La seconda sezione penale del Tribunale di Bari ha condannato 10 imputati a pene comprese fra quattro anni e tre mesi e due mesi di reclusione al termine del processo di primo grado sui test truccati per l’ingresso alle facoltà di medicina e odontoiatria dell’università degli studi di Bari negli anni 2007 e 2009. In particolare i giudici hanno condannato il prof. Felice Roberto Grassi, all’epoca direttore del Dipartimento di Odontostomatologia dell’ateneo barese, alla pena di 4 anni 3 mesi di reclusione per i reati di associazione per delinquere e violazione della legge del 1925 sulla falsa attribuzione di lavori altrui.
Per gli stessi reati il Tribunale ha condannato Andrea Ballini, tecnico informatico dell’ Università di Bari, alla pena di tre anni e tre mesi; Francesco Miglionico, un odontotecnico di Altamura (Bari), all’epoca dei fatti assessore comunale alle Attività produttive e laureando in odontoiatria, alla pena di due anni e tre mesi di reclusione. I tre furono arrestati nel luglio 2012. Nelle scorse settimane il Tribunale aveva già dichiarato la prescrizione della presunta truffa risalente al 2007, prosciogliendo da ogni accusa altri sei imputati, studenti e genitori. Ulteriori otto posizioni, tutti studenti accusati di truffa, sono state tempo fa stralciate e trasmesse per competenza alle Procure di Napoli, Foggia e Verona.
Sulla base delle indagini svolte dalla Guardia di Finanza, si è accertato che le aspiranti matricole avrebbero dovuto versare 30mila euro per superare i test, usufruendo di un’apposita sala operativa allestita ad Altamura presso l’abitazione Miglionico, attrezzata di pc, palmari e accessi alle rete internet per distribuire agli studenti le risposte giuste durante le prove. Il pm Angela Maria Morea aveva chiesto nei confronti di questi tre imputati la condanna a cinque anni di reclusione, attenuata dalla decisione del Tribunale che ha condannato a tre mesi di reclusione i docenti universitari Roberto Cortallazzi e Fiorenzo Faccioni, il medico Saverio Capodiferro ed altre tre persone Filippo Capurso, Filomena Fiorella De Gioia, e Maria Carretta i quali avrebbero contribuito ad alterare le prove fornendo il proprio aiuto alla centrale operativa .
Condanna a due mesi di reclusione per lo studente Francesco Bozza. Grassi e Capodiferro sono stati condannati anche a risarcire l’Ordine dei medici di Bari, costituitosi parte civile nel processo tramite l’avvocato Roberto Tartato. Grassi, dovrà risarcire in solido con Ballini e Bozza, anche l’Università di Bari, costituita in giudizio assistita dall’avvocato Simona Sardone, che ha quantificato il danno in 500mila euro. Grassi e Ballini sono stati interdetti dai pubblici uffici per cinque anni.
Pena sospesa soltanto per Bozza, Capodiferro, Capurso, Carretta e De Gioia. E’ stata disposta la trasmissione degli atti alle Università di Bari e Verona per eventuali procedimenti disciplinari a carico dei professori Grassi, Cortellazzi e Faccioni e del dottor Ballini.