Per tutta la giornata Taranto è finita sott’acqua a causa di una forte pioggia senza interruzioni. Nonostante l’allerta meteo diffusa ieri dalla Protezione Civile e della Prefettura di Taranto, con codice arancione, è stata presa un pò sottogamba, le persone sono rimaste intrappolate nelle strade e nelle case . Il giorno prima infatti lo stesso maltempo e le ininterrotte piogge avevano “paralizzato” e colpito Foggia. Ma purtroppo, il capoluogo tarantino, rispetto agli altri centri della provincia jonica, è stato il più colpito. San Vito ed il rione Tamburi sono rimaste completamente isolate. Interdetto, l’accesso in zona Croce ai varchi del Porto Mercantile.
Molte persone hanno abbandonato le auto e proseguito a piedi. Una voragine si è aperta per strada in via Minniti nel parcheggio riservato ai disabili ingoiando parzialmente una vettura regolarmente parcheggiata.
Nella città nelle zone di via Magnaghi e di viale Virgilio, dove un cantiere in costruzione adiacente alla battigia ha riversato materiali edili in mare, e la situazione è stata altrettanto paralizzata con auto in panne sotto 1 metro di acqua e fango. Vi sono stati problemi anche in alcuni comuni della Provincia ed in particolare quelli più sentiti dalla popolazione che ha avvertito disagi a Grottaglie, Martina Franca e Montemesola .
Si sono allagati anche interi stabili nella città vecchia, ed alcune scuole e strutture sportive del capoluogo come il PalaMazzola, gli uffici dell’ Amiu ai Tamburi, dove circa venti dipendenti dell’ azienda municipale è rimasta bloccata per ore nell’edificio della zona Croce. Grossi problemi si sono verificati anche all’interno dello stabilimento siderurgico di Taranto. L’ Ilva è intervenuta tempestivamente provvedendo innanzitutto a salvaguardare l’incolumità dei dipendenti ed ha fermato alcuni impianti in quanto allagati, mettendoli quindi in sicurezza. Ciò nonostante il nubifragio che si è abbattuto su Taranto ha provocato un blackout all’ILVA ed ha causato una fuga di gas nei reparti dell’ex Pla/1: alcuni operai hanno accusato malori per intossicazione da monossido di carbonio e sono stati portati in infermeria. La dispersione del gas sarebbe dipesa da un guasto avvenuto in sottostazione tra il Treno nastri 1 e la Colata continua 5 dove non si è chiuso il portellone di emergenza Gas Coke. Il nubifragio ha allagato diversi reparti che sono stati evacuati.
In serata intorno alle ore 19 l’ufficio stampa dell’azienda siderurgica, ha reso noto con una nota che a causa una serie di disservizi elettrici si è resa necessaria la fermata degli impianti di produzione. Il personale dei reparti fermati a seguito degli eventi ha interrotto le attività e, successivamente, in attesa che la situazione sia ricondotta alla normalità, ha lasciato lo stabilimento. Non si sono registrate conseguenze per i dipendenti e i lavoratori terzi. Tutte le procedure per la messa in sicurezza degli impianti sono state correttamente attuate. La situazione è in fase di normalizzazione.
I dipendenti dello stabilimento siderurgico, sono quindi stati invitati dall’ILVA a tornare a casa, ma di fatto sono riusciti a tornare nelle proprie abitazioni solo coloro che utilizzavano i propri automezzi ed hanno aspettato che le condizioni meteorologiche migliorassero. Per molti altri, invece si creato il problema dei mezzi pubblici, per l’impraticabilità delle strade.
Il traffico è letteralmente impazzito e difficili vie di comunicazioni verso la provincia: in particolare sul Ponte di Punta Penna dove sono segnalati chilometri di coda. Centinaia le richieste di intervento arrivate ai centralini dei vigili del fuoco, della Polizia locale e delle forze dell’ordine, presi d’assalto da parte di cittadini rimasti bloccati in casa o nell’auto a causa degli allagamenti.
Per fortuna le previsioni meteo nelle prossime ore, segnalano una diminuzione delle piogge che ha consentito la riprese della circolazione ferroviaria nella stazione di Taranto a seguito del blocco dovuto al maltempo, con la ripresa del traffico sulle linee che collegano la città di Taranto a Brindisi, Bari e Potenza.
A seguito dell’allagamento dei binari per il nubifragio caduto in città il traffico ferroviario era stato sospeso alle 11.30 del mattino, e sul posto sono intervenuti i tecnici di Rete Ferroviaria Italiana. Impegnativo e duro è stato il lavoro dei vigili del fuoco per aspirare l’acqua che aveva travolto i sottopassaggi della stazione, che avevano costretto, ma garantito, l’attraversamento in sicurezza dei binari ferroviari ai passeggeri grazie a delle passerelle provvisorie controllate e presidiate dal personale delle Ferrovie dello Stato. La mobilità dei viaggiatori durante la sospensione della circolazione ferroviaria è stata garantita con degli autobus sostitutivi che hanno collegato Taranto a Gioia del Colle (Bari), Brindisi e Potenza