TARANTO – La sparatoria è avvenuta in Via Duomo, la strada principale che attraversa i palazzi del centro storico nel cuore della città vecchia, in un tratto dell’ isola frequentato anche da turisti, a due passi dal Caffè letterario e a pochi metri dall’Università e il liceo musicale Paisiello, ed ha avuto origine dal litigio fra il padre di un 27enne e Vincenzo Ranieri 55enne già noto alle forze dell’ordine, gestore di una salumeria, davanti alla quale sono partiti almeno quattro colpi di pistola esplosi che hanno ferito l’esercente di 55 anni e Michele Sibilla, 25enne , ricoverato in prognosi riservata, il tutto sotto gli occhi dei passanti con il rischio quindi di poter colpire anche degli innocenti.
Causa della lite un debito non pagato e sollecitato dal negoziante. La discussione è degenerata al punto che il salumiere ha rincorso il cliente suo debitore sin sotto casa, distante pochi metri. Alla scena ha assistito dal balcone, Michele Sibilla il figlio 27enne dell’uomo messo in fuga anche egli conosciuto dalle forze dell’ordine, e fra i due sono volate parole grosse e minacce alle quali pochi minuti dopo si è passato ai fatti. Sia il Sibilla che il Ranieri si sono ritrovati in strada armati ed entrambi hanno estratto le pistole e hanno fatto fuoco.
Sono stati otto i proiettili rinvenuti in seguito, esplosi pericolosamente via Duomo, dove la gente è scappata via terrorizzata, che sono stati rinvenuti dai Carabinieri del reparto operativo-nucleo investigativo del Comando Provinciale di Taranto e della Stazione San Cataldo inaugurata lo scorso inverno nella città vecchia, a pochi passi proprio dal negozio di alimentari all’interno del quale sono rimaste le tracce di sangue dei due feriti . Uno dei proiettili ha colpito Sibilla al costato destro, e per un vero miracolo miracolo non ha leso organi vitali. Accasciatosi al suolo per la ferita è stato soccorso da alcuni conoscenti che lo hanno trasportato in ospedale in ospedale, dov’ è ricoverato in prognosi riservata. Le sue condizioni sono gravi, ma i medici non ritengono che sia in pericolo di vita.
Il salumiere Vincenzo Ranieri è rimasto colpito alla mandibola, ed a un braccio ma di strisci. Anche lui è stato condotto all’ Ospedale Santissima Annunziata dove i medici hanno prestato le prime cure e poi ne hanno disposto il trasferimento all’Ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti nel reparto maxillofacciale , con una prognosi di 40 giorni. Entrambi sono in stato di arresto con la contestazione di tentato omicidio e porto abusivo di arma da fuoco, e piantonati dalla forze dell’ ordine
In via Duomo sono arrivati immediatamente i Carabinieri che hanno ricostruito la dinamica del duello a colpi di pistola, ed i militari dell’ Arma hanno successivamente effettuato numerose perquisizioni, duranti le quali nella casa e nella salumeria di Ranieri sono stati trovati e sequestrati 6 proiettili cal. 9 corto e la somma in contanti di € 29.950,00, quale provento di probabili attività illecite connesse con il delitto. I proiettili e i bossoli rinvenuti saranno inviati al R.I.S. di Roma per le comparazioni balistiche del caso. Sono in corso ulteriori indagini finalizzate al rintraccio delle armi utilizzate dagli arrestati.