Gli inviati del Corriere del Giorno in collaborazione con l’agenzia di stampa romana ADGNEWS24 sono stati presenti alla seduta odierna del processo sportivo di primo grado riguardo il ‘Caso Catania‘ e la pressochè scontata certezza che la squadra siciliana venga mandata in Lega Pro, diventando la 54a ed ultima squadra per la compilazione del calendario dei tre gironi di 18 squadre previsto dalla FIGC. Un piccolo dettaglio….: il Catania si avvale dello stesso avvocato Eduardo Chiacchio, che è stato il referente giuridico di Ermanno Pieroni sia a Taranto che ad Ancona, della nuova dirigenza del Taranto FC 1927 che nei giorni scorsilo aveva incaricato di seguire i propri interessi. Lecito quindi farsi una domanda elementare: ma chi consiglia nelle scelte e strategie Bongiovanni e la Zelatore ? A noi questi dirigenti, come abbiamo già scritto, sembrano navigare nella nebbia totale.
E tutto questo mentre un sito sportivo tarantino oggi alle h. 12:55 pubblicava le ridicole dichiarazioni illusorie del “riciclato” ds Francesco Montervino che di seguito ripubblichiamo “testualmente” e fotograficamente :
L’ UDIENZA
Eccovi di seguito l’andamento dell’udienza odierna che deciderà le sorti del Catania e quindi indirettamente anche del Taranto che spera in un autentico miracolo che consenta alla compagine jonica di tornare a giocare in Lega Pro. Vi segnaliamo che la decisione odierna verte sull’ applicazione dell’ l’articolo 24 (Collaborazione degli incolpati) che prevede quanto segue :
1. In caso di ammissione di responsabilità e di collaborazione fattiva da parte dei soggetti sottoposti a procedimento disciplinare per la scoperta o l’accertamento di violazioni regolamentari, gli organi giudicanti possono ridurre, su proposta della Procura federale, le sanzioni previste dalla normativa federale ovvero commutarle in prescrizioni alternative o determinarle in via equitativa.
2. In tal caso, la riduzione può essere estesa anche alle società che rispondono a titolo di responsabilità diretta od oggettiva.
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LA RICHIESTA DELLA PROCURA
Cinque anni di inibizione per Antonino Pulvirenti e retrocessione in Lega Pro con cinque punti di penalizzazione per il Catania. Queste le richieste del procuratore federale Stefano Palazzi nel processo alla società etnea per le sei partite “incriminate”, conclusosi a Roma con la chiusura del dibattimento. Il Tribunale federale nazionale, presieduto da Sergio Artico, si è ritirato in camera di consiglio: la sentenza è prevista tra domani sera e venerdì.
Si chiude così la lunga diretta “live” del Corriere del Giorno-ADGNEWS24 dall’Hotel NH Vittorio Veneto di Roma.
16.05 Chiuso il dibattimento
15.36 Parla l’avvocato di Pablo Cosentino: “Pulvirenti conferma l’estraneità dalla logica di associazione a delinquere da parte di Cosentino. L’ex ad ha più volte contrastato le decisioni del presidente. L’interrogatorio di Pulvirenti del 27 luglio scorso: “Il Cosentino non fu subito informato, ma solo dopo Latina-Catania. In particolare, dopo la partita contro il Latina, ebbi una discussione con Delli Carri. Poi arrivò Cosentino e lo misi a corrente del tutto. Dopo Catania-Ternana, Cosentino fu d’accordo con Pulvirenti nel contestare Delli Carri per l’effettiva realizzazione della combine. Per Cosentino, secondo me, si può parlare solo di omessa denuncia”.
15.22 Parlano gli avvocati di Catania e Pulvirenti. L’avvocato Lattanzi: “Il presidente viveva uno stato di profonda agitazione. Cede ad una richiesta che fa l’ex ds Delli Carri di alterare i risultati. Ci troviamo di fronte ad una collaborazione fattiva certificata dalla Procura di Catania. L’avvocato Chiacchio: “Dissento dalle parole di Grassani. Pulvirenti ha ammesso in modo decisivo le sue responsabilità. Sarebbe bastato un atteggiamento poco collaborativo e si sarebbe ottenuto uno stralcio della posizione. Il Catania, addirittura, avrebbe continuato a giocare in B. Ad oggi si può parlare solo di illecito tentato, non di illecito comprovato. Le gare non sono state alterate e il Catania avrebbe ottenuto la salvezza. Non ci sono società coinvolte, nè giocatori deferiti. Chi può dire, al momento, il contrario? Secondo me, Pulvirenti è il più grande collaboratore della storia sportiva”.
