MENU
3 Luglio 2024 11:32
3 Luglio 2024 11:32

Teleperformance chiude le sedi di Taranto.

Il gruppo multinazionale francese chiude anche la sede di Roma. Resta aperta solo le sede di Fiumicino alle porte della Capitale

La multinazionale francese dei call center, Teleperformance ha deciso di smobilitare le attuali sedi di Taranto e Roma, aggravate da una gestione in passivo, lasciando aperto soltanto il presidio di Fiumicino con 400 dipendenti , mandando a casa circa 2 mila dipendenti.  Il resto del gruppo è già migrato in Albania.

L’azienda ha informato questa mattina  i sindacati locali della propria decisione, molto difficile da accettare in una città come Taranto che sta perdendo numerose attività basilari per la propria economia ed occupazione. Per domani è stato preannunciata dai dirigenti di Teleperformance la presentazione  nel dettaglio del proprio piano.

Il call center tarantino occupa circa 1.700 dipendenti a Taranto,  mentre a  Roma sono appena 200, e costituiva per numero di occupati, dopo l’ ILVA ,  la seconda realtà industriale nel capoluogo jonico Teleperformance era stato preso ad esempio in passato da diversi governi di centrosinistra.

Schermata 2015-05-06 alle 22.31.00

L’azienda a seguito della regolamentazione di settore voluta nel 2007 dall’ex ministro Cesare Damiano, che si avvaleva come collaboratore principale dell’ex senatore Giovanni Battafarano (Pd),  aveva dovuto trasformare tutti i contratti di lavoro in vigore nella sede tarantina,  in contratti a tempo indeterminato.

Qualche anno dopo la nuova disciplina introdotta dal ministro Sacconi (Forza Italia – ex PdL) modificò la normativa e quindi non rese più obbligatoria l’assunzione a tempo indeterminato, decisione che portò l’intero settore nel caos più totale. La sostanza adesso è che  Teleperformance chiude Taranto ed altri 2000 lavoratori sono tutti a rischio.

Immediata la reazione dei sindacati. Per la Slc CGILTeleperformance ha annunciato la vendita delle sedi di Taranto e Roma, ma la verità è che in un momento storico come quello che stiamo vivendo questo significa soltanto chiusura e licenziamenti di oltre duemila dipendenti». Per il segretario generale della Slc Cgil di Taranto,al termine dell’incontro, non ci sono dubbi : l’azienda ha annunciato la trasformazione in società per azioni, delle due sedi italiane che, “a differenza di quella di Parco Leonardo a Fiumicino, non sono in attivo“.

Tale trasformazione societaria prevede che le due sedi andranno sul mercato in attesa di essere offerte a dei possibili compratori ed i dipendenti, nel migliore dei casi, verrebbero assunti con la nuova disciplina introdotta dal Jobs Act.

TAGS

Sostieni ilcorrieredelgiorno.it: il tuo contributo è fondamentale

Il tuo sostegno ci aiuta a garantire la nostra informazione libera ed indipendente e ci consente di continuare a fornire un giornalismo online al servizio dei lettori, senza padroni e padrini. Il tuo contributo è fondamentale per la nostra libertà.

Grazie, Antonello de Gennaro

Articoli Correlati

Ferrovie dello Stato Donnarumma nuovo amministratore delegato e Tanzilli presidente
La Corte di Giustizia Europea: illegittime le autorizzazioni ambientali per l' Ilva
Italia maglia nera in Europa per evasione Iva
In Italia il mare più pulito d'Europa. Ecco le regioni migliori: il primato della Puglia
“Edufintour”: con Poste Italiane l'educazione finanziaria fa il giro d' Italia
Imu, ecco per chi sarà più caro il conto finale
Cerca
Archivi
Torna “Forum in Masseria”, la sesta edizione della rassegna economica condotta da Bruno Vespa
Arrestato titolare azienda che sfruttava il bracciante morto a Latina. Per il Gip: "Condotta disumana"
La Regione Puglia chiede di costituirsi parte civile nel processo dell'inchiesta "Codice Interno".
Meloni ai dirigenti FdI: "Fuori chi vuole farci tornare indietro, niente spazio a razzismo o antisemitismo. Abbiamo già fatto i conti con il Ventennio"
Dl Sanità, promosso il piano Schillaci dall'86% degli italiani

Cerca nel sito