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22 Luglio 2024 13:17
22 Luglio 2024 13:17

Teatro Petruzzelli: arrivano ‘Aladino e la sua lampada’. L’ opera è dei bambini

Commissionato a Nicola Scardicchio con la regia di Marinella Anaclerio terzo titolo per la Fondazione . Aal 21 marzo al 7 aprile, matinée per le scuole. Pomeridiana il primo aprile

Suscitare nelle nuove generazioni l’amore verso la musica e  preparare le nuove generazioni, quelli che costituiranno il prossimo pubblico dell’opera lirica. È questo l’oggetto delle nuove attività dedicate della Fondazione Petruzzelli di Bari ai giovani, che ha presentato in quest’ambito una nuova produzione: “Aladino e la sua lampada” che è stata commissionata al maestro Nicola Scardicchio che ne ha scritto e composto le musiche ed i versi. Opera in un unico atto e 14 scene con la regia è di Marinella Anaclerio che ne ha curato dialoghi e drammaturgia. A firmare le scenografie Francesco Arrivo, il disegno luci Peppino Ruggiero. Lo spettacolo musicale andrà in scena dal 21 marzo al 7 aprile con due turni previsti al mattino per le scuole (alle 10 ed alle 11,30) e una recita invece aperta a tutti con il biglietto a 5 euro per sabato 1 aprile alle 17.

‘Aladino e la sua lampada’ è la terza produzione firmata dalla Fondazione Petruzzelli, che vede fra gli interpreti Andrea Inglese (nei panni di Aladino), Alberto Comes (in quelli del mago), Tony Marzolla (che sarà il genio della lampada). Sul podio dell’Orchestra il maestro Alvise Casellati, considerato uno dei talenti emergenti degli ultimi anni, nonché direttore residente del Teatro Carlo Felice di Genova dove ha diretto nel dicembre 2016  “La Traviata’ di Verdi” uno spettacolo che ha sempre registrato il tutto venduto per un totale complessivo  di 14mila spettatori. .  Per il sovrintendente Massimo Biscardi i bambini “sono il nostro futuro pubblico“, da coltivare con spettacoli pensati per loro considerando che “nelle scuole manca l’educazione musicale“.

Dopo ‘Il giovane Artù’ e ‘Cenerentola’ per il Petruzzelli ora è la volta di Aladino. Il primo a reagire alla sua chiamata è il maestro Scardicchio: “Perché Aladino e perché a me?“, si è chiesto, ricordando, proprio lui allievo di Nino Rota, che il suo maestro compose ‘Aladino e la lampada magica‘, “una delle più belle opere liriche italiane del Novecento“. “La favola di Aladino – aggiunge per chiarire perché ha accettato l’incarico – è, come diceva Rota, una favola non gratuita. Essa nell’apparente fantasiosità dell’argomento parla di principi fondamentali nella formazione di una coscienza individuale“. A spiegare il fascino della storia e l’importanza che ha per i ragazzi è poi la regista Anaclerio: “Aladino capirà a sue spese che anche un mago potente può avere le sue miserie e indegnità, che bisogna guardarsi dai finti maestri prevaricatori” e che “la giusta formazione interiore può conquistare la lampada”.

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