va riconosciuto che i Carabinieri sotto la guida del nuovo comandante provinciale Col. Andrea Intermite hanno avuto dei nuovi impulsi operativi e stanno cercando di ovviare alle disfunzioni altrui (e sono molte) nel mantenimento e controllo dell’ordine pubblico a Taranto e provincia.
Se poi volete sapere di cosa si occupa il Prefetto Guidato…..allora basta farsi una passeggiata in centro per incontrarlo a spasso con il suo segretario o autista, mentre i poveri funzionari della Prefettura si devono arrampicare sugli specchi per affrontare e cercare di risolvere la moltitudine di problemi locali, troppo spesso scaricati sulla loro pelle. Dai ferrivecchi agli operai di Isola Verde rimasti senza lavoro dai dipendenti della cooperativa L’ Ancora (la maggioranza composta da pregiudicati) , a Taranto chiunque protesta si arrampica quando va bene… sui tetti della Prefettura, del Palazzo degli uffici, per poi passare a paralizzare la città bloccando il ponte girevole. Tutto ciò senza alcun problema. E la Digos resta a guardare…..
Fucile e pistore, rapina nella città vecchia. Appena 48 ore fa tre persone armate avevano fatto irruzione con due pistole ed un fucile a canne mozze in una tabaccheria in Via Garibaldi nella città vecchia,. Per coprirsi la fuga dopo aver messo a segno il colpo, i tre malviventi hanno esploso alcuni colpi in aria, i cui bossoli sono stati ritrovati sull’asfalto dalla Polizia Scientifica, spari che hanno provocato terrore tra i passanti. I rapinatori sono fuggiti a piedi nei vicoli del centro storico facendo chiaramente perdere le loro tracce. Il frutto della rapina è stato di circa 1000 euro. Come sempre … in corso le indagini della Polizia di Stato.
E’ notizia di ieri sera quella della rapina con un morto ed un ferito nel quartiere Tamburi, dove ha perso la vita il pregiudicato Mario Reale 54 anni che si trovava in libertà vigilata ( avrebbe terminato la sua pena nel 2020) per precedenti per droga, rimasto ucciso da colpi di pistola mortali esplosi ieri sera sera intorno alle 20 davanti a un negozio tra via Foscolo e via Masaccio, di cui era proprietario. Il figlio Guido Reale, di 31 anni, è stato colpito alle gambe ed è attualmente ricoverato all’ Ospedale SS. Annunziata, dove al momento sembrerebbe non correre pericoli di vita.
Dalle prime ricostruzioni degli investigatori, ad agire sarebbero stati due killer con il volto coperto che hanno sparato all’interno del locale, dove si trovavano i due uomini, e poi sono fuggiti a bordo di un auto grigia. Gli agenti della Questura, che indagano sull’omicidio hanno trovato nove bossoli di pistola calibro 7.65 e calibro 9 sia all’interno che all’esterno del negozio. Al momento non è ancora stato scoperto se si sia trattato di una rapina finita tragicamente o, piuttosto se i reali motivi della spedizione punitiva vadano cercati altrove. Il laconico comunicato stampa…della Questura di Taranto recita che “Le indagini al momento, non escludono alcuna ipotesi sul movente dell’ episodio. Attualmente in corso serrate attività per risalire agli autori del delitto“. Sperando chiaramente nel solito “confidente” di turno…
Cari lettori, questa è Taranto, la nuova “Gomorra” di Puglia. Dove tutto è permesso. E non solo ai delinquenti che sparano…..