15.06 Riprende il dibattimento. Parla l’avvocato Mattia Grassani, legale della Virtus Entella: “La società è vittima del più grande illecito della storia del calcio. Si tratta di una vera e propria associazione a delinquere. Un quadro desolante. In un noto bar di Catania, in piazza Abramo Lincoln, Pulvirenti si vedeva più volte con alcuni dei protagonisti. Due giorni dopo la partita contro la Virtus Entella, il Catania muove le fila delle combine. Si intensificano i contatti tra Di Luzio e Arbotti. La Virtus Entella ha perso la B per colpa di una condotta illecita da parte del Catania. Chi si è mosso non sono figure marginali, ma figure apicali della società. Si muovono con un senso di impunità e di disprezzo. Delli Carri riferisce ad Arbotti che ha detto a Pulvirenti: ‘Amico mio, sono trenta anni che lo faccio, tu hai avuto un maestro in questo’. Pulvirenti afferma che Impelizzeri gli chiedeva in modo insistente il risultato esatto per invesitire il denaro. Poteva non finire mai questo sistema, finchè non è arrivata l’autorità giudiziaria”.
14.24 Ecco il testo del provvedimento di stralcio per l’agente Fernando Arbotti
13.44 L’avvocato del Catania, Eduardo Chiacchio, a colloquio con i giornalisti, conferma l’accordo tra le parti. Se il Collegio Giudicante dovesse dare anche solo un punto in più partirebbe subito il ricorso. Senza le ammissioni di Pulvirenti non si sarebbe fatto il processo e il Catania paradossalmente sarebbe ancora in B. Sentenza è possibile già oggi.
13.34 Sospensione tecnica del processo.
13.23 Le richieste di Palazzi: “Beneficio dell’articolo 24 (quello dell’effettiva collaborazione,CLICCA QUI per i dettagli) per Pulvirenti e del comma 2 per la società. Chiesta la sanzione di 5 anni di inibizione per Pulvirenti, Catania in Lega Pro con 5 punti di penalizzazione. 5 anni di inibizione più 3 anni di preclusione, e 60mila euro di ammenda per Cosentino, 5 anni di inibizione più 3 anni di preclusione e 60mila euro di ammenda per Di Luzio.
13.21 Palazzi: “Non solo emergono gli illeciti, ma anche l’associazione tra gli autori delle gare comprate. Ci sono prove inconfutabili dell’apporto di Cosentino nelle condotte illecite atte ad alterare le gare”
12.40 Inizia a parlare il procuratore Palazzi: ringraziamento per il lavoro della Procura Federale e soprattutto dei magistrati della Procura di Catania. “Quanto è accaduto non si può parlare nè di millanteria, nè di truffa ai danni di Pulvirenti. Lo si evince dalla mole di documenti a disposizioni. Ci sono i rilievi, anche fotografici, della Polizia giudiziaria riguardo il denaro dato ad Arbotti. I flussi anomali rappresentano un riscontro importante di quanto accaduto. Da solo non basta, ma questo è un dato ulteriore che non si sta scherzando su questa materia. Altro chiave importante è data dalle dichiarazioni di Arbotti, tutte effettuate da una cabina telefonica. Quindi si trattava, ahimè, di cose molto serie.
CATANIA-AVELLINO Su questa gara esistono solo elementi di natura logica. Di Luzio, ad esempio, parla di ‘filotto’, parla di dodici punti conquistati. Anche Impellizzeri parla di cinque partite decisive per la salvezza. Frequenti contatti telefonici tra Arbotti e Di Luzio. Il primo non risponde mai al cellulare, ma chiama Di Luzio solo da una cabina telefonica. E i contatti si infittiscono prima della gara. Prima della gara contro l’Avellino, il Catania aveva vinto l’ultima gara solo il 31 gennaio. Dopo la Virtus Entella, il Catania era piombato in zona retrocessione. Dunque c’era un movente valido per ordire l’alterazione delle gare. Il presidente Pulvirenti ha dato un contributo sia in sede penale che nel procedimento sportivo. Pulvirenti non ha ammesso l’alterazione della gara contro l’Avelino.
VARESE-CATANIA “Ci sono contatti tra Pulvirenti e Delli Carri, c’è anche la consegna della seconda parte di denaro. Quindi comprova l’effettiva alterazione della gara. Consegna del denaro, la prima parte, il 31 marzo, la seconda, invece il 9 aprile. Tutto è inconfutabile. Ruolo di Cosentino? Pulvirenti lo tira in ballo dalla partita contro il Latina in poi. Cosentino rivestiva una figura apicale all’interno della società. E’ inverosimile sulla base di elementi logici che fosse all’oscuro di tutto. C’era anche il passaggio di denaro. Ed è molto illogico pensare che non potesse sapere del denaro investito.
CATANIA-TRAPANI “Si solidifica il legame tra i componenti degli autori degli illeciti anche con messaggi in codice. Anche per questa gara c’è la consegna del denaro: il 14 aprile a Roma, soldi dati a Di Luzio. Ci sono ammissioni piene da parte di Pulvirenti, dichiarazioni anche dei giocatori che verranno valutati successivamente. Saldo di quanto pattuito è avvenuto la settimana successiva”
LATINA-CATANIA “Ci sono intercettazioni telefoniche inequivocabili sull’associazone e l’effettivo illecito. Documentata anche la consegna di denaro. Prima Impelizzeri ad un soggetto interessato, poi a Delli Carri, poi a sua volta denaro consegnato a Di Luzio. Non c’è nessuna truffa ai danni di Pulvirenti.
CATANIA-TERNANA “Anche qui ci sono frequenti contatti telefonici. Anche in questo caso Delli Carri si attiva con Arbotti. Anche un sms agli atti rivela il fatto che Cosentino non potesse non sapere dell’illecito. I vertici del Catania si erano convinti che la gara contro la Ternana non fosse andata a buon fine. E infatti, in un primo momento, non avevano dato i soldi. Dopo la sconfitta contro il Bologna, riprendono i contatti per paura di non retrocedere e viene dato il saldo della gara contro la Ternana. Impellizzeri dà i soldi a Pulvirenti, che a sua volta li dà a Delli Carri, poi i soldi finiscono ad Arbotti e Di Luzio.
BOLOGNA-CATANIA “Attività illecita non andata a buon fine per richieste di Arbotti non soddisfatte dalla società”
CATANIA-LIVORNO “Anche qui viene evidenziato il ruolo di Cosentino, non solo attraverso le parole di Pulvirenti”, anche tramite Delli Carri”.
12.39 Disposta acquisizione della documentazione del legale di Pablo Cosentino, ma non la citazione a parlare durante il dibattimento.
12.35 Il collegio giudicante si ritira per deliberare sull’istanza del legale di Pablo Cosentino sull’inserimento di altre persone all’interno del procedimento.
12.30 Stralciata la posizione di Arbotti. Lo ha deciso il collegio giudicante della FIGC.
11.50 Assente l’ex amministratore delegato del Catania, Pablo Cosentino.
11.39 Il collegio si ritira per deliberare sull’istanza del difensore di Fernando Arbotti. La Procura si oppone a quanto chiesto dal legale.
11.35 L’avvocato di Fernando Arbotti chiede lo stralcio del suo assistito per l’impossibilità di quest’ultimo ad interloquire con il suo difensore.
11.31 C’è anche la Virtus Entella, che in caso di retrocessione del Catania, sarebbe ripescata in Serie B. Parla l’avvocato Mattia Grassani. Ammessa la società al dibattimento. La Procura federale non si è opposta all’intervento del club ligure.
11.10 L’udienza: dovrebbe durare circa 5 ore e terminare entro le 16.
10.56 Stadi e manifestazioni calcistiche vietate per 5 anni per l’ex presidente del Catania Antonino Pulvirenti e l’ex ad Pablo Cosentino. Lo ha disposto il questore Marcello Cardona che ha firmato il Daspo, per ordine pubblico, a carico dei due ex dirigenti indagati nell’ambito dell’inchiesta “I treni del gol” su alcune partite comprate dal Catania per evitare la retrocessione dalla Serie B. Accertamenti sono stati eseguiti da Divisione anticrimine e Digosdella Polizia di Stato .
10.48 La hall dell’hotel si popola di avvocati. Attesa febbrile per l’inizio dell’udienza, ma il presidente Artico è in ritardo
10.44 Grande rilevanza mediatica per l’evento. Presenti, televisioni, giornali e agenzie di stampa nazionali e locali.
10.23 Appena arrivato il procuratore federale Stefano Palazzi. Subito in aula.
9.48 In arrivo i componenti del collegio del Tribunale federale.
9.28 Arrivato all’hotel il patron rossazzurro, Nino Pulvirenti. Adesso è a colloquio con l’avvocato Eduardo Chiacchio.
9.15 L’inizio dell’ era previsto alle 10.30, ma è scaturito un ritardo dato causato dall’aereo del presidente Artico che ha avuto dei ritardi tecnici. Previsto il divieto assoluto di accesso all’aula del dibattimento. I giornalisti possono seguire l’udienza nella sala stampa collegata all’aula con tre schermi che trasmettono a circuito chiuso la seduta del Tribunale Federale nazionale.
9.04 Questo è il collegio: presidente Sergio Artico,componenti : Riccardo Andriani, Amedeo Citarella, Franco Matera e Federico Vecchio,
9.02 Gli ultimi aggiornamenti: così come riporta ‘La Gazzetta dello Sport’, il procuratore federale Stefano Palazzi dirà la sua in aula se c’è stata una ‘collaborazione’ da parte del presidente Pulvirenti che ha contribuito ad accertare fatti e responsabilità di altri tesserati. Cosi proporrà, in base all’articolo 24 del nuovo Codice di giustizia sportiva, una sorta di sconto di pena, la retrocessione in Lega Pro con 10 punti di penalizzazione. L’accordo deve essere trovato fra le parti prima dell’inizio dell’udienza, ma naturalmente toccherà poi al Tribunale Federale dire sì o no con il collegio presìeduto da Sergio Artico. Un accordo, quello che Palazzi ha discusso con il legale del club etneo Eduardo Chiacchio, che ha già scatenato polemiche (soprattutto quella del presidente della Lega B, Andrea Abodi).