Nel tardo pomeriggio di ieri i Carabinieri della Compagnia di Martina Franca hanno tratto in arresto, per tentata rapina e detenzione e porto abusivi di arma da sparo in concorso Giovanni Cardiota, classe 1983, censurato e un minorenne, classe 1998, incensurato, entrambi tarantini. Gli arresti sono maturati grazie alla brillante intuizione di un militare del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Taranto che, libero dal servizio, percorreva le vie cittadine. Ad un tratto, il militare, che ha riconosciuto il Cardiota di cui aveva ben presente il curriculum criminale, si è insospettito per l’atteggiamento dei due che si aggiravano in prossimità degli esercizi commerciali presenti in zona con un comportamento circospetto, che lasciava presagire un’imminente azione delittuosa.
Dopo aver allertato l’equipaggio di turno dell’Aliquota Radiomobile, il militare del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo ha continuato a seguire i due fino a quando sono stati sul punto di introdursi all’interno di un negozio martinese. A quel punto il Carabiniere è intervenuto e, supportato dal personale del N.O.R. di Martina, ha bloccato i due che nel frattempo avevano tentato di celare la propria identità indossando dei cappucci. La perquisizione personale ha consentito, poi, di rinvenire, nella disponibilità degli arrestati una pistola a salve, fedele riproduzione di una semiautomatica, modificata in modo tale da poter esercitare efficace azione di fuoco. L’arma, che aveva un colpo in canna ed un altro inserito nel caricatore, è stata messa in sicurezza e sottoposta a sequestro. I due, terminati gli accertamenti, sono stati arrestati per detenzione e poro abusivi di arma e per tentata rapina, sventata solo grazie all’intuito del giovane Carabiniere che da casa stava andando in palestra, quando si è accorto della situazione. Il minorenne, come disposto dal Pm minorile Dr. Giuseppe Carabba, è stato collocato agli arresti domiciliari, mentre il maggiorenne, su disposizione del Pm Dr. Remo Epifani condotto presso la casa Circondariale di Taranto.