di REDAZIONE CRONACHE
Gli investigatori della DIGOS – Sezione Antiterrorismo – della Questura di Bari, supportati da personale del Servizio per il Contrasto dell’Estremismo e del Terrorismo Esterno della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione – UCIGOS, nell’ambito dell’attività di monitoraggio degli ospiti del Centro di Permanenza Rimpatrio Bari-Palese hanno condotto un’attività di polizia di prevenzione, poi sfociata in attività giudiziaria, ha notificato un provvedimento di fermo disposto dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari nei confronti del 36enne cittadino algerino Athmane Touami, alias Tomi Mahraz per il reato di partecipazione all’ organizzazione terroristica ISIS.
Le indagini hanno accertato la sua diretta attività di supporto agli autori degli attentati terroristici avvenuti a Parigi il 13 novembre 2015 al Teatro Bataclan, allo Stadio de France e e di quelli concentrati nel I, X e XI Arrondissement di Parigi. L’uomo algerino proveniente dal C.P.R. di Torino era già destinatario di provvedimento di espulsione del Prefetto di Milano il 23 dicembre 2018, era stato arrestato nel capoluogo lombardo per reati contro il patrimonio; inoltre, era segnalato in ambito Schengen ed Interpol dalle autorità britanniche e francesi per “attività correlate al terrorismo”. Secondo l’accusa, avrebbe garantito la disponibilità di documenti contraffatti.
Durante la permanenza presso il C.P.R. di Bari, la DIGOS del Capoluogo pugliese ha svolto approfondite indagini delegate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, dalle quali è emersa la volontà dell’algerino fermato di ritornare in Francia. Prima che decorressero i termini massimi di permanenza nel predetto Centro, la D.D.A. di Bari, aveva disposto 18 giugno 2019, il suo fermo per i reati di uso, detenzione e fabbricazione di documenti falsi e contraffatti . Il fermato era già detenuto nel carcere di Bari per un documento falso ( condannato alla pena di due anni di reclusione) nell’ambito di un altro procedimento, con data prevista di scarcerazione il 19 giugno 2021.
In particolare si legge nel decreto di fermo i nomi dei tre fratelli “risultano in connessione, sin dal 2010, con alcuni soggetti successivamente coinvolti in attentati terroristici avvenuti nel 2015 e 2016: Amedy Coulibaly, coinvolto il 9 gennaio 2015 nel sequestro di persona di alcuni clienti in un supermercato di Parigi, con la correlata morte di alcuni di essi; Chérif Kouachi, alias Abou Essen, uno degli autori dell’attentato alla sede del giornale francese Charlie Hebdo avvenuto il 7 gennaio 2015 a Parigi; Akrouh Chakib e Abaaoud Abdel Hamid, due degli autori degli attentati commessi a Parigi il 13 novembre 2015“.