Una nuova forte scossa di magnitudo 4.8 è stata registrata nella zona di Rieti alle 6.28 di stamattina.La terra ad Amatrice e, nell’Aquilano, Campotosto, Capitignano e Montereale i comuni più vicini all’epicentro, continua a tremare ed il bilancio delle vittime del terremoto, cresce salendo a 268 morti, 208 ad Amatrice,11 ad Accumoli e 49 ad Arquata. . Dopo la scossa distruttiva di magnitudo 6.0 delle 3.36 di mercoledì, questa è la seconda replica di assestamento più forte dopo quella di magnitudo 5.3 nella zona di Perugia registrata sempre mercoledì alle 4.33.
Sono state 928, 57 le scosse di terremoto a partire dalla mezzanotte di oggi . Dopo la scossa di questa mattina è stato chiuso il Ponte a Tre Occhi sulla strada regionale 260, importante via di accesso anche per i soccorsi ad Amatrice .
Lo stesso ponte che era stato chiuso il 24 agosto. Attualmente la Protezione civile sta facendo delle verifiche con l’ Esercito Italiano ed i Vigili del Fuoco per individuare delle vie alternative di accesso.
Nella tragedia uno spiraglio di sollievo e speranza è costituito dal numero delle persone estratte da sotto le macerie. 238 vite salvate strappate a morte sicura, 215 delle quali sono state tratte in salvo dai Vigili del Fuoco e 23 dal Soccorso Alpino. “Un miracolo laico” ha commentato il ministro dell’Interno Angelino Alfano recatosi al campo base della colonna mobile regionale dei Vigili del Fuoco installato ad Arquata del Tronto.
La macchina dei soccorsi ha detto Alfano “ha funzionato alla perfezione e ha compiuto un vero miracolo” aggiungendo “nella lotta tra uomo e natura vince sempre la natura. Evitiamo le ipocrisie, siamo un paese sismico. Se avessimo avuto inefficienze avremo dovuto scusarci con italiani. Ci saranno accertamenti per verificare responsabilità, siamo tutti a lavoro ciascuno al nostro posto. Ma il sistema dei soccorsi ha retto l’urto“.
Titti Postiglione la responsabile comunicazione della Protezione civile ha informato che al momento sono 387 le persone ferite assistite dagli ospedali di Lazio, Umbria e Marche, ma è in corso una verifica per accertare esattamente quanti siano ancora negli ospedali. In totale sono all’incirca 2.100 le persone che hanno usufruito dell’assistenza allestita nei Comuni coinvolti, a fronte di una disponibilità stimata in circa 3.500 posti.
Domani mattina, sabato, alle 11,30 saranno celebrate nel Duomo di Ascoli Piceno si terranno i funerali delle vittime marchigiane ai quali saranno presenti il Capo dello Stato Sergio Mattarella e il premier Matteo Renzi come ha reso noto il presidente della Regione Marche, dopo la riunione avuta con la presidente della Camera Laura Boldrini e i parlamentari eletti nelle Marche. “Sarebbe stato un segnale bruttissimo – ha detto la presidente della Camera – se lo Stato non avesse deciso di fare un funerale collettivo e solenne per le vittime del terremoto. Le famiglie stavano già per portare via le salme, invece non sarà così. Mattarella prima di recarsi ad Ascoli visiterà anche alcune delle zone colpite dal terremoto, tra le quali Amatrice. Palazzo Chigi ha proclamato per sabato una giornata di lutto nazionale con l’esposizione di bandiere a mezz’asta sugli edifici pubblici dell’intero territorio italiano.
Il Consiglio dei Ministri tenutosi ieri a Palazzo Chigi ha stanziato 50 milioni per i paesi terremotati, soldi che “non sono gli unici che stanzieremo, servono solo per gli interventi di super emergenza” ha dichiarato il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti intervenendo ad “Unomattina estate“( RAIUNO). “Adesso bisognerà fare la conta dei danni con i sindaci e le regioni, la quantificazione e poi si interverrà con ulteriori fondi e provvedimenti. Ieri abbiamo cominciato un percorso“. Per il ministro Galletti questi 50 milioni rappresentano “investimenti per la ricostruzione e sono fondi che devono essere esclusi dal patto di stabilità e crescita” che riguarda i paesi europei. Galletti ha reso noto che sta stamattina a Firenze incontrerà il commissario all’Ambiente Karmenu Vella “ed è un tema che porrò anche a lui – ha aggiunto il ministro – Se vogliamo avere un territorio piu sicuro questi interventi vanno esclusi dal patto si stabilità“. Ma non vanno esclusi “solo interventi emergianziali ma bisogna escludere anche interventi di prevenzione per la manutenzione e la tutela del territorio. È un tema che ha tutta l’Europa“.
“Amatrice è da radere al suolo completamente“. Lo ha dichiarato questa mattina il sindaco Sergio Pirozzi, che ha confermato all’ANSA come non ci sia più nel centro storico alcun edificio che si poss restaurare e salvare. A parte la chiesa romanica di S.Francesco, tutto il resto non c’è più. “Ma come ho già detto ieri – ha aggiunto Pirozzi – vorremmo ricostruirlo nello stesso posto, magari con la stessa forma e con la stessa estetica“.