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21 Novembre 2024 18:30

Taranto. Detenuti al lavoro anche in Tribunale

Lo scopo che si vuole raggiungere  è quindi quello di far vivere ai detenuti una esperienza diversa rispetto alla detenzione carceraria, favorendo così il reinserimento nella società civile e nella legalità. Nasce da questo obbiettivo l'iniziativa concordata con la magistratura di sorveglianza, di stipulare una convenzione che consenta ai detenuti di prestare il proprio lavoro nell'ambito di interventi che riguardino anche gli uffici del Tribunale e della Procura jonica. 

ROMA – Sottoscritta  una convenzione a Taranto dalla presidente (facente funzione) del Tribunale, Anna De Simone, dal procuratore della Repubblica Carlo Maria Capristo e dalla direttrice della Casa Circondariale  Stefania Baldassari, che rientra nella visione delle attività di recupero dei detenuti che avranno la possibilità di venire impiegati in lavori utili in Tribunale ed in Procura.

Lo scopo che si vuole raggiungere  è quindi quello di far vivere ai detenuti una esperienza diversa rispetto alla detenzione carceraria, favorendo così il reinserimento nella società civile e nella legalità. Nasce da questo obbiettivo l’iniziativa concordata con la magistratura di sorveglianza, di stipulare una convenzione che consenta ai detenuti di prestare il proprio lavoro nell’ambito di interventi che riguardino anche gli uffici del Tribunale e della Procura jonica.

La convenzione punta a far vivere i due uffici non più come luoghi in cui viene unicamente amministrata la giustizia e comminata la pena, ma dove poter riparare al danno provocato alla collettività con la commissione di reati, attraverso lavori di pubblica utilità».  I firmatari, “in linea con la recente Riforma dell’Ordinamento penitenziario in materia di lavori di pubblica utilità hanno condiviso l’iniziativa, in sinergia con la magistratura di Sorveglianza e con gli enti territoriali, puntando a percorsi di riabilitazione e reinserimento che trovano nello svolgimento di attività lavorative a beneficio della collettività il loro punto cardine”  spiega in una nota proprio la dr.ssa Baldassari direttrice del carcere di Taranto .

 

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