di REDAZIONE CRONACHE
La provincia di Taranto in questo momento è la seconda area più colpita d’Italia, preceduta solo da Prato, negli ultimi sette giorni come rivelano gli ultimi dati del Ministero della Salute. Al sesto posto c’è anche la provincia di Bari con 372 contagi ogni 100mila abitanti nell’ultima settimana. Nel Tarantino, negli ultimi sette giorni si è passati da 28.819 positivi a 31.186, quasi 3mila in più.
Su 3978 test per l’infezione da Covid-19 nel giorno di Pasquetta sono stati registrati in Puglia 677 casi positivi con un tasso di positività del 17% e 20 decessi. I nuovi infetti sono così distribuiti: 265 in provincia di Foggia,, 211 in provincia di Bari, 125 in provincia di Lecce, 44 in provincia di Taranto, 23 nella provincia BAT, 5 in provincia di Brindisi, 3 casi di residenti fuori regione, 1 caso di provincia di residenza non nota.
I 20 decessi sono stati registrati 9 in provincia di Bari, 6 in provincia di Taranto, 2 in provincia di Brindisi, 2 in provincia di Foggia, 1 residente fuori regione. Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 1.926.979 test. Solo 145.721 i pazienti guariti. I casi attualmente positivi sono 51.220. Le giornate di Pasqua e Pasquetta sono state dedicate alla vaccinazione contro il Covid-19 dei “caregiver”, genitori, tutori, affidatari, familiari conviventi (maggiorenni e non in condizione di fragilità) di minori di 16 anni, nati dal 1 gennaio 2005 in poi, con disabilità grave ai sensi della legge 104/92 art. 3 comma 3.
“Rileggo tutte le precisazioni che la Asl di Taranto ha fatto alle mie denunce e mi chiedo: se io avevo torto quando segnalavo i disservizi e la disorganizzazione della gestione Covid, la nostra provincia non dovrebbe avere problemi sanitari. Invece, ieri abbiamo avuto la sorpresa di vedere la provincia di Taranto sul podio di quelle messe peggio dopo quella di Prato siamo infatti quella che registra in percentuale più contagi, ben 420 casi ogni 100mila abitanti“ commenta il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Renato Perrini.
“Quindi non andava tutto bene, così come raccontavano i vertici dell’Asl replicando alle mie denunce. Se oggi siamo cos? penalizzati è proprio per tutto quello che io vedevo – visitando ospedali ed hub vaccinali – e segnalavo, non con spirito di polemica ma perché se anche il direttore generale, Stefano Rossi, si fosse fatto un giro fra le strutture sanitarie, se avesse ascoltato i suoi medici che denunciavano di lottare contro il virus a mani nude, se avesse dato retta alle lamentele dei medici di base e alle proteste dei pazienti, non avrebbe perso tempo a scrivere e far scrivere a me. Ma avrebbe avuto più tempo per fare in modo che oggi la situazione a Taranto non fosse cosi grave! Che dire, complimenti ! ” conclude Perrini.