TARANTO – Cori, striscioni e una gigantografia sugli spalti per ricordare Nadia Toffa. E’ stato l’omaggio che i tifosi del Taranto hanno voluto dedicare alla conduttrice de ‘Le Iene‘, morta a 40 anni dopo una lunga battaglia contro il cancro e cittadina onoraria della città pugliese che più volte si è occupata dell‘Ilva quando era in vita.
Sugli spalti della curva nord dello stadio Erasmo Iacovone, poco prima del fischio d’inizio della sfida contro il Fasano , tutti hanno alzato le mani al cielo mentre hanno urlato il nome della giornalista. Oltre alla sua gigantografia, uno striscione con la scritta “Nuje assim pacc pe te!“, cioè “Siamo pazzi di te“. Messaggio che ricorda quello delle magliette divenute celebri per la raccolta fondi in favore del reparto di oncologia pediatrica dell’Ospedale S.S. Annunziata, che ha visto Toffa protagonista.
Buio, luci dei telefonini e cori. È terminata così, al 66esimo minuto, la sfida tra Taranto e Fasano per la “Raffo Cup” allo stadio Erasmo Iacovone. Uno dei due trasformatori dell’impianto di illuminazione ha subito un’avaria, generando un allarme nelle sedi Enel tale da rendere necessaria l’interruzione dell’energia elettrica all’intera struttura, in via precauzionale. Un blackout dello stadio che ha spento lo spettacolo in campo (il risultato era di 2-1 per il Taranto) e acceso quello sugli spalti dell” impianto sportivo del rione Salinella. L’ arbitro ha atteso alcuni minuti ma poi ha dovuto decretare la fine dell”incontro per cause di forza maggiore. Il tifo organizzato della curva Nord ha improvvisato una coreografia prima del triplice fischio finale. Un emozione che ha colpito tutti gli spettatori ed i giocatori presenti.
Il Comune di Taranto in una nota spiega che oggi “alle ore 12 è stata ripristinata la corrente elettrica in tutto lo stadio grazie all’intervento dell’impresa manutentrice che fornirà a breve un nuovo trasformatore provvisorio nelle more di un intervento di sostituzione radicale degli attuali trasformatori“. Un’ ennesima figuraccia di una amministrazione comunale che dimostra la sua incapacità di amministrare, giorno dopo giorno.