La multinazionale di call center Teleperformance che a Taranto occupa 1600 dipendenti diretti e circa mille a progetto, ha deciso di utilizzare investigatori privati per fronteggiare il fenomeno crescente di propri dipendenti malattia e controllarne la veridicità. Secondo il sindacato Slc Cgil ” tutto questo fuori legge e contrario alla normativa vigente, oltre che lesivo della privacy e della dignità dei lavoratori “.
Il sindacalista che è molto facile incontrare a spasso per le vie del centro cittadino, ha reso noto un episodio che ha visto coinvolta una operatrice del call center iscritta al sindacato, accortasi che un’auto che si era appostata davanti alla sua abitazione e poi l’aveva seguita, ha richiesto l’intervento della Polizia di Stato, i cui agenti hanno accertato che non erano malintenzionati, ma degli investigatori privati legittimamente ingaggiati dall’azienda Teleperformance per cui lavora l’operatrice, con il fine di verificare se la dipendente si trovasse realmente in malattia . Qualche giorno dopo la lavoratrice ha ricevuto un provvedimento disciplinare per una infrazione commessa dopo il termine dell’orario di reperibilità per la malattia.
Il sindacato lamenta che “l’azienda, dopo le che la donna aveva fornito e le sue spiegazioni e informato dell’intervento della polizia in conseguenza del suo stato di agitazione, le ha risposto scrivendo “prendiamo atto di quanto da lei comunicato in ordine alla sua richiesta di intervento della polizia, riservandoci ogni azione a tutela dei nostri diritti, ove da ciò derivassero conseguenze pregiudizievoli per nostra società”. Motivo per cui la CGIL ha deciso di denunciare la vicenda alla Procura della Repubblica ed all’opinione pubblica. Dimenticando però che le vicende di lavoro sono competenza del giudice del lavoro. Nessun riferimento o spiegazione invece, su dove si fosse recata l’iscritta al sindacato mentre doveva stare in malattia a casa.