“Ai funerali: ragazzi è impressionante il numero di parenti che crede in noi. Tutti. Ma tutti. Piangevano ma allo stesso tempo dicevano ‘andate avanti’. Dobbiamo tanto a questa gente. Tanto“. E’ stato subito rimosso ma il post pubblicato sul suo profilo facebook di Gianluca Castaldi un senatore del Movimento 5 Stelle non è passato inosservato e che è stato sommerso dalle giuste critiche per il suo squallido verognoso “sciacallaggio politico”.
“Uno di queste persone, in lacrime, rivolgendosi a Luigi (Di Maio, ndr) seduto a 3 posti da Renzi , ha detto: mandate a casa sto cialtrone. E l’ha indicato“, ha proseguito Castaldi. Al di là della veridicità delle sue affermazioni, il loro contenuto è apparso quantomeno inopportuno e intempestivo. “Incredibile. Abbiamo una responsabilità più grande di quella che pensiamo. Tutti, eletti e non. Io sono certo che ce la faremo. La nostra è l’unica strada percorribile. Noi siamo fortunati: grazie a Beppe e Gianroberto abbiamo scoperto che esiste un’altra strada per salvare il Paese. Ora dobbiamo continuare a coinvolgere tanti altri un po’ alla volta e fargli maturare la consapevolezza per percorrere quella strada insieme”.
“Abbiamo anche questa grande responsabilità – conclude Castaldi – Coinvolgerli. Il che significa anche essere altruisti, grati della conoscenza che abbiamo maturato grazie alla fiducia che hanno riposto in noi. Umili e determinati…. dobbiamo essere molto inclusivi. Forza!“.
Il post, come detto, ha subito sollevato una marea di critiche. “Tutti, ma tutti” sicuro che al funerale pensavano a M5S! Che miseria il nuovo che volevate essere“, è uno dei tanti commenti che esprimono disappunto. Ma le critiche si sono susseguite così numerosi da costringere il senatore del Movimento 5 Stelle a “nascondersi”: ovvero, ha limitare la privacy del suo profilo. Come si dice in questi casi, “la rete non perdona“. E per fortuna neanche la gente che usa il cervello, e non si lascia abbindolare da questa campagna di odio e sciacallaggio politico, per il quale abbiamo un solo commento: ci fate schifo